Terre di San Rocco si trova a Roncade, una cittadina situata nella pianura Trevigiana, nelle vicinanze di città storiche come Venezia, Treviso, San Donà di Piave. E’ un’interessante realtà vitivinicola nata nel 1990 dalla passione per il territorio e per le tradizioni della cultura contadina, valori che ci ricordano l’imprescindibile necessità di rispettare la natura. Nella tenuta, oltre alle vigne e ai frutteti, sono presenti animali da cortile - anatre, galline, ecc. -, asinelli e un habitat protetto dove anche gli animali selvatici - lepri, fagiani, picchi, gazze - possono trovare rifugio.
Anche il nome della loro azienda, come mi spiega Daniela, è una dimostrazione del legame con questi luoghi; i terreni si trovano infatti nel Borgo di San Rocco. San Rocco, la cui popolarità era legata alla guarigione dal flagello della peste, è un santo molto venerato nel Veneto dove numerose sono le chiesette, e le edicole che gli sono state dedicate ; una sua raffigurazione è stata rinvenuta anche in una vecchia casa colonica all’interno della proprietà. Nell’iconografia viene rappresentato in veste da pellegrino, con una piaga sulla gamba destra, accanto ad un cane con una pagnotta di pane in bocca. Il cane è diventato il protagonista del logo aziendale, un simbolo che testimonia fedeltà e dedizione.
Nei vigneti, dislocati in tre appezzamenti adiacenti alla cantina, vengono coltivate le varietà a bacca rossa di Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc; a bacca bianca di Pinot Bianco, Chardonnay e Sauvignon Blanc e a bacca rosa/grigia di Pinot Grigio, un vitigno internazionale considerato una mutazione spontanea del celebre Pinot Nero. Ha grappoli e acini piccoli o molto piccoli, rosa violacei; conseguentemente il colore dei vini è spesso giallo dorato intenso e ramato.
Le diverse cultivar sono state ritenute le più idonee per le particolari condizioni pedoclimatiche e per la conformazione del suolo, un terreno argilloso particolarmente vocato alla vigna.
Terre di San Rocco è il racconto di uno staff dinamico e motivato, in costante ricerca della qualità, con una particolare attenzione alla gestione agronomica in quanto la vite è come un essere umano, non bisogna costringerla. Affermano infatti che
“… allevare viti è un po’ come veder crescere i propri figli: da un lato li si può educare, stimolare, raddrizzare, dall’altro bisogna lasciar fare alla natura …”
Dopo la vendemmia manuale i grappoli migliori sono portati direttamente in cantina e classificati a seconda del vigneto da cui provengono. Le operazioni di trasformazione dell’uva in vino sono svolte con rispetto per la materia prima. Oltre alla mano dell’uomo anche la tecnologia è al servizio della natura.
Di particolare pregio la produzione di spumanti metodo classico, intrapresa dall’anno 2010. La vinificazione spumantistica richiede delle attenzioni particolari e rappresenta una sfida per il vignaiolo, anche in considerazione dei lunghi tempi di produzione. Con questo progetto, come mi è stato spiegato, si è voluto interpretare una antica tradizione in veste moderna. Un tempo i viticoltori locali identificavano con il termine “sampagna” il vino frizzante ottenuto con le uve migliori, che con i primi tepori primaverili riprendeva la fermentazione.
Un percorso che ha richiesto impegno e coraggio, uniti ad un lavoro molto rigoroso, al fine di poter realizzare dei vini coinvolgenti che sanno affascinare il degustatore per la loro finezza ed eleganza, con una complessità olfattiva che viene arricchita dalla permanenza del vino sui lieviti.
Le tipologie della vinificazione metodo classico comprendono Pinot Bianco Brut, Chardonnay Brut e Chardonnay Extra Brut, Pinot Grigio Brut Nature. Recentemente è stato proposto Il metodo classico Pinot Bianco – Brut Nature - “Sur Lie” con permanenza di 24 mesi sui lieviti.
La visita alla tenuta Terre di San Rocco mi ha permesso di conoscere un’azienda vinicola dove il lavoro viene seguito in ogni sua fase, dalla campagna fino alla cantina, con una visione artigianale e con l’obiettivo dei produttori di far esprimere il territorio e le peculiarità di ogni annata. La salute del vigneto ed il grande rispetto dell’uva in cantina sono condizioni che consentono di ottenere una produzione di elevata qualità con tutte le differenze millesimo a millesimo. Rilevante la dotazione della cantina con i serbatoi di acciaio, anche per le microvinificazioni, la barricaia e la sala dove riposano le bottiglie di spumante.
Anche le operazioni di imbottigliamento, etichettatura e confezionamento dei vini vengono svolte direttamente all’interno dell’azienda vinicola.
Durante gli incontri sono stati degustati:
Pinot Grigio Macerato DOC - 2018 – alc. 13% vol.
Colore buccia di cipolla acceso e lucente. Quadro olfattivo intrigante; presenta sentori di frutta matura di pesca, albicocca e susina, accanto a sfumature floreali e di erbe officinali di timo e rosmarino; seguono note di pepe bianco e cardamomo. L’ingresso in bocca è avvolgente, accompagnato da freschezza e sapidità. La lunga persistenza sottolinea il carattere del vino. Macera 36 ore a contatto con le bucce.
Pinot Bianco “Sur Lie” - 2016 – Metodo Classico Brut Nature – Tiraggio 2017 – alc. 11,5% vol.
Giallo paglierino. Profilo olfattivo caratterizzato da note briose di frutta tropicale: papaia, mango, ananas; poi agrumi, pesca, pera. Completano il quadro il profumo delle erbette di campo e le sensazioni minerali di pietra bagnata. La spiccata acidità e la sapidità di rilievo si traducono in un vino di grande beva. Sorso raffinato, fine ed invitante con un finale persistente. Sosta sui lieviti per 30 mesi.
Chardonnay - 2011 – Metodo Classico Extra Brut – Tiraggio 2011 – Sboccatura 2018 – alc. 13% vol.
Giallo paglierino dai preziosi riflessi dorati con un perlage solcato da fini bollicine. Il bouquet olfattivo è fragrante ed ampio, spiccano i fiori di tiglio e glicine, poi la frutta - pera, pesca gialla -, toni vegetali di timo, maggiorana e rosmarino, cenni speziati di zenzero e curry ed una leggera tostatura di nocciola e mandorla. Bocca sontuosa ed avvolgente, ben sostenuta da freschezza e sapidità. Finale minerale. Uno Chardonnay di grande pregio, purtroppo non più in commercio.
Pinot Bianco Veneto IGT - 2012 – alc. 14,5% vol.
Giallo paglierino dai riflessi dorati. I profumi spaziano dalle note floreali dei fiori di campo a quelle dei frutti di albicocca, pesca e nocciola, alle sfumature balsamiche con echi minerali di pietra focaia. Al palato è morbido, caldo, mirabilmente bilanciato da freschezza e sapidità. Di lunga persistenza; finale con ricordi di nocciola. Proviene da una annata calda ma allo stesso tempo unica, che ha permesso di cogliere un frutto di ottima qualità.
Maria Vittoria – Pinot Grigio - 2015 – Metodo Classico brut Rosè -
Tenue tonalità rosa antico con fine perlage. Ventaglio olfattivo di grande finezza con delicate sensazioni della piccola frutta rossa, fragolina di bosco, ribes, melograno, fiori di acacia e di sambuco, poi le erbette officinali ed una tenue fragranza di piccola pasticceria. Di buona freschezza e sapidità con un finale di buona persistenza da cui emergono ricordi floreali.
Antonella Pianca
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