I profumi e i sapori della vendemmia
arrivano sui piatti della ristorazione vicentina. A cominciare da metà
di settembre, in concomitanza con la perfetta maturazione dell’uva
Garganega, i “Ristoratori delle TerrE Vulcaniche” punteranno ad esaltarne
le qualità in piatti inediti, dove quest’uva autoctona, regina indiscussa
nei vini delle Doc Gambellara e Soave, diventerà l’ingrediente principale,
o comunque un’ottima comprimaria.
Si apre così un nuovo capitolo
della rassegna stagionale di questo gruppo che valorizza le tipicità
locali dell’Ovest Vicentino (da Montorso Vicentino fino a Crespadoro)
e che dopo aver dedicato i mesi di marzo e aprile al Capretto Bianco e
subito dopo – tra maggio e giugno - alla Trota Iridea della Valle del
Chiampo, ora punta a proporre ricette della tradizione, ma anche
nuovi usi e nuovi abbinamenti, a base di questa apprezzata uva, che molti
conoscono anche perché protagonista di un vino eccellente come il Recioto.
Protagonisti di questo nuovo appuntamento
con la buona tavola sono l’Albergo Ristorante Giulietta e Romeo di
Montorso Vicentino, l’Antica Trattoria Al Campanile di Arzignano,
l’Hotel Ristorante Fracanzana di Montebello Vicentino, il
Ristorante La Marescialla di Montebello Vicentino e il
Ristorante La Meridiana di Crespadoro, il Ristorante La Betulla
di Durlo di Crespadoro (new entry del gruppo), coordinati nell’iniziativa
dall’Associazione provinciale Ristoratori-Confcommercio, in collaborazione
con il Consorzio Tutela Vini Doc Gambellara.
Tra i piatti proposti nel
corso della rassegna, da citare un antipasto come il Carpaccio di manzo,
finferli saltati e una garganega con scaglie di formaggio Malga Oro
(La Betulla); o ancora l’Anitra all’uva garganega con fagiolini (Giulietta
e Romeo); il Fegato di vitello con uva garganega e aceto balsamico
(La Meridiana); il Tortino di Mais con mostarda di uva garganega
(Fracanzana); la Tagliata di petto d'anitra arrosto con frutti di bosco,
purea di frutto della passione e mosto di garganega cotto (La Marescialla)
e ancora la Faraona con una garganega e flan di cicoria con polenta
fritta (Al Campanile).
Queste ed altre ancora, dunque,
saranno le specialità proposte dal gruppo nato nel 2018 per valorizzare
la cultura gastronomica prendendo spunto da un elemento caratteristico
presente nell’area: le rocce basaltiche delle colline e i fertili terreni
di origine vulcanica: da qui, infatti, il nome “Ristoratori delle Terre
Vulcaniche”.
Quello con la Garganega sarà il
penultimo appuntamento dell’anno con le tipicità del territorio, visto
che la rassegna si concluderà con l’accoppiata Tartufo delle Alte Valli
del Chiampo & Formaggio di Monte Faldo, da gustare a novembre e
dicembre.
Tutti prodotti a forte caratterizzazione
territoriale, dunque, per un gruppo che diventa ambasciatore di un’area
di grande pregio da un punto di vista naturalistico, storico e, appunto,
enogastronomico.
Maggiori informazioni sul sito
della cucina vicentina www.ristoratoridivicenza.it
e sulla relativa pagina Facebook, dove verranno promossi i piatti e le
ricette presenti in menu durante la rassegna.
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