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venerdì 10 settembre 2021

Compie 25 anni l’Accademia di architettura di Mendrisio e annuncia la nomina del nuovo Direttore, Prof. Arch. Walter Angonese

 

 Venerdì 17 settembre ore 11.00, Teatro dell’Architettura Mendrisio 

Conferenza stampa di presentazione del nuovo Direttore

e del programma accademico 2021-22

 

Intervengono:

Boas Erez, Rettore Università della Svizzera italiana

Walter Angonese, Direttore Accademia di architettura

Riccardo Blumer, Professore titolare Accademia di architettura

Marco Della Torre, Coordinatore di direzione, Accademia di architettura

 

Tra le iniziative in programma per celebrare la ricorrenza del 25° anniversario,

due mostre al Teatro dell’Architettura Mendrisio:

 “Architettura che fa Scuola” “Progetto e Profezia. Il futuro secondo gli architetti”

per riflettere sul futuro dell’architettura e del suo insegnamento a partire dall’esperienza in Accademia negli ultimi 25 anni.

www.usi25.usi.ch 

Compie 25 anni l’Accademia di architettura di Mendrisio, fondata nel 1996 dall’architetto Mario Botta e divenuta punto di riferimento internazionale per la formazione dei futuri architetti. 

A guidarla durante i prossimi anni sarà l’architetto Prof. Walter Angonese, nuovo Direttore eletto dal Consiglio dell’Accademia ed entrato in carica dal 1° settembre 2021 succedendo al Prof. Riccardo Blumer.

Venerdì 17 settembre alle ore 11.00 presso il Teatro dell'Architettura a Mendrisio si terrà la conferenza stampa di presentazione del nuovo Direttore, con il programma delle attività che caratterizzeranno il prossimo anno accademico.

 

Dal 2011 Walter Angonese (1961, Caldaro, Sudtirolo) è professore ordinario all'Accademia di architettura dell'USI a Mendrisio. Laureato presso lo IUAV di Venezia, ha insegnato all’Università di Innsbruck ed è stato professore invitato a Vienna, Palermo, Reggio Calabria, Monaco di Baviera, Zurigo, Milano, Porto e Viseu, Berlino. I suoi lavori hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.

 EVENTI PUBBLICI 

Eventi pubblici, seminari e incontri, completano l’offerta formativa e culturale dell’Accademia di architettura. Il programma 2021/22 vede intrecciarsi nel corso dell’anno alcune serie di incontri organizzate dalla Direzione dell’Accademia, utili per gli studenti dell’Accademia di architettura impegnati a definire i loro propositi professionali e di ricerca. Un primo ciclo di conferenze dal titolo Visiting Academy [of Architecture] si svolgerà durante il primo semestre accademico e sarà proprio dedicato a conoscere più da vicino alcune delle personalità invitate in questi anni ad insegnare negli Atelier di progettazione dell’Accademia di Mendrisio: João Luis Carrilho Da Graca, (1952) Lisbona, il 23/09/21; Dorte Mandrup-Poulsen, (1961) Copenhagen, il 28/10/21; Cristina Guedes, (1964) Porto, 18/11/21; Johan Arrhov, (1979) Stockholm, 04/12/21.

 

In parallelo due tavole rotonde in occasione del 25° dell’Accademia:

• il 14/10/21 I tre direttori delle tre facoltà di architettura svizzere Walter Angonese, ARC-USI, Prof. Dieter Dietz, ENAC-EPFL e il Prof. Tom Emerson, DARCH-ETHZ, dialogheranno sul futuro delle scuole di architettura in Svizzera.

• il 17/11/21 gli architetti Esteban Bonell (Barcellona), Mario Botta (Mendrisio) e Roger Diener (Basilea) dialogheranno sul lavoro dell’architetto Aurelio Galferri in occasione della pubblicazione del volume ‘Aurelio Galfetti. Costruire lo spazio’ curato dal Prof. Franz Graf, con contributi di vari autori, edito da Mendrisio Academy Press/ Silvana Editoriale (2021).

 LE MOSTRE IN CORSO AL TEATRO DELL’ARCHITETTURA MENDRISIO 

Per celebrare la ricorrenza del 25° anniversario, l’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana ha organizzato una serie di iniziative, fra cui in particolare due mostre al Teatro dell’Architettura Mendrisio: “Architettura che fa Scuola”, dedicata alle attività didattiche e di ricerca dell’Accademia, e “Progetto e Profezia. Il futuro secondo gli architetti”, che si riferisce ad un’idea di “futuro operativo” di cui gli architetti si fanno carico di volta in volta nella loro visione e previsione progettuale.

“Architettura che fa Scuola”  

La mostra ‘Architettura che fa Scuola’ è dedicata al 25° dell'Accademia di architettura di Mendrisio e alle sue attività didattiche e di ricerca. La formula del titolo gioca sul doppio senso che l’Accademia dell’USI è una scuola dove si insegna una nuova sensibilità disciplinare nell’ambito dell’architettura, degli studi urbani, della progettazione del paesaggio, e della storia dell’arte e dell’architettura, ma dove al contempo ciò che viene insegnato vuole anche indirizzare e influenzare in modo significativo l'architettura del futuro. La mostra si articola in 15 differenti sezioni e illustra, attraverso immagini, testi, video, pubblicazioni e modelli architettonici, la storia della facoltà, della didattica e delle produzioni culturali dell’Accademia di architettura dagli esordi fino ai nostri giorni. La sua ‘Archeologia’ ovvero le tradizioni architettoniche secolari della regione, dal Barocco alla ‘Scuola ticinese di architettura’, gli anni della fondazione, il campus, gli atelier di progettazione, i workshop internazionali, le pubblicazioni di Mendrisio Academy Press, i cicli di conferenze pubbliche, le mostre, i professori e gli studenti...ovvero tutto ciò che ha contribuito e continua a rendere così esclusiva l’esperienza formativa presso l’Accademia di architettura.

«Sin dai suoi inizi l’Accademia ha puntato sulla riscoperta e sul riscatto di nessi culturali che la specializzazione dei saperi e dei mestieri aveva messo in ombra. In primo luogo la spola fra cultura tecnica e cultura umanistica, non in quanto interdisciplinarità di maniera, ma come contaminatio nel senso latino del termine, e cioè mescolanza, rispecchiamento, convergenza, se non addirittura fusione» - Salvatore Settis, storico dell’arte, Cattedra Borromini 2014-2015, istituita presso l’Accademia di architettura, USI.

 

“Progetto e Profezia. Il futuro secondo gli architetti”

Il titolo della mostra ‘Progetto e Profezia. Il futuro secondo gli architetti’ si riferisce a un’idea di quel “futuro operativo” di cui gli architetti si fanno carico di volta in volta nella loro visione e previsione progettuale, e i cui fattori possono essere visionari o pragmatici, tecnologici o funzionali, morfologici ed estetici. L’intento del soggetto della mostra è quello di rimarcare come nel progetto di architettura la diagnosi sul presente e la prognosi sul futuro si fondano nello stesso doppio registro che guidava l’antico discorso profetico. In questo senso l’architettura è forse l’arte che, meglio di altre, può raccontare come nel mondo moderno l’antica attitudine profetica sia migrata dalle previsioni religiose a quelle mondane, consegnando le sue procedure alle idee e alle pratiche artistiche.

I professori e docenti dell’Accademia di architettura propongono la propria riflessione attraverso brevi commenti che accompagnano le immagini di una singola opera, che considerano particolarmente rivelatrice della loro idea di futuro.

«L’architetto è il prototipo di tutto ciò che funziona al contrario della natura: invece di fare in modo che l’oggi sia semplicemente il risultato di ieri, egli fa in modo che l’oggi sia il risultato di ciò che progetta per il domani» - Albert Jacquard, Biologo già docente e conferenziere all’Accademia di architettura, USI

«In quanto attività che riforma e trasforma i nostri universi fisici, la progettazione è un’arte di grande seduzione anche perché implica la facoltà conoscitiva umana forse più preziosa: la costruzione dello spazio futuro» - Mario Botta, Architetto fondatore, già direttore e professore emerito dell’Accademia di architettura, USI.

Le esposizioni resteranno aperte al pubblico fino al 24 dicembre 2021.

Di recente pubblicazione è inoltre il volume “Tracce di una scuola. Accademia di architettura a Mendrisio, 1996-2021” a cura di Mario Botta, edito da Mendrisio Academy Press/Electa (2021) che ripercorre la storia dell’Accademia, raccontandone antefatti e memorie.

L'ACCADEMIA DI ARCHITETTURA DELL'USI A MENDRISIO

L’Accademia di architettura veniva fondata a Mendrisio nel 1996, come componente costituente dell’Università della Svizzera italiana. La scuola nasceva sulla base del progetto elaborato su incarico politico dall’architetto Mario Botta, che vi coinvolse un ristretto gruppo di studiosi e architetti tra cui Aurelio Galfetti, con l’appoggio del Consigliere di Stato Giuseppe Buffi, responsabile per l’educazione negli anni 1986-2000, e del sindaco di Mendrisio Carlo Croci. Il profilo della nuova Accademia di architettura era decisamente distinto rispetto a quelli dei più tradizionali Politecnici e delle Scuole di architettura già esistenti in Svizzera. L’indirizzo culturale e pedagogico proposto si ispirava a una forte impronta umanistica, intesa come nuova sintesi tra saperi tecnici, scienze umane e sociali, tra competenze operative e pensiero critico e storico. Con questo spirito, che sin dal titolo di «Accademia» richiama le tradizioni umanistiche e alla correlata interdisciplinarità, la scuola di Mendrisio dichiara di voler giocare un ruolo di cerniera culturale tra il mondo nordico e quello mediterraneo. Un ruolo che trova riscontro fedele nelle figure che ne hanno sviluppato il progetto e che ne avrebbero avviato le attività: studiosi come Werner Oechslin, William Curtis, Francesco Dal Co, Leonardo Benevolo, Kenneth Frampton e Carlo Bertelli, architetti quali Aurelio Galfetti (primo direttore della scuola), Peter Zumthor, Ignasi de Solà-Morales, Panos Koulermos, Elia Zenghelis, Esteban Bonell, filosofi come Massimo Cacciari, scienziati come Albert Jacquard, matematici come Sergio Albeverio, storici dell’arte e curatori come Harald Szeemann…

Oggi l’Accademia di architettura è riconosciuta a livello internazionale e, con oltre 800 studenti iscritti e docenti provenienti da 40 differenti nazionalità, e con i suoi corsi di laurea in Architettura e di quello in Storia e teoria dell’arte e dell’architettura che continuano a ricevere grande attenzione sia da parte del pubblico studentesco che di quello degli addetti ai lavori e non solo, è diventata un luogo di scambio culturale unico nel contesto svizzero ed europeo.

Un contributo importante a tale scambio è garantito da un nutrito corpo di professori e docenti che continuano a nutrire la comunità dell’Accademia di architettura con il loro apporto in termini di nuove conoscenze ed esperienze internazionali in modo organico e a vari livelli (https://www.arc.usi.ch/it/design-studio).

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