Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano
Riapre la sede del Museo d’arte della Svizzera italiana al LAC con il progetto fotografico Lois Hechenblaikner. Ischgl and more. A pop-up project(ion)
in programma dal 26 giugno al 6 settembre 2020: una proiezione di
immagini del fotografo austriaco Lois Hechenblaikner che documentano,
con sguardo rigoroso, il lato meno noto e irriverente dell’omonima
località alpina.
Dalle
Alpi come luogo d’incontro sublime e meditativo con la natura, agli
scatti dalla forte espressività di Lois Hechenblaikner, che mostrano una
realtà ben diversa dalle consuete aspettative, legata al turismo
sciistico di massa e alle conseguenti alterazioni, della natura e
dell’uomo, che questo comporta.
Tema
centrale del progetto pop-up, allestito nella sede del MASI al LAC, è
la presentazione dell’ultima serie di scatti del fotografo austriaco
dedicata alla località tirolese di Ischgl.
Pubblicata
a inizio giugno, in un volume edito da Steidl che ha riscosso grande
successo, la raccolta di immagini documenta una delle mete sciistiche
tra le piú ambite. Un comune di circa 1600 abitanti situato a 1400 metri
sul versante Nord delle Alpi, che detiene un fatturato di 250 millioni
di euro e ospita 1,4 milioni di pernottamenti annui. Non solo una
località di vacanza ma, principalmente, destinazione per gli amanti
dell’après-ski: concerti, vita notturna, eventi spesso “sopra le righe”,
definiti dallo stesso Hechenblaikner Delirium Alpinum e che il
marzo scorso hanno attirato l’attenzione dei media per aver trasformato
Ischgl in uno dei principali focolai dell’infezione da Coronavirus in
Europa.
Gli
scatti in mostra non sono tuttavia esclusivamente riconducibili agli
avvenimenti piú recenti, bensí testimoniano la ricerca del fotografo
che, da oltre trent’anni, documenta i differenti aspetti del turismo
sciistico tirolese. A Ischgl, Hechenblaikner ha voluto immergersi tra i
turisti nei momenti di festa, spesso caratterizzati da caos e eccessi,
cogliendone attimi da immortalare con la sua macchina fotografica e
documentando anche i retroscena: gli impianti sciistici, le nuove
costruzioni e i locali notturni.
Dalle
fotografie proiettate a parete a coppie tematiche, risulta chiaro
l’intento documentativo delle stesse, avente come scopo la
rappresentazione, senza filtri né (pre)giudizi, della realtà visibile
negli scatti. L’intensa ed espressiva serie di oltre 200 immagini,
raccolte in lunghi anni di studio, si puó considerare una ricerca
sociologica e fotografica della cultura degli eventi e del turismo di
massa, che ha permesso a Hechenblaikner di offrire uno sguardo oggettivo
sui meccanismi di una profittevole industria della mondanità.
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