Giorgio Vigna. Cosmografia, è la mostra personale dell’artista, che negli spazi di BUILDING TERZO PIANO, dal 30 gennaio al 22 febbraio 2025, si presenta come un affresco bidimensionale e tridimensionale descrivendo un mondo sospeso tra realtà e immaginazione. Tutto comincia dall’acqua: acqua cosmica fonte di vita, acqua corrente sempre in movimento, acqua solidificata nelle trasparenze del vetro. L’acqua è la via d’ingresso nel micro e nel macrocosmo.
Gli acquatipi Cosmografie (1982-2023) disegnano geografie astronomiche straordinarie, mappe in cui perdersi, dettagli che risucchiano lo sguardo, immensità che disorientano le percezioni. Sono finestre spalancate sull’universo, affacci su micro-galassie e comete filanti, pagine di un libro di astronomia fantastica da sfogliare rincorrendo memorie primordiali. Dal foglio bidimensionale germogliano forme organiche tridimensionali, stille di luce, meteoriti trasparenti, bolle di un mare infinito in continua trasformazione: l’acqua si rigenera nel vetro annunciando insolite metamorfosi e nuove scansioni del tempo circolare. “Mi interessa l’artificio nell’accezione più alta del termine, un’alterazione dei processi formali e cognitivi che porti alla meraviglia”, dichiara l’artista a proposito del suo rapporto con la natura e le sue possibili evocazioni.
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