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giovedì 16 gennaio 2025

ll 2024 e il 2025 del Museo Poldi Pezzoli

 


Il 2024 è stato un anno straordinario per il Museo Poldi Pezzoli in termini di rilancio,

posizionamento internazionale, numero di attività e progetti dedicati alla valorizzazione

della collezione.

Inoltre, con più di 82.000 visitatori (+ 80% rispetto al 2023), è stato l’anno con il

maggior numero di ingressi dalla sua apertura ad oggi.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati – dichiara Alessandra Quarto, direttrice del Museo -

E’ stato un anno intenso, ricco di emozioni, sfide e opportunità. Abbiamo ampliato le

attività e le proposte per il pubblico dimostrando una grande vitalità e grazie anche alla

mostra dedicata al Polittico di Piero della Francesca numerosi sono stati i turisti, stranieri e

non, ma anche i milanesi che hanno approfittato dell’esposizione per tornare a visitare la

casa museo di via Manzoni, scoprendone o riscoprendone i suoi capolavori. Siamo

orgogliosi della operazione delicata del restauro dal vivo dell’opera iconica del Museo, la

Dama del Pollaiolo, che ha riportato interesse verso le attività più importanti dei musei,

ovvero la ricerca scientifica, la tutela e conservazione del patrimonio artistico” – prosegue

la direttrice.

La mostra dedicata al Polittico degli agostiniani si è confermata tra le più importanti

dell’anno con un successo straordinario, anche da parte della critica.

Un progetto del 2024 di cui il Museo è davvero fiero è stato “Il Poldi Pezzoli in

Humanitas”, un’iniziativa che ha portato la bellezza e l’emozione dell’arte tra i corridoi

dell’ospedale Pio X di Milano con installazioni permanenti di grande impatto visivo che

celebrano le collezioni del Poldi Pezzoli e umanizzano gli ambienti di cura.

Anche per il 2025 le attività non mancheranno: terminerà alla fine di gennaio il restauro

della Dama del Pollaiolo, che ha portato a numerose scoperte sul dipinto che finalmente

ritroverà i suoi colori originari, svelando dettagli e particolari che non erano più visibili a

causa dell’ingiallimento della superficie. A febbraio sarà inaugurata la nuova vetrina

dedicata alla collezione di orologi solari e scientifici che ospiterà una selezione di oggetti

restaurati per l’occasione, oggetti mai esposti e un apparato didattico e video che

consentirà al pubblico di approfondire la conoscenza della collezione e scoprire il

meccanismo di orologi meccanici e automi.


A febbraio sarà inaugurata una mostra di arte contemporanea – Vitroepifanie. Elisa

Sighicelli dal 21 febbraio al 20 maggio 2025 – con cui l’artista reinterpreta in chiave

contemporanea la straordinaria collezione si vetri antichi del Museo. Un gioco di luci,

trasparenze e metamorfosi rese su grandi superfici.

Il 25 marzo il museo inaugurerà la grande mostra dell’anno La seduzione del colore.

Andrea Solario e il Rinascimento tra Italia e Francia dedicata ad Andrea Solario (25

marzo - 30 giugno 2025). Per la prima volta il Poldi Pezzoli, in collaborazione con il

Museo del Louvre, presenta la prima mostra monografica sull’artista, con prestiti

eccezionali di opere che non hanno mai lasciato la Francia. Un’esposizione imperdibile

che riporta l’attenzione su uno dei maestri del Rinascimento (di cui il Museo possiede il

nucleo più cospicuo di opere), che maturò uno stile molto originale grazie alle ricche e


variegate influenze ricevute. Il primo ad esportare in Francia- prima dello stesso Leonardo-

lo stile del Rinascimento italiano.


Proseguiranno poi le attività dei servizi educativi, rivolti alle scuole e alle famiglie; le

attività per i pubblici fragili, oltre a incontri, conferenze, laboratori sulle arti decorative nel

fine settimana, per rendere sempre di più il Museo un luogo “da vivere”, oltre a

riallestimenti e perfezionamenti all’ambiente museale, per migliorare sempre di più la

fruizione da parte dei visitatori.

A giugno inizieranno i lavori di riallestimento delle le sale dedicate alla pittura del

Cinquecento e del Seicento e particolare attenzione sarà dedicata anche al Salone

dorato su cui sono in corso approfondite indagini archivistiche.

L’anno si chiuderà con una collaborazione internazionale importante che segna,

ancora una volta, la volontà di confrontarsi con le altre istituzioni e adeguare i propri

standard a quelli internazionali.

Il museo continua a essere non solo un luogo di crescita culturale, scoperta,

sperimentazione, confronto ma anche di integrazione e inclusione sociale senza limitazioni

di età, genere, provenienza, grado di istruzione. Il museo deve essere un luogo senza

barriere, prima di tutto mentali, di genere, di età e di lingua, di competenze e di abilità. Si

offre quindi una didattica accessibile in un luogo accogliente per tutte e tutti.

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