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martedì 17 settembre 2019

Presìdi e luoghi abitati


L’Ecomuseo delle Acque del Gemonese sarà presente alla dodicesima edizione di Cheese, fiera internazionale del latte e del formaggio organizzata da Slow Food a Bra, partecipando a due eventi in programma sabato 21 settembre. Alle 15 prenderà parte a un incontro in piazza Spreitenbach dove alcuni ecomusei italiani impegnati nell’agroalimentare dialogheranno con Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità, alternando il racconto dei percorsi avviati sui territori alla degustazione dei prodotti. Interverranno, con l’Ecomuseo delle Acque, l’Ecomuseo dell’Alta Val Maira, l’Ecomuseo della Pastorizia, l’Ecomuseo della Segale, l’Ecomuseo Terra del Castelmagno (tutti in Provincia di Cuneo), l’Ecomuseo Valle Elvo e Serra (Biella), l’Ecomuseo del Casentino (Arezzo) e la Sezione Italiana dell’Alleanza Mondiale per i Paesaggi Terrazzati.
Lo stesso giorno, alle 17.30 presso il Cinema Impero verrà proiettato il documentario “Latte Nostro”, per la regia di Michele Trentini. Il film, sostenuto dall’Ecomuseo delle Acque del Gemonese e dall’Ecomuseo della Val di Peio, è dedicato alle latterie turnarie di Campolessi e Peio. In più la Latteria di Campolessi con i suoi prodotti sarà ospite degli stand della Regione Friuli Venezia Giulia (MR054-52-50).

Obiettivo del primo incontro è mettere a sistema i percorsi promossi dagli ecomusei in un progetto di paesaggio che ricollochi i “presìdi” (intesi come progetti Slow Food ma anche come comunità/ecomusei che presidiano i territori) in una rete di “luoghi abitati” nuovamente produttivi e accoglienti. Un progetto condiviso con le comunità locali, che riconoscendosi in tali luoghi se ne prendono cura conservandoli, governandoli e rigenerandoli.
Il film documentario “Latte Nostro” mette in primo piano animali, allevatori, pastori e casari che contribuiscono alla realizzazione di straordinari formaggi a latte crudo e senza l’utilizzo di fermenti selezionati, quali il Formaggio della Latteria turnaria di Campolessi (Friuli) e il Casolét del Caseificio turnario di Peio (Trentino), entrambi Presìdi Slow Food sostenuti da due ecomusei che operano per preservare la cultura e le tradizioni dei territori. Il sistema turnario è stato quasi abbandonato negli ultimi quarant’anni per via della diffusione dei grandi allevamenti e delle centrali del latte funzionali alla grande distribuzione. Resta il modello di lavorazione casearia più adatto alle esigenze dei piccoli allevatori, legati all’agricoltura familiare da sempre fonte di sostegno per le comunità rurali.

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