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martedì 28 gennaio 2025

LIKE AN OPEN DOOR IL CANTIERE COME POTENZIALE

 


Terza tappa nell'ambito di ART CITY Bologna 2025

 

>>> 7 - 9 FEBBRAIO >>>


In occasione di ART CITY Bologna 2025 NOS, in collaborazione con Fondazione Innovazione Urbana Rusconi Ghigi presenta l’ultimo capitolo di Like an Open Door un progetto che esplora il concetto di “cantiere” come luogo e potenziale trasformativo mettendo in dialogo 15 artisti tra Bologna e Graz. Gli appuntamenti sono dislocati in tre luoghi a partire da venerdì fino a domenica. A Palazzo Rusconi inaugurano le nuove opere per lo spazio pubblico esito delle due residenze artistiche di Alfredo Barsuglia e zweintoipf, mentre a Palazzo d’Accursio in Piazza Maggiore venerdì sera in anteprima italiana la proiezione del film Disaster Tourism dei Total Refusal. Chiude il programma la visita guidata al Duetto di Flavio Favelli e Markus Wilfling presso lo studio dell’artista Jugopetrol. Nell’intento di esplorare nuovi formati e dare spazio al dialogo tra opere, Like an Open Door contempla e sperimenta in tutte le sue tappe contesti e lavori artistici in trasformazione, assecondando nuove relazioni tra essi e fruizioni per il pubblico ogni volta diversi. Non mancate il suo ultimo atto!


Il programma

VENERDÌ 7 FEBBRAIO

>>> Ore 18.00 - Sala Tassinari, Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6

Disaster Tourism - Total Refusal

Anteprima italiana della proiezione (60’)

Segue talk con gli artisti in collegamento e i curatori in sala

 

Nell'ambito dei progetti istituzionali ART CITY Bologna 2025 in occasione di ARTEFIERA

 

Disaster Tourism è una lecture-performance cinematografica che trasporta il pubblico sull'isola fittizia di Namalsk, nello stretto di Bering, esattamente dentro al videogioco DayZ. Attraverso i loro avatar, gli artisti conducono lo spettatore in un viaggio tra rovine post-sovietiche su uno sfondo dominato da zombie che attraversa la città gulag di Vorkuta, miniere di uranio, binari vuoti e navi arenate. Perché i resti di una società che si era prefissata di superare il capitalismo, sono ora sfondi ideali per apocalittici videogames?

Il collettivo austriaco Total Refusal, attivo dal 2018 e composto da artisti, ricercatori e filmmaker, è una guerriglia mediatica pseudo-marxista che concentra la propria ricerca sull'appropriazione degli spazi videoludici dei videogiochi mainstream per svelare come, dentro le trame patinate e iperreali di questi media sia tessuto un sottinteso e subliminale apparato d’informazione o declinazione politica.

Il progetto, nato come performance e presentato a Bologna per la prima volta nella sua versione filmica, è stato originariamente realizzato per la 17a Biennale di Architettura del 2021, prima dell’escalation della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina dell’anno seguente, e in tal senso acquista oggi una nuova rilevanza anche rispetto alle trasformazioni geopolitiche in atto.

Al termine della proiezione, di questo e altro si discuterà insieme a due degli autori, Robin Klengel e Leonard Müllner.

 

L'accesso è gratuito e consentito fino a esaurimento posti.

 

 

SABATO 8 FEBBRAIO

>>> Ore 12.00 - Fondazione IU Rusconi Ghigi, Via Petroni 9

Inflating House - Alfredo Barsuglia
Pasta al Limone - zweintopf

Insieme alle opere di Alessandro BrighettiAnja KorherrDavid Casini (con un contributo di Andrea Bruno), Lorena BucurMarlene HauseggerMattia Pajé, Valentina Furian, Ivana Spinelli e a un video di Veronica Santi.

Presentazione speciale delle opere e dell’intero progetto alla presenza di artisti e dei curatori Elisa Del Prete, Silvia Litardi, Margarethe Makovec e Anton Lederer, con visita alle installazioni, poster signing, performance.

 

Inflating House di Alfredo Barsuglia e Pasta al Limone del duo zweintopf, sono le due nuove opere realizzate nell’ambito delle residenze artistiche promosse da Like an Open Door in collaborazione con MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna presso la Residenza per artisti Sandra Natali.
Invitati a lavorare sullo spazio pubblico della città, gli artisti austriaci ci invitano a riflettere con ironia e sofisticata leggerezza su temi caldi che riguardano le trasformazioni urbane in atto non solo a Bologna, tra turistificazione e quotidiana frenesia.

Con Inflating House, Alfredo Barsuglia realizza un improbabile spazio abitativo aereo dando vita e respiro a una casetta gonfiabile che sporge da una delle finestre del palazzo su Via Petroni. Ponendo l’attenzione al sovra-sviluppo urbano come fenomeno fragile ma onnipresente, Barsuglia aggiunge il suo contributo ai “palinsesti” delle facciate bolognesi: è davvero pensabile immaginare ancora altre possibilità di occupazione dello spazio urbano? e se si provasse a invertire la rotta delle crisi attuali (tra cui quella abitativa), facendo magari affidamento a visioni non consuete, temporanee ed effimere quale quella del gioco? Non meno pregnante il tema del boom del turismo gastronomico oggetto di Pasta al Limone degli zweintopf evidenzia d’altra parte il sottile equilibrio tra valorizzazione culturale e invasività. Attraverso una serie di poster ispirati alle sculture di Diego Sarti, il duo di artisti passa al setaccio i codici di una scultura pubblica che è entrata nel nostro ordinario, alla ricerca di quel caratteristico elemento di rottura e assurdità insito in ogni impresa e narrazione umana.

 

Tra le novità di questa terza e ultima configurazione delle opere allestite a Palazzo Rusconi, le opere BRILLA di Valentina Furian e Lunetta Lunette Lunettes v^v^v ()( di Ivana Spinelli si uniscono alle installazioni già presenti di Alessandro BrighettiAnja KorherrDavid Casini (con un contributo di Andrea Bruno), Lorena BucurMarlene HauseggerMattia PajéVeronika Hauer e al video di Veronica Santi.


Aperture durante ART CITY Bologna:

venerdì 7 feb. ore 11.00 - 19.00 / sabato 8 feb. ore 11.00 - 22.00 / domenica 9 feb. ore 11.00 - 18.00

 

 

DOMENICA 9 FEBBRAIO

>>> Ore 12.00 - Jugopetrol, Viale Silvani 10/A

Duetto di Flavio Favelli e Markus Wilfling
Finissage e visita guidata con l’artista Flavio Favelli e i Margarethe Makovec, Anton Lederer, Silvia Litardi.

 

Nella campata di destra dello studio Jugopetrol di Flavio Favelli alcune opere scultoree dell’artista “scivolano” in mostra direttamente dal suo grande archivio/showroom che resta invece in ombra.

In questo setting è allestito il duetto tra i due artisti Flavio Favelli e Markus Wilfiling che mette in dialogo una serie di sculture del primo con una serie fotografica del secondo. Il duetto nasce nell’intento di far risuonare una corrispondenza tra le ricerche dei due scultori, sebbene non immediata né qui accomunata dal mezzo linguistico, ovvero l’interesse per lo stratificarsi incontrollabile del tempo e della memoria, la ricerca su una forma che ha origine come rilettura dell’esistente, il tentativo di confrontarsi con una dimensione dello spazio che agisce insieme all’opera diventando talvolta protagonista.


Aperture durante ART CITY Bologna:

sabato 8 febbraio ore 10.00 - 22.00  / domenica 9 febbraio ore 10.00 - 13.00

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