Lo Chef Wicky Priyan propone un viaggio alla scoperta
dell’autentica cucina Kaiseki . Riprendendo un’antica usanza nipponica, sarà
inoltre preparato cibo in eccedenza da distribuire agli homeless
Milano,
23 dicembre 2019 – Un menù speciale di 7 portate, interamente ispirato all'autentica
cucina “Kaiseki”, e, a latere, un’iniziativa dal risvolto solidale che prevede
la preparazione di cibo in eccedenza da destinare agli homeless della città,
riprendendo e attualizzando un’antica usanza giapponese. Così il cenone di
Capodanno proposto dal ristorante Wicky's Innovative Japanese Cuisine di Corso Italia n° 6, a Milano.
Per dare il benvenuto al 2020 lo
chef Wicky
Priyan ha ideato un menù ricercato ispirato all’antica cucina “kaiseki”,
termine che nella gastronomia giapponese sta a indicare una forma di pasto
tradizionale che include tante portate in una continua ricerca di armonia di
gusti, motivi e apparenze di colori. Gli ingredienti, rigorosamente freschi,
sono utilizzati per amplificare il sapore delle pietanze, che vengono disposte
su piatti singoli per esaltarne l’aspetto e la stagionalità, mentre le
decorazioni consistono solitamente in fiori e contorni commestibili, sistemati
in modo che prendano la forma di piante o animali vari.
E’ nel segno di questa filosofia che
la sera di San Silvestro lo Chef delizierà i palati dei suoi ospiti attraverso
un percorso di 7 portate: “Toro” con alga “Iwanori” (ventresca di tonno rosso, alga
“iwanori”, soia, daikon, wasabi al naturale) per iniziare, poi “Hamachi”
al profumo di “Sakura”, ovvero
ricciola giapponese affumicata con chips di “sakura” (fiori di ciliegio), salsa
di soia in brodo “dashi” e wasabi al naturale, quindi “Somen”, capellini
giapponesi in brodo “dashi”, seguiti subito dopo dal Sushi “Edomae”, cioè 8
pezzi di sushi tradizionale nello stile Edo (antico nome di Tokio), per
arrivare infine, dopo un piatto di “Gindara”
con “Saikyo Miso” (merluzzo carbonaro marinato con “Wicky’s miso”
originale, accompagnato da “box choy” e finocchi al vapore conditi con olio
extravergine di oliva), all’ormai iconico “WiKakuni Kyoto”, il maialino dei
Nebrodi cotto secondo un’antica ricetta giapponese, ovvero lessato per 16 ore e
poi ridotto nel suo fondo con soia, sake e mirin. Al termine della cena, dopo
aver servito come dessert dei beneauguranti “Senzu mame” (in
omaggio al nome originale dei “fagioli magici”, la cui fama è stata consacrata
dal cartone animato giapponese Dragon Ball), lo Chef Wicky Priyan omaggerà
tutti i presenti di un calice di champagne per il brindisi di
mezzanotte.
Ma non
finisce qui. Proprio il forte attaccamento alla tradizione nipponica ha spinto
Wicky a reinterpretare un’antica usanza prendendola a pretesto per la
realizzazione di un gesto benefico: in aggiunta alle portate della cena che
verrà servita al ristorante, infatti, lo Chef preparerà anche 40 box contenenti “yaki soba” (i tradizionali spaghetti
giapponesi alla piastra) e pollo fritto,
che verranno poi distribuiti agli homeless in strada nella stessa serata del 31
dicembre.
In
Giappone, infatti, i primi giorni del nuovo anno, sono il momento per
raccogliersi in famiglia e trascorrere del tempo insieme alle persone più care.
Questo periodo prende il nome di Oshogatsu (il primo dell’anno) e dura
di solito 2-3 giorni. Durante questo periodo, dedicato esclusivamente al
riposo, nessuno svolge attività casalinghe ed è per questo che la tradizione
impone di preparare nei giorni precedenti una serie di pietanze e contorni,
chiamati Osechi Ryori, che si mantengono e si consumano nei primi tre
giorni del nuovo anno. Gli Osechi
Ryori sono quindi tanti piccoli piatti conservati di solito in jubako, contenitori di legno laccato che assomigliano alle scatole per il bento,
il pranzo da asporto giapponese.
È proprio
a questa curiosa tradizione che si è ispirato Wicky Priyan nel cucinare in
misura maggiore nella serata di Capodanno, predisponendo delle porzioni da
asporto che saranno offerte agli homeless di Milano. Una categoria disagiata,
quella dei clochard, verso cui Wicky è particolarmente sensibile anche in virtù
di un suo personale trascorso da “senzatetto”, quando, prima di intraprendere
la carriera di cuoco, aveva studiato per diventare criminologo e, proprio per
approfondire i temi della sua tesi di laurea, visse per ben sette mesi alla
stregua di un homeless per le strade di Madras, in India.
Per
mettere in pratica il suo Capodanno solidale lo Chef si avvarrà dell’aiuto di 5
volontari della Fondazione F.lli Di S.
Francesco D'Assisi Onlus*, che si occuperanno di ritirare i pasti da
Wicky's nel tardo pomeriggio del 31 dicembre per poi distribuirli, a partire
dalle ore 21 e fino alle 23.30 circa, agli homeless accampati nelle zone di
Viale Monte Nero, Corso Lodi, Viale Ortles e San Donato Milanese.
*La Fondazione
Fratelli di San Francesco affonda le proprie radici in un passato lontano,
avendo continuato la secolare attività caritativa che religiosi e laici hanno
svolto sin dal Medioevo intorno al convento di Sant’Angelo. La Fondazione offre
ai poveri assistenza gratuita e accoglienza, cercando di costruire per ogni persona
un percorso di integrazione e di autonomia sociale, abitativa e lavorativa. La
Fondazione offre il proprio aiuto a diverse persone in stato di fragilità:
minori, adulti e anziani, indipendentemente dalla loro provenienza o credo
religioso.
I settori di impiego
sono: Poliambulatorio medico e odontoiatrico, case di accoglienza, comunità per
minori, area anziani, mensa e pacchi viveri, docce e guardaroba.
Nessun commento:
Posta un commento