Il Consorzio di
Tutela Vini Doc Sicilia e Assovini Sicilia creano le basi per un ulteriore
salto in avanti della vitivinicoltura siciliana: una Fondazione per promuovere
la sostenibilità indirizzando le cantine verso la misurazione costante e la
riduzione dell’impatto delle pratiche agricole sul territorio. L’obiettivo è
quello di condividere best practices finalizzate al rispetto dell’ecosistema e
all’assoluta trasparenza nei confronti del consumatore.
all’assoluta trasparenza nei confronti del consumatore.
Palermo,
23 giugno. Un altro grande passo avanti per la Sicilia del vino green: si
è costituita la Fondazione SOStain Sicilia per promuovere un sistema
sempre più virtuoso di praticare la vitivinicoltura, basato sui principi della
sostenibilità ambientale, economica e sociale.
“Sono assolutamente entusiasta per la nascita
della Fondazione SOStain Sicilia.” – racconta Alberto Tasca, Presidente
della Fondazione nonché membro del Cda del Consorzio di Tutela
Vini Doc Sicilia e di Assovini Sicilia – “Il futuro non può più prescindere da una gestione sostenibile dei
territori e per questo servono regole chiare ed una ricerca strutturata per
l’implementazione delle soluzioni migliori.” – continua Alberto Tasca – “La Fondazione SOStain Sicilia ha come
missione il coordinamento della ricerca ed il continuo sviluppo del protocollo
SOStain per la gestione sostenibile delle aziende vitivinicole siciliane tese
ad un miglioramento continuo. Con questo
approccio ci occuperemo non solo di agricoltura ma di gestione aziendale a
tutto tondo. Un modello applicabile non solo al settore vino ma a tutte le
organizzazioni pubbliche e private. Ciò infatti che sta avvenendo in Sicilia,
ormai da diversi anni, la si può definire una vera e propria rivoluzione
culturale: abbiamo imparato a lavorare facendo sistema, a confrontarci su temi
diversi utilizzando il contradditorio non più come presa di posizione ma come
crescita reciproca.” – conclude il Presidente della Fondazione – “Abbiamo imparato a sostituire “l’io” con il
“noi” lavorando sul bene comune come moltiplicatore del benessere collettivo,
pur mantenendo identità molto diverse tra loro. Sono personalmente convinto che
questo modo di lavorare e questo approccio alle tematiche sia il giusto modo
per disegnare il “nuovo” futuro.”
La
Sicilia diventa così la prima regione italiana a sviluppare, in modo unitario e
condiviso, un protocollo integrato di sostenibilità che nasce dal basso, dalle
esigenze dei produttori per i produttori.
Numerosi
sono gli aspetti regolati dal Disciplinare del programma SOStain, messo a punto
da un Comitato Scientifico indipendente, a cui le cantine devono attenersi per
ottenere un marchio di sostenibilità da apporre in bottiglia.
Le
pratiche che verranno prese in esame vanno dalla misurazione dei consumi di
acqua e dell’impronta carbonica, al controllo del peso della bottiglia, dalla
salvaguardia della biodiversità floro-faunistica alla valorizzazione del
capitale territoriale, dal risparmio energetico alla salute degli agricoltori e
dei consumatori.
Alle
parole di Alberto Tasca fa eco il Presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia Antonio Rallo: “Sono molto
soddisfatto del risultato ottenuto perché la sostenibilità è uno dei punti di
forza naturalmente insito nel vino siciliano. La Sicilia ha il vigneto
biologico più grande d’Italia, più del 75% della superficie vitata viene coltivata
secondo le pratiche di lotta integrata, un’enorme ricchezza varietale, un clima
naturalmente vocato alla sostenibilità della produzione. La Fondazione SOStain
Sicilia è stata creata proprio con lo scopo di valorizzare questo patrimonio
naturale, incentivando e indirizzando le cantine a intraprendere dinamiche
produttive basate sulla misurazione e sulla riduzione degli impatti. È
certamente un percorso impegnativo ma ormai importantissimo per il futuro del
nostro territorio ed ispirazione per le prossime generazioni”.
Anche
Alessio Planeta, presidente di Assovini Sicilia, l’associazione che
riunisce 91 aziende vitivinicole siciliane di piccole, medie o grandi
dimensioni, accomunate dal controllo totale della filiera vitivinicola, la
produzione di vino imbottigliato di qualità e dalla visione internazionale del
mercato, si unisce alle parole del Presidente del Consorzio ed esprime la sua
piena soddisfazione: “Assovini è orgogliosa ed entusiasta per la nascita
della Fondazione SOStain Sicilia, che sarà ospitata presso la nuova sede dell’associazione.
Siamo certi che lo strumento della Fondazione sia quello più adatto a
sviluppare una solida progettualità collettiva e di lungo periodo, indipendente
dagli orientamenti strategici dei singoli: non poteva esserci modo migliore e
più significativo per concludere il mandato di questo Consiglio di
Amministrazione. Il futuro del vino siciliano non può che puntare alla
sostenibilità quanto alla crescita: noi desideriamo che sia autentico modello
per la Sicilia intera”.
La Fondazione SOStain Sicilia è
pronta ad accogliere tutte le aziende vitivinicole del territorio siciliano, siano
esse produttrici di vino biologico, biodinamico, naturale, convenzionale e
altro ancora. Ciò che accomuna gli attori della Fondazione è la volontà di
arricchire e valorizzare tutto ciò che vive intorno al sistema produttivo: le
persone impiegate, la terra, il paesaggio, la flora e la fauna e, infine, il
consumatore del vino.
L’obiettivo ultimo è quello di
perseguire uno sviluppo rispettoso dell’ambiente, socialmente equo ed
economicamente efficace e di fare coincidere SOStain con un marchio che possa
testimoniare questo impegno e che sostenga la promozione, in Italia e nel
mondo, della Sicilia come modello green.
Il
consiglio direttivo della Fondazione è composto da 5 produttori che ben
rappresentano il variegato mondo del vino siciliano: le cooperative saranno
rappresentate da Giuseppe Bursi, le grandi aziende da Letizia Russo, le piccole
aziende con orientamento verso un’agricoltura naturale e biodinamica da Arianna
Occhipinti, e le aziende di famiglia da Tasca d’Almerita e Planeta. Presidente
del Consiglio direttivo, nominato all’unanimità dai due consigli di
amministrazione, è Alberto Tasca d’Almerita, appassionato al tema e da molti
anni impegnato nello sviluppo di un modello di gestione sostenibile per il
settore vitivinicolo siciliano.
La
fondazione si metterà in ascolto delle esigenze delle aziende coinvolte e
metterà a disposizione un Comitato Scientifico indipendente composto da
5 esperti sul tema con il compito di sostenere le aziende rispondendo ai
fabbisogni in materia di ricerca e innovazione, orientando quindi le ricerche
in modo da soddisfare le richieste del territorio.
Fabbisogni
che verranno rilevati da un comitato operativo di tecnici rappresentativo del
comparto vitivinicolo siciliano. Un tavolo di confronto costante tra vignaioli
e comunità scientifica, la cui interazione ha l’obiettivo di offrire strumenti
sempre più chiari e trasparenti per la buona conduzione di un un’azienda
agricola.
Tantissimi
sono gli ambiti e le informazioni che possono essere condivise tra le aziende,
senza compromettere o mutare la propria identità, una condivisione allargata
che non è altro che un moltiplicatore di conoscenza.
La
presentazione ufficiale della Fondazione SOStain avverrà tramite una conferenza
stampa ospitata dalla piattaforma Zoom e sarà organizzata nel corso delle
prossime settimane. Seguiranno ulteriori dettagli.
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