Milano, 5 dicembre 2024. L’antropologa cinoamericana Anna Tsing sostiene che l’esistenza del genere umano sia da sempre caratterizzata dalla collaborazione con esseri di ogni tipo, in un vero e proprio intreccio di esistenze. Sulla base di queste riflessioni, e dalle suggestioni scaturite sul convivialismo fatte nel corso del 2024, BASE Milano sceglie di dedicare la programmazione dell’anno 2025 al concetto di Making Kin (fare parentele).
“Nel 2025 BASE si dedicherà a fare parentele come atto intenzionale e creativo – afferma la Direttrice Artistica di BASE, Linda Di Pietro – andando oltre le connessioni biologiche per costruire relazioni significative tra umani, altro che umani e più che umani. Questa esplorazione mira a ripensare le relazioni in una chiave ecologica e intersezionale, per creare nuove modalità di coesistenza e collaborazione, dove l’interdipendenza e l’alleanza sostituiscono la divisione e l’esclusione.”
Nato come evoluzione del programma 2024, che ha interrogato come abitiamo la città, il corpo e il pianeta, il concetto di kinship considera la parentela come una rete di nuove amicizie, che fugge il legame esclusivamente biologico – spesso generatore di conflitti etnici o religiosi – per includere creature ed entità altro-che-umane con cui è sempre possibile intraprendere relazioni di cura e condividere il proprio spazio ecologico, anche se tra generazioni e generi diversi.
Con Making Kin BASE Milano vuole quindi esplorare le alleanze nate non da dimensioni familiari ma da scelte consapevoli, da affinità, interessi e sensibilità comuni: nuove forme di parentela che sono anche un atto di resistenza creativa.
Making Kin – i primi highlights
Queste riflessioni ispireranno parentele e contaminazioni tra le discipline di arte, design e dell’architettura attraverso festival, esposizioni, installazioni e performance realizzate tra BASE e la città di Milano in occasione di Art Week, Festival Architettura e Design Week.
Giunge alla sua quinta edizione We Will Design, la grande piattaforma di BASE Milano rivolta ai nuovi talenti e dedicata al design, al suo incontro con il presente e le sue contraddizioni. Un laboratorio sperimentale nato in occasione della Design Week milanese (7-13 aprile) che dal 2021 accoglie e promuove progetti di designer e performer, scuole, Università, istituzioni internazionali e giovani student di tutto il mondo.
Per partecipare a We Will Design e alla Design Week a BASE, ancora fino al 6 gennaio 2025, è aperta l’Open Call rivolta a designer emergenti in Italia e all’estero per sottoporre alla valutazione di BASE progetti capaci di ripensare gerarchie e confini tradizionali, pratiche che sappiano incoraggiare nuove modalità di convivenza e responsabilità ecologica, evidenziando la nostra interconnessione con un mondo più ampio, umano, non umano, più che umano.
Grazie alla partnership con British Council, BASE rinnova il suo spirito internazionale e offre a un designer e/o creativo emergente britannico l'opportunità di partecipare con un progetto sovvenzionato.
Da gennaio il programma di We Will Design – Making Kin prevede un Public Program di avvicinamento per esplorare il cibo, le pratiche e i riti che lo contraddistinguono come atto simbolico e pratico di "making kin", in cui si intrecciano ecologia, cultura, relazione e cura.
Il festival itinerante Performing Architecture
Nella prima metà di aprile, arte, design e architettura tornano a contaminarsi e diventano strumenti a sostegno del diritto alla città, con la prima edizione di Performing Architecture, festival diffuso realizzato da BASE Milano e DOPO?, uno spazio per il lavoro culturale e la ricreazione condivisa nel quartiere Corvetto di Milano. Il progetto è tra i vincitori di Festival Architettura - Edizione 3, un’iniziativa che attiva tutto il territorio nazionale, promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
La manifestazione sarà anticipata il 13 marzo 2025 da un Simposio, che si svolgerà a BASE Milano.
Dal 1 al 13 aprile 2025, attraverso la creazione di presidi culturali territoriali e la diffusione di pratiche architettoniche e performative, il festival vuole stimolare la creazione di nuovi immaginari in cui la città si trasforma attraverso i corpi che la abitano e attivare nuove dinamiche di coesistenza e socialità nei quartieri periferici di Milano Sud.
Performing Architecture è dunque un percorso che raggiungerà cinque aree di Milano:
Tortona - La Ground Hall di BASE diventa uno spazio morbido di condivisione e convivialità, un luogo dove “stare”, grazie all’installazione Weekend Week di Matilde Cassani Studio. Il progetto è il risultato di una riflessione sui luoghi “nascosti” di Milano, una sfida, una ricerca di una dimensione di sospensione e benessere da abitare durante le “week milanesi”.
Corvetto - il centro culturale DOPO? si trasforma in un’oasi naturale, un rifugio dalla frenesia metropolitana, grazie agli interventi spaziali e sonori dell’artista Caterina Gobbi, e alle riflessioni proposte dal progetto di ricerca Altrove.
Barona - nello spazio fisico di immaginazione e partecipazione di Barrios, che con la collaborazione di Studio Latte guarderà al tema della giustizia acustica dalla prospettiva delle nuove generazioni.
Stadera - Fantastudio, in dialogo con Sara Ricciardi Studio lavorerà sul tema del corpo, intercettando il discorso della cura e quello sul femminismo.
Chiaravalle - nell’architettura nomade di Terzo Paesaggio, in cui il duo di architetti Lemonot e il performer Alberonero costruiranno un dispositivo performativo da una riflessione sul rapporto tra clima e cibo.
E non solo: la rete di quartieri del Festival si apre alla dimensione internazionale, grazie alla collaborazione con Concéntrico, il laboratorio di innovazione urbana nato come Festival Internazionale di Architettura e Design di Logroño (Spagna), il centro di ricerca artistica e sociale ZK/U Berlin e lo studio di editoria e curatela DPR Barcelona.
Il progetto Performing Architecture – architetture ibride per la città pubblica è sostenuto da Festival Architettura - Edizione 3, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
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