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martedì 24 settembre 2019

PROSECCO CYCLING, DOPPIO BRINDISI ALLE COLLINE DELL’UNESCO



Due fermate speciali, sul Muro di Ca’ del Poggio e nel cuore del Cartizze, per celebrare il recente riconoscimento a Patrimonio mondiale dell’umanità. Ma l’evento che domenica 29 settembre vedrà al via duemila appassionati provenienti da tutto il mondo, sarà anche una sfida al cronometro, su quattro salite, che determinerà la classifica individuale
      
Prima la sfida al cronometro, poi – per chi vorrà: e saranno molti – l’ormai classica fermata per degustare Prosecco e scampi in cima alla salita più celebre delle colline che di recente sono state riconosciute Patrimonio mondiale dell’umanità.  

Il passaggio sul Muro di Ca’ del Poggio sarà, anche quest’anno, uno dei momenti più attesi della Prosecco Cycling, il grande evento ciclistico che domenica 29 settembre porterà oltre duemila appassionati, provenienti da tutto il mondo, a pedalare nel cuore delle colline di Conegliano e Valdobbiadene. 

Posizionato poco oltre metà percorso - al chilometro 52,9 dei 98,4 che costituiscono l’intero tracciato - il Muro di Ca’ del Poggio sarà la seconda delle quattro salite cronometrate proposte dalla Prosecco Cycling.

Primo strappo di giornata, l’ascesa di Zuel (1,4 km con pendenza media del 10,4%) che i ciclisti incontreranno poco oltre il 36° chilometro di corsa. Poi, una volta superato il Muro di Ca’ del Poggio, i partecipanti alla Prosecco Cycling affronteranno al chilometro 62 la salita di Via dei Colli (650 metri, con pendenza media dell’11,4%) e al chilometro 69,2 la lunga ma dolce ascesa di Collalto (1,5 km con pendenza media del 6,3%).

Strada facendo, dopo il passaggio sul Muro, ci sarà spazio anche per un passaggio nel cuore di Conegliano, lungo via XX Settembre e in Piazza Cima. Per la prima volta, dunque, le due capitali del Prosecco Superiore saranno dunque idealmente collegate dal percorso della Prosecco Cycling, che proprio quest’anno ha ufficializzato la partnership con il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg.  

Dopo il successo degli anni scorsi, anche nel 2019 la Prosecco Cycling sarà caratterizzata da una classifica individuale basata sulla somma dei tempi realizzati da ciascun partecipante sulle quattro salite. I vincitori di ogni categoria prevista da Acsi Ciclismo saranno incoronati in piazza a Valdobbiadene. Non solo: tra le novità della Prosecco Cycling 2019 c’è la “classifica non classifica”, una graduatoria individuale che premierà chi si avvicinerà di più alla media di percorrenza realizzata, per ciascuna categoria, sulle quattro salite nel 2018. La sfida è servita. Ma lo spirito non è quello della gara pura e semplice: tutti, in fondo, saranno vincitori.  

Una filosofia che Prosecco Cycling esprime chiaramente anche nelle due classifiche a squadre: una premierà i team capaci di piazzare sul traguardo il più alto numero di ciclisti nell’arco di 30”. L’altra – introdotta con successo nel 2018 e chiamata Fun Team - premierà il gruppo (composto indistintamente da uomini e donne, purché tesserati con la stessa squadra) che realizzerà il miglior tempo sull’intero percorso di gara. Il gruppo dovrà essere composto da almeno cinque partecipanti, che dovranno transitare sul traguardo nell’arco di 30’’, il tempo sarà preso sul quinto concorrente. 

Tra salite e sfide a squadre, il cronometro non sarà l’obiettivo primario dei partecipanti alla Prosecco Cycling, ma solo un’occasione di divertimento in più, nel segno di un agonismo originale e di qualità che da qualche anno ha messo al bando ogni esasperazione.

La riprova? Prima di tornare a Valdobbiadene, un’altra sosta speciale attende i partecipanti alla Prosecco Cycing: al passaggio sulla "Rivetta", ascesa di 2,2 km con una pendenza media del 6% che attraversa la collina del Cartizze, il gran cru del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, è previsto un ulteriore brindisi, questa volta con il Cartizze di Villa Sandi. Le ultime pedalate sino al traguardo di Valdobbiadene, magari dopo aver gettato un altro sguardo al cronometro, saranno più che mai all’insegna delle bollicine.    

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