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martedì 30 aprile 2019

Kasa dei Libri in occasione di Milano Photo Festival presenta la mostra fotografica Trame di Libri di Giovanni Breschi 3 - 10 maggio 2019

Inaugurazione 2 maggio ore 18 con Andrea Kerbaker e Roberto Mutti

Kasa dei Libri
Largo De Benedetti, 4 Milano
Diversi mesi fa arriva in visita alla Kasa dei Libri Giovanni Breschi, fotografo fiorentino che lavora nel mondo dell’editoria e della legatoria. Di scorci e prospettive che si concedono volentieri all’obiettivo ce ne sono molti nei nostri tre piani affollati di libri. La simpatia con Kerbaker è immediata. L’occhio del fotografo – scrive il fondatore della Kasa dei Libri nel catalogo - comincia a gironzolare di qua e di là con aria apparentemente svagata; e invece si tratta di uno sguardo molto concentrato, che individua subito quello che andrà ripreso. Infatti, dopo qualche minuto di chiacchiera generica, eccolo estrarre la macchina fotografica, e zac: un dettaglio di qua, uno di là, un gruppetto di volumi su uno scaffale, un altro lì per terra, uno e uno solo su di un tavolino”. Conclusa la visita fa ritorno nel suo studio per rielaborare il tutto.

Il risultato di quel lavoro è piacevolmente inaspettato. Perché in effetti quando la bibliofilia incontra l’amore per la fotografia nasce una splendida e affascinante forma d’arte come quella realizzata da Giovanni Breschi, che ha reso il suo amore per i libri un oggetto di ispirazione artistica. Si scopre che Breschi è un frequentatore assiduo di biblioteche e luoghi affini che radunino a vario titolo raccolte di libri e che ha l’abitudine di reinterpretarli attraverso la macchina fotografica: dalla biblioteca degli Uffizi di Firenze alla Biblioteca Classense di Ravenna, passando per la Kasa dei Libri di Milano fino alla libreria City Lights di San Francisco.

È per questo che Andrea Kerbaker, in occasione del Milano Photo Festival, ha scelto di destinare gli spazi della sua Kasa alle opere di Breschi con la mostra Trame di Libri, dedicando in questo caso ai suo amati libri uno sguardo più artistico ed estetico, meno letterario.

Parliamo infatti di libri esaltati nella loro dimensione fisica, che diventano nelle composizioni di Breschi l’unità geometrica principale di ardite architetture “librarie”.
Il fotografo sovverte l’ordine archivistico in cui sono disposti i libri e li approccia semplicemente come oggetti fisici ed estetici, composti di carta rilegata e di una copertina, a sua volta caratterizzata dal principale protagonista delle sue composizioni librarie: il dorso del libro. Visibile solitamente quando il volume è posto di taglio in una scaffalatura, diventa ora l’unico particolare visibile agli occhi di Breschi, che lo immortala nella bidimensionalità fotografica delle sue realizzazioni. Dentro quei particolari, le fotografie hanno captato il significato dell’insieme. Che però reso così, nell’immagine isolata, non lo restituirebbero a chi guarda.

A questo punto, nella tranquillità del suo studio, Breschi comincia la seconda parte del lavoro: di tanti dettagli ripresi, ne sceglie qualcuno particolarmente rappresentativo e lo duplica, lo triplica, lo moltiplica per infinite volte. E in quel momento l’immagine reiterata riporta al senso generale della biblioteca e “in fondo che cosa importa - dice Roberto Mutti - se a governare sono solo i dorsi che ora, come nel sogno surrealista di un labirinto indecifrabile, si trasformano in muri, si divaricano in linee, serpeggiano, attraversano lo spazio in diagonali audaci, si esaltano in un tripudio di blu, in un accendersi di giallo, in un evaporarsi di bianco”. L’artista realizza così trame e orditi di quelli che in apparenza sembrano essere preziosi tessuti, oppure lineari forme geometriche di ardite architetture, o ancora tasselli musivi; composizioni fotografiche di disposizioni bibliotecarie, dove i diversi materiali, dimensioni e colori dei dorsi dei libri sono scomposti e ricomposti al computer per creare forme e colori di geometrie librarie.

Domenica 19 maggio Giardini Aperti al Castello di Spessa a Capriva del Friuli




Dopo il successo di Castelli Aperti, il Castello di Spessa di Capriva del Friuli apre al pubblico il suo parco secolare e i suoi giardini all’italiana. L’appuntamento è per domenica 19 maggio, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 19.30, in occasione di Giardini Aperti 2019, che vedrà oltre 60 giardini privati del Friuli Venezia Giulia accogliere per visite gratuite il pubblico di appassionati del verde, di fiori e giardinaggio. L’evento si svolgerà anche in caso di maltempo.

Di antica origine, il parco del Castello di Spessa è passato nella storia attraverso le moltissime vicissitudini che hanno interessato il maniero. Più volte rimaneggiato e rifatto nei secoli, ha attualmente un impianto all’italiana, datogli nell’800 dall’allora proprietario, il barone triestino Demetrio Economo di San Serff. Un vero e proprio Arboretum, che ricopre tutta la cima dell’altura su cui si trova il Castello, dove spiccano querce, cipressi italici, lecci, aceri, farnie, tigli, platani, safore, gelsi, photinie e catalpe, ma anche specie esotiche come lo Spino di Giuda. In onore di Giacomo Casanova, che fu ospite del maniero nel 1773, è stata tracciata nel parco una romantica Passeggiata letteraria, che i visitatori potranno fare seguendo il percorso delle 10 frasi del celebre personaggio sull’amore, le donne, l’amicizia, la vita, incise su artistiche tabelle in ferro battuto.  Tutt’intorno, abbracciano parco e maniero distese geometriche di vigneti, da cui provengono i pregiati vini che si possono trovare nel Wine shop all’entrata del Castello: i visitatori vi troveranno l’ultima annata, rivestita con le nuove, romantiche etichette.

La storia del parco
Il nucleo originario del parco si estendeva attorno al Castello di Spessa, su tutta la collina, ed era collegato alla proprietà antistante e retrostante tramite un percorso rettilineo. Le antiche mappe catastali documentano un giardino a impianto radio centrico, vicino al Castello, e altre aiuole geometriche sulla restante parte della sommità della collina e confermano la presenza dei percorsi rettilinei assiali al complesso.
Nel 1872, alla scomparsa del conte della Torre Valsassina, parte della proprietà venne acquisita dalla famiglia di commercianti triestini Voelkl e parte passò alla Mensa Episcopale di Gorizia. Il castello fu ristrutturato secondo il progetto dell’architetto triestino Ruggero Berlam, con qualche modifica all'impianto verde. 
Nel 1913 la proprietà andò ai baroni Economo, triestini di origine greca, che effettuarono alcuni interventi piuttosto consistenti sul patrimonio verde, dando vita anche al rigoglioso giardino all’italiana che ancor oggi si può ammirare. Nel 1916 venne sequestrata alla famiglia Economo la parte interrata del Castello. Cantine e sotterranei vennero poi presidiati dall’esercito italiano per la loro posizione sicura e isolata. Sede di comandi militari, Spessa ebbe modo di ospitare sia il maresciallo Cadorna che il maresciallo Diaz. Nel ’27 vi soggiornò anche Emanuele Filiberto d’Aosta. Durante il secondo conflitto mondiale, il Castello fu occupato da ufficiali americani. Anche il bunker realizzato nel 1939, che dalle cantine medievali scende in profondità tramite settanta gradini con due uscite a metà collina, fu utilizzato come rifugio e deposito dalle truppe tedesche. In seguito, la proprietà passò ai Segrè Sartorio, anch'essi di Trieste. Nel 1987 l’imprenditore friulano Loretto Pali acquistò il Castello e diede il via a importanti lavori di restauro architettonico dell’edificio e di sistemazione del parco, attuando diversi interventi rivolti alla valorizzazione dell’impianto verde e alla salvaguardia delle specie più antiche e rare. All’inizio del 2000, il terreno agricolo nella pianura immediatamente ai piedi della collina venne trasformato in campo da golf a 18 buche, conservando il viale centrale di ippocastani.

Castello di Spessa Golf & Wine Resort
Via Spessa, 1 - Capriva del Friuli (GO)
Tel/Fax: + 39 0481.808124 – www.castellodispessa.itinfo@castellodispessa.it

Castello di Spessa Golf & Wine Resort - Legato a nobili casate e illustri ospiti come Giacomo Casanova, il Castello di Spessa si trova nel cuore del Collio Goriziano, a Capriva del Friuli, ed è completamente circondato dalle vigne della tenuta a cui dà il nome, fra cui si snodano le 18 buche del Golf Country Club Castello di Spessa. Le sue origini risalgono al 1200. Oggi elegante Golf&Wine Resort, ha una quindicina di suites arredate con mobili del’700 e dell’800 italiano e mitteleuropeo e, scavata nella collina sottostante il maniero, la più antica e scenografica cantina del Collio, dove invecchiano i pregiati vini della tenuta. Nella saletta del Gusto, il Bistrot del Castello, si degusta una straordinaria selezione di prodotti del Friuli Venezia Giulia.  Dal restauro di una vecchia cascina ai piedi del castello è stata ricavata la Tavernetta al Castello, con un rinomato Ristorante Gourmand e 10 camere dall’atmosfera country chic. La Club House del Golf Country Club è ospitata in un antico rustico, con ampio dehors e un’ombreggiata terrazza: nel suo ristorante, l’Hosteria del Castello (aperta anche a chi non gioca a golf), la cucina rincorre la stagionalità e ricalca i sapori del territorio. In un casale affacciato sul green sono stati ricavati 8 appartamenti, dedicati soprattutto ai golfisti e arredati con caldo stile rustico, mentre un altro (il più appartato della tenuta, con 10 stanze) è riservato al Digital Detox.  Dai vigneti del Resort, che si trovano nella Doc Collio e nella Doc Isonzo, provengono i pregiati vini Castello di Spessa.

A BPRESS LE MEDIA RELATIONS DI FOSSIL GROUP IN ITALIA




L’agenzia di PR e digital marketing si occuperà della comunicazione ai media di smartwatch, orologi tradizionali e gioielli del gruppo

BPRESS, agenzia di Milano specializzata in media relations, digital PR e social media management, annuncia di aver ricevuto l’incarico per la gestione delle attività di ufficio stampa per Fossil Group, player globale specializzato in design, innovazione, marketing e distribuzione di accessori lifestyle.

Dopo aver curato con successo il lancio di Misfit (marchio di Fossil Group) nel 2016, BPRESS torna a collaborare con l’azienda globale basata in US, con un incarico che copre l’intero portfolio: dai brand proprietari Fossil e Skagen a molteplici marchi in licenza.

BPRESS svilupperà un programma di media relations volto ad ampliare la visibilità di smartwatch, orologi tradizionali e gioielli di tutti i marchi Fossil Group, posizionandoli in ambito fashion e tech. BPRESS lavorerà a fianco dell’agenzia tedesca F&H Communications di Monaco, che coordina le attività dell’intera rete di agenzie di Fossil Group in EMEA.

Oltre al contatto costante con giornalisti, blogger e YouTuber e al content marketing, il progetto affidato a BPRESS comprende anche il supporto durante i grandi eventi internazionali come IFA e Baselworld, appuntamenti strategici per Fossil Group, e altri eventi locali.

“Siamo molto felici di accogliere in agenzia un brand internazionale di punta come Fossil Group. Questo incarico è un riconoscimento importante per BPRESS e per il percorso che negli ultimi anni ha rafforzato il nostro posizionamento in ambito consumer e lifestyle”, commenta Diego Biasi, fondatore e CEO di BPRESS.

domenica 28 aprile 2019

L’AGENDA DI ‘SANNIO FALANGHINA’ PROPONE A SANT’AGATA DEI GOTI L’INCONTRO ‘LEONARDO MUSTILLI: LA PRIMA BOTTIGLIA DI FALANGHINA’




L’evento intende rinsaldare la memoria sulla centralità rivestita dalla cittadina
nel percorso che negli ultimi decenni ha portato all’affermazione sul mercato
del vino bianco che maggiormente caratterizza la ‘Campania Felix’

‘Sannio Falanghina’ tributa il giusto riconoscimento ai protagonisti distintisi nel corso di questi decenni a favore della produzione della promozione dei vini Falanghina, il cui successo è stato punto di forza per la candidatura delle realtà di Castelvenere, Guardia Sanframondi, Sant’Agata dei Goti, Solopaca e Torrecuso fregiate dal titolo di ‘Città Europea del Vino 2019’ assegnato da Recevin, la rete europea che raggruppa circa 800 realtà di affermata produzione vitivinicola sparse in undici Paesi europei.
Nasce con questo spirito l’incontro ‘Leonardo Mustili: la prima bottiglia di Falanghina’ in programma nel pomeriggio di sabato 27 aprile a Sant’Agata dei Goti (ore 18.00) nella Sala Cinema di via Roma. Sarà un incontro che servirà soprattutto a rinsaldare la memoria sulla centralità rivestita da Sant’Agata dei Goti nell’ambito del successo che vivono attualmente i vini ottenuti da uve falanghina.
Nel cuore del centro storico della cittadina, nel lontano 1979, vennero infatti confezionate le prime bottiglie monovitigno di vino Falanghina, prodotte da Leonardo Mustilli, uno degli artifici della riscossa del vino sannita e campano, scomparso nell’autunno del 2017.  Mustilli, che da poco aveva fatto ritorno nella terra di origine delle propria famiglia, per riprendere il legame familiare con la viticoltura, per primo intuì le potenzialità di questo vitigno, conosciuto grazie ad un progetto messo in campo dal Comitato Provinciale Vitivinicolo Sannita (Co.Pro.Vi.Sa), istituito nel 1976 dalla Camera di Commercio di Benevento al fine di migliorare la coltivazione della vite in provincia. Il Co.Pro.Vi.Sa mise in campo un’iniziativa finalizzata a valutare le attitudini alla produzione di vini dei vitigni storici sanniti. Tra questi anche il vitigno falanghina, le cui uve vennero vinificate in via sperimentale nelle storiche cantine tufacee santagatesi di Mustilli, che da allora si meritò l’appellativo de “l’ingegnere della falanghina”.
Ma Sant’Agata dei Goti richiama alla mente anche la manifestazione ‘Falanghina Felix’, che per circa tre lustri ha animato il centro storico ospitando i produttori campani di vini ottenuti da uve falanghina. La rassegna regionale, voluta dalla Camera di Commercio che era allora presieduta da Roberto Costanzo, ha avuto sicuramente il merito di accendere l’attenzione su questa cultivar, intervenendo sulla informazione, sulle opinioni e simpatie degli operatori e delle associazioni di settore, enologi, enotecari, giornalisti specializzati, ristoratori, esperti di enogastronomia e consumatori, attraverso la realizzazione di una serie di iniziative di valorizzazione della tipicità e della biodiversità di uno dei più diffusi e conosciuti vini della Campania. Una rassegna che, come poche, è riuscita a qualificare la conoscenza ed espandere la domanda di una varietà di vini attraverso la valorizzazione delle sue caratteristiche peculiari, derivanti anche dalle aree geografiche di origine.
Il programma dell’incontro prevede la partecipazione dei sindaci delle cinque realtà di ‘Sannio Falanghina’: Mario Scetta (Castelvenere), Floriano Panza (Guardia Sanframondi), Carmine Valenttino (Sant’Agata dei Goti), Pompilio Forgione (Solopaca) ed Erasmo Cutillo (Torrecuso). Con loro ci saranno: Marco Razzano (amministratore di Sant’Agata dei Goti e membro del Consiglio di amministrazione di Recevin), Aurelio Grasso (vicepresidente della Camera di Commercio), Libero Rillo (presidente del Sannio Consorzio Tutela Vini), Nicola Matarazzo (consulente di progetto ‘Falanghina Felix’) e Roberto Costanzo (già presidente della Camera di Commercio di Benevento e già eurodeputato).
Al termine della cerimonia ci sarà la consegna del logo ‘Sannio Falanghina’ prodotto dall’artista Mimmo Paladino all’azienda agricola Mustilli. A seguire una visita nelle cantine storiche dove vennero prodotte le prime bottiglie di vino Falanghina.

Bellaria Igea Marina nel Percorso Internazionale Aquositas


Borghi d'Europa ha inserito Bellaria Igea Marina nel Percorso Internazionale Aquositas, Le Vie
d'Acqua.
L'incontro con la cittadina romagnola era avvenuto a Portoverrara (Fe), nel corso della conferenza
stampa di presentazione delle iniziative in occasione dell'Anno del Turismo Lento che Borghi d'Europa realizza in Emilia Romagna. Una delegazione di Bellaria Igea Marina era intervenuta
alla Trattoria La Rondinella, per 'raccontare' il proprio territorio.
La successiva visita dell'Ufficio di Presidenza di Borghi d'Europa a Bellaria, aveva sancito la possibilità di partecipare ai progetti internazionali della rete.

Perno delle diverse iniziative, punto di ospitalità e di dialogo, è l'Albergo Ristorante Pozzi, che in
questo periodo di gestazione dei progetti, ha funzionato come centro propulsore della candidatura
di Bellaria Igea Marina.

Il 29  aprile un gruppo di giornalisti e di comunicatori visiterà Bellaria, per intervistare i protagonisti
della filiera agroalimentare e turistica e  costruire i Percorsi del Gusto.
" A pranzo e a cena all’Albergo Ristorante Pozzi di Bellaria puoi scegliere tra menù di carne e pesce ed un ricchissimo buffet di antipasti, contorni, verdure crude e cotte.  Le ricette mixano le tipicità tradizionali regionali e l’innovazione culinaria. Un’attenzione particolare è riservata alla cucina ittica: il pescato del giorno arriva in tavola in piatti raffinati e pieni di sapore, per la gioia dei tuoi occhi e del tuo palato.L’Hotel Pozzi si distingue da sempre per offrire ai propri ospiti solo ingredienti biologici di prima scelta poichè la frutta e la verdura provengono direttamente dalle aziende agricole della Romagna. Anche il vino e l’olio derivano da piccole produzioni dell’entroterra."
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venerdì 26 aprile 2019

Vini e vignaioli alla Rocca di Bertinoro per “80 voglia di Romagna”




Domenica 5 maggio in scena la terza edizione della grande festa dei vignaioli della Romagna. Oltre 200 vini in degustazione, food truck, birra e cocktail del territorio


Sarà un’edizione più ricca che mai quella di “80 voglia di Romagna”, la grande festa dei vignaioli e dei vini di Romagna, in programma domenica 5 maggio a Bertinoro (FC). Per il terzo anno consecutivo le meravigliose stanze e la terrazza panoramica della Rocca che domina dall’alto l’antico borgo medievale ospiterà banchi d’assaggio con oltre 200 vini bianchi, rossi e rosé prodotti dalle cantine della Romagna e raccontati direttamente dai protagonisti. Un vero e proprio affresco del vino, dell’agricoltura e delle eccellenze gastronomiche di questa terra, da conoscere nel calice e nel piatto durante una giornata dedicati ai sapori tipici tra tradizioni antiche e reinterpretazioni creative.

Dalle ore 11 alle 21 le porte della Rocca saranno aperte per le degustazioni di Albana, Sangiovese, Famoso, Trebbiano, Bursôn, Centesimino e degli altri vini tipici del territorio. Vini bianchi, rossi e rosé, spumanti metodo classico, charmat e ancestrale, vini fermi, vini dolci e vini passiti potranno essere abbinati a primi piatti, coccole di sapore e panini gourmet 100% made in Romagna proposti dai food truck ASpasso Buona Romagna, Soul Kitchen e Retrogusto ospitati nel cortile interno della Rocca. La Romagna sarà protagonista nel calice anche con le birre artigianali di Marialti e i cocktail di vino e frutta e i succhi 100% natura firmati Rio del Sol.

Anche quest’anno, durante la giornata sarà possibile visitare il Museo Interreligioso e la Rocca di Bertinoro a un prezzo ridotto (5 euro), arricchendo una giornata all’insegna dell’enogastronomia di qualità con un’esperienza culturale di grande fascino. Il Museo propone una collezione che abbraccia le tradizioni artistiche ebraiche, cristiane e musulmane, coprendo un arco temporale che spazia dal XV al XX secolo. E poiché in Romagna il vino buono… fa bene, 80 voglia di Romagna sosterrà la campagna di primavera 2019 Telethon con UILDM. I volontari della sezione di Forlì dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare Onlus saranno presenti alla Rocca proponendo biscotti solidali per promuovere il sostegno alla ricerca e un futuro migliore per chi vive una malattia neuromuscolare. Un tocco di creatività, sempre a tema vino, sarà dato dalla presenza dell’artista faentina Antonella Amaretti che presenterà alcuni suoi lavori in ceramica e dipinti diventati etichette di bottiglie.

L’evento è organizzato da Italia nel Bicchiere e dal gruppo Romagna Gourmet con il patrocinio del Comune di Bertinoro e la collaborazione del Centro residenziale universitario.

Il ticket d’ingresso di 12 euro comprende calice, tasca portacalice e degustazione libera dei vini presenti. E’ possibile acquistare l’ingresso in prevendita (10 euro) presso la Ca’ de Be’ di Bertinoro (Piazza della Libertà 9/B), la Vineria del Popolo di Cesena (Piazza del Popolo 14) e l’Enoteca Pisacane di Cervia (Piazza Pisacane 11)

Per i soci AIES, AIS, ANAG, ASPI, FIS, FISAR e ONAV l’ingresso è di 10 euro.
Accredito stampa e operatori: info@italianelbicchiere.it

Le cantine presenti saranno: Azienda agricola Ballardini, Azienda agricola Casadei, Bissoni, Cantina Bartolini, Celli, Clos Forano, Fattoria Ca’ Rossa, Fattoria Paradiso, Fiorentini, Gallegati, Giovanna Madonia, Giovanna Missiroli, Guerra, La Sabbiona, Nero del Bufalo, Podere dell’Angelo, Tenuta Casali, Tenuta De Stefenelli, Tenuta Diavoletto, Tenuta Il Plinio, Tenuta La Viola, Tenuta Lovatella, Tenuta Uccellina, Torre San Martino, Zavalloni, Zinzani.

giovedì 25 aprile 2019

Predappio, fine settimana di eventi




Raduno di camperisti dal 26 al 28 aprile tra visite e mostre, mercatini e ristoranti
 
 
PREDAPPIO (FC) – Predappio in primo pianto per il fine settimana dal 26 al 28 aprile, in occasione del grande Raduno organizzato dal GAL L'Altra Romagna in collaborazione con la rivista “PleinAir”. Un ampio programma di eventi e proposte che vede protagonista anche Predappio e dintorni, assieme alle altre mete lungo le Vallate del Montone e del Bidente.
 
Le offerte messe a punto dal Comune di Predappio per i camperisti iscritti al Pleinairclub, attesi per il Raduno, vedono in primo piano il Museo Urbano dell’architettura razionalista, con una visita il centro urbano ed ai monumenti della Città di Fondazione Predappio Nuova, seguendo la pianta in distribuzione presso l’ufficio turistico.
 
Con la bici si può anche raggiungere la Pieve di San Cassiano in Pennino mentre Palazzo Varano, sede del municipio, sarà aperto al pubblico sabato 27 e domenica 28 dalle ore 10.00 alle 13.00. Anche Rocca delle Caminate sarà visitabile sabato 27 e domenica 28 aprile, dalle ore 10.00 alle 19.00 (ingresso 5,00 euro).
 
Alla Casa natale Mussolini è possibile invece visitare la mostra dal titolo “La scuola elementare e il fascismo”, aperta venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00. Domenica 28, in piazza Garibaldi è anche di scena “Il Baule della nonna”, mostra scambio di oggettistica e antiquariato, con banchi esposti dalle ore 10.00 alle 18.00.
 
Per visitare Predappio, i camperisti potranno sostare nella comoda area camper attrezzata di piazzale Isonzo, ex Foro Boario. A Predappio Alta, invece, ci si può fermare nel parcheggio situato in prossimità dell’ultimo tornante, prima dell’ingresso del borgo.
 
Per l’intero weekend i soci del Pleinairclub avranno inoltre il 20% di sconto nei seguenti ristoranti: Locanda Appennino (Strada Provinciale 57/A, Predappio - tel. 0543 922589); Pizzeria Tamy (viale Matteotti 41, Predappio - tel. 0543 921126); Ristorante “Da loro” (via Roma 51, Predappio - tel. 0543 922388); Malti e Bassi (via Matteotti 116, Predappio - tel. 393 586 4414);  La Vecia Cantena d’la Pré (piazza Cavour 18, Predappio Alta - tel. 0543 921095); Antichi sapori anni ’30 (viale Matteotti 14, Predappio - tel. 0543 923568); Bruschetteria Gambacorta (piazzale Isonzo 10, Predappio - tel. 0543 923199); Kepizza di Barbara Brunelli (viale Matteotti 69, Predappio - tel. 0543 923100).