Milano, 16 gennaio 2024. Dopo il Museo delle Civiltà a Roma, l’Istituto Italiano di Cultura a Londra e Artissima a Torino, prosegue il tour di presentazione del libro Marzia Migliora. Sette Mostre Immaginifiche con l’appuntamento speciale di giovedì 30 gennaio 2025 nella sede milanese della Galleria Lia Rumma.
Pubblicato da NERO Editions in italiano e inglese, prodotto da Looking Forward Art Projects - Londra e realizzato con il supporto della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito della XII edizione (2023) del programma Italian Council, Marzia Migliora. Sette Mostre Immaginifiche 1993-2024 è la prima monografia dedicata all’artista.
Curato da Anna Cestelli Guidi e Matteo Lucchetti, il volume raccoglie oltre trent’anni di produzione dell’artista e include testi e mostre a cura di Diana Campbell, Anna Cestelli Guidi, Francesca Comisso e Nicoletta Leonardi, Maja e Reuben Fowkes, Matteo Lucchetti, Adrian Piper e Andrea Viliani, e i contributi di Eva Brioschi, Emanuele Coccia, Marzia Migliora, Elena Pugliese, Davide Quadrio e Vandana Shiva.
Pensato come un concept book in cui il corpus delle opere viene riletto attraverso sette tematiche ricorrenti nella pratica dell’artista, il libro è composto da sette mostre su carta, curate da altrettanti curatori che hanno immaginato di allestirle in luoghi d’elezione nella biografia di Migliora, configurando una personale geografia emozionale che attraversa l’Italia, dalla nativa Alessandria alle miniere di salgemma in Sicilia.
I temi che informano le mostre sono quelli della ruralità, del museo come luogo di classificazione, dei dispositivi di visione e percezione della realtà, del fare comunità, dell’estrattivismo, dell’oppressione patriarcale e delle metamorfosi interspecie nel passaggio tra vita e morte.
Per quanto riguarda le modalità di scelta delle opere, i curatori Cestelli Guidi e Lucchetti affermano: “Per sottolineare le evoluzioni e l’eclettismo formale delle opere – dalla fotografia alla performance, passando per video, installazioni, disegni e collage – abbiamo deciso di mantenere all’interno di ciascuna mostra immaginifica un’impostazione cronologica tra le tre decadi interessate. Ogni mostra si apre quindi con delle immagini tratte dai lavori fotografici dei primi anni Novanta, spesso inedite, selezionate dall’immenso archivio dell’artista, e si chiude con i progetti installativi recenti”.
Sulla scelta del titolo specificano inoltre: “Abbiamo chiamato le mostre immaginifiche e non semplicemente immaginarie poiché nel giustapporre opere provenienti da contesti e momenti diversi della pratica dell’artista, esse sono in grado di creare, a loro volta, nuove immagini e visioni su questi «primi trent’anni» di Marzia Migliora.”
Nessun commento:
Posta un commento