| L’Ecomuseo delle Acque opera su un territorio omogeneo dal punto di vista geografico, coincidente con il bacino del Fiume Ledra. In questi anni ha svolto un intenso lavoro di ricerca e studio sul reticolo idrografico dell’area di riferimento – comuni di Gemona, Artegna, Buja, Majano, Montenars e Osoppo – proponendo numerosi progetti di valorizzazione e contribuendo alla diffusione di una visione olistica dei corsi d’acqua (ha pure sostenuto con il Comune di Artegna la “Consulta di bacino del Fiume Ledra”). È quindi l’ente più indicato a promuovere il processo partecipativo su cui si basa uno strumento innovativo per la gestione del territorio: il Contratto di Fiume, ovviamente relativo al Ledra. Il lunari 2025, con le fotografie di Graziano Soravito, ha di fatto lanciato il progetto. |
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Lo sforzo è di natura culturale oltre che istituzionale, poiché alla base vi è un concetto chiave che trova riscontro negli stessi atti del Parlamento Europeo: il bacino idrografico si pone come l’unità di riferimento per le politiche a sostegno della biodiversità. Inoltre, il Contratto di Fiume fa propria l’esigenza di una partecipazione democratica alle decisioni, trattandosi di un accordo volontario che adotta un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono alla stessa stregua nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione di un bacino fluviale. Non va trascurato un aspetto: sarà un processo lungo, articolato e dispendioso in termini di energie, in primo luogo per l’Ecomuseo, ma ne vale la pena per le acque del Ledra e le comunità che stanno loro appresso. |
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Il Ledra, lungo 19 km, affluente di sinistra del Tagliamento, è un fiume perenne che nasce a sud di Gemona, alimentato lungo il suo corso da un esteso sistema di risorgive. Il deflusso della falda freatica, che caratterizza il materasso alluvionale del Campo di Osoppo-Gemona, viene bloccato dalle cerchie moreniche frontali determinando l’emersione dell’acqua in corrispondenza di piccoli avvallamenti che danno origine ad altrettanti rii. Del bacino del Ledra, relativamente piccolo – si estende per 73 kmq – ma assolutamente unico nel panorama regionale, fanno parte corsi che hanno caratteristiche diversissime, dal punto di vista idrologico ma anche morfologico: oltre alle risorgive, è solcato da torrenti montani e collinari, collettori di pianura, rogge e canali. |
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