Con un sito web completamente riprogettato, un logo integrato, nuovi percorsi e strumenti per ogni tipo di pubblico, il Museo delle Civiltà si presenta con una nuova personalità fisica, digitale e cognitiva, confermandosi un'istituzione impegnata nella produzione, diffusione e valorizzazione di una cultura sempre più condivisa, dinamica, plurale
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Roma, 30 dicembre 2024. Con l’obiettivo di essere sempre più accessibile e in grado di soddisfare le esigenze e necessità di ogni tipo di pubblico, il Museo delle Civiltà prosegue il suo percorso di aggiornamento proponendo nuovi percorsi e strumenti che, ispirandosi ai principi della Progettazione Universale e del Design for All, offrano un ambiente accogliente e stimolante per tutte e tutti i suoi visitatori, sia fisici che digitali.
È per questo che, in un programma di innovazioni fra loro connesse, il Museo presenta il suo nuovo sito web, concepito come strumento fondamentale di accessibilità. Con un widget dedicato che consente di personalizzare l’esperienza di navigazione secondo i profili definiti dalle Web Content Accessibility Guidelines (WCAG), gli utenti potranno intervenire su elementi chiave come dimensione e leggibilità dei caratteri, saturazione e contrasto dello sfondo, focalizzando i testi grazie a funzionalità intuitive e avanzate. Per quanto riguarda i contenuti, oltre all'aggiornamento dei contenuti preesistenti il sito comprende anche nuove mappe orientative, approfondimenti sul quartiere dell'EUR e sulla storia delle varie collezioni confluite nel Museo delle Civiltà, sui nuovi allestimenti e apparati grafici e sui servizi al pubblico, fra cui quelli educativi. Una nuova sezione è dedicata inoltre, per la prima volta, alla documentazione testuale e iconografica di tutte le collezioni storiche (in costante aggiornamento anche a seguito della digitalizzazione in corso), con particolare attenzione alla ricerca sulle provenienze e in attuazione dei principi proposti nella nuova pagina etica.
Il sito diventa la vetrina per la condivisione anche del nuovo logo: integrato con l’abbreviazione MUCIV affiancata alla denominazione istituzionale, esso risponde in modo ricettivo alle abitudini comunicative contemporanee e facilita un'identificazione ancor più immediata e smart del Museo.
Tra gli interventi proposti per consentire un accesso diretto e trasversale alle collezioni storiche e abbattere le barriere fisiche, sensoriali e cognitive, ci sono alcune novità rilevanti di cui il Museo si doterà già a partire dalla primavera 2025, come l’implementazione progressiva negli ingressi e nei percorsi espositivi di postazioni multisensoriali, strumenti tattili, video in Lingua dei Segni (LIS), mappe a rilievo e modelli tridimensionali, tutte azioni inserite nel P.E.B.A. (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche) e sostenute dagli investimenti P.N.R.R.
Una serie di interventi in perfetta sintonia con le collezioni demoetnoantropologiche e storico-artistiche del Museo, che per loro stessa natura sono un portale tra culture e identità diverse, stimolando così riflessioni sul dialogo interculturale al centro del lavoro di aggiornamento metodologico dell’istituzione. Le collezioni storiche sono infatti il cuore di un processo declinato attraverso il costante coinvolgimento delle comunità patrimoniali e di origine delle collezioni museali e il confronto con esperti, studiosi e artisti in residenza (Reasearch Fellowship) che stanno contribuendo a valorizzare narrazioni molteplici e includere esperienze di compartecipazione volte a coinvolgere pubblici sempre più vasti e diversificati.
Tutto ciò ribadisce la vocazione del Museo delle Civiltà a essere una piattaforma di incontro e confronto sociale e di diplomazia culturale, in cui ogni persona e comunità possa sentirsi prevista, ispirata e coinvolta nel trasformare la visita quotidiana al Museo in un’esperienza unica che, declinando insieme le dimensioni fisica, digitale e cognitiva, intrecci conoscenza, emozione e partecipazione attiva e consapevole. Il Museo delle Civiltà si conferma così un’istituzione pubblica impegnata a promuovere una visione e una fruizione della cultura sempre più condivisa, dinamica, plurale. |
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