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martedì 30 novembre 2021

CARATTERISTICHE IMPRESCINDIBILI DI UNA FINANZA PROPRIAMENTE ETICA - L'incontro con Laura Panizutti

 

Dopo la chiarissima spiegazione della differenza tra Finanza sostenibile e Finanza Etica ricevuti       dalla Consulente Finanziaria Laura Panizzutti, mi era rimasto un dubbio: allora perché a volte i termini sono usati come sinonimi                                                                                                            

Mi ha ricevuto con la solita gentilezza nel suo studio di Conegliano e mi ha chiarito il problema.

Sì, nonostante abbiano qualcosa in comune, le due attività finanziarie sono assolutamente diverse e forse la confusione che spesso si fa non è del tutto casuale. Ad esempio l'approccio alla finanza sostenibile promosso dall'UE si concentra quasi unicamente sullo specifico prodotto finanziario, non sull'insieme delle attività proposte da un soggetto.

E’ stato così che un importante Gruppo Bancario (di cui non citerò il nome) aveva ricevuto il primo posto nella classifica dei rating di sostenibilità assegnati dall’agenzia “Standard Ethics”: ma, secondo il report “Banking on Climate Change” curato da un network di organizzazioni internazionali per la protezione dell’ambiente, proprio questo Gruppo Bancario è il primo finanziatore europeo delle fonti fossili.

Ciò perché evidentemente erano stati presi in esame solo alcuni degli investimenti di questa Banca e non il complesso della sua attività finanziaria ed aspetti come la politica di erogazione del credito o le altre attività bancarie.

Il criterio “per prodotto” usato non consente dunque una corretta classificazione finanziaria. Bisogna inoltre ricordare che la finanza etica, richiede obbligatoriamente criteri quali: trasparenza; partecipazione dei soci e dei clienti; forbice massima tra le remunerazioni; sistemi di incentivo ecc.

Da questo punto di vista la legislazione italiana è più precisa in quanto, nel'Art.111 bis del TUB (Testo Unico Bancario), parlando di “finanza etica e sostenibile”, prevede una serie di criteri che debbono essere soddisfatti dagli operatori che vogliano definirsi “di finanza etica e sostenibile”, che riguardano il comportamento complessivo del soggetto, non lo specifico prodotto proposto, ad esempio la politica di trasparenza sui finanziamenti, del re-investimento degli utili nello sviluppo dell’attività di finanza etica, il sistema di retribuzioni interno e altri ancora”.

Finalmente anche un non addetto ai lavori, come il sottoscritto aveva le idee chiare!

Gianluigi Pagano


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