Prorogate in seguito all’emergenza sanitaria, chiudono il prossimo 3 ottobre “Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia” e “Dal lustro all’istoriato: Raffaello e la nuova maiolica” allestite rispettivamente a Palazzo Baldeschi a Perugia e alle Logge dei Tiratori della Lana a Gubbio
Durante i giorni del Festival del Medioevo che si tiene nella città dei Ceri fino al 26 settembre le Logge dei Tiratori della Lana sono visitabili con biglietto di ingresso ridotto
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Solo pochi giorni per un’occasione imperdibile: poter ammirare numerosi capolavori legati all’arte del grande Raffaello e al contempo visitare due tra gli edifici storici più belli di Perugia e Gubbio. Dopo la proroga decisa in seguito ai vari lockdown imposti dalla pandemia, è il 3 ottobre 2021 la data ultima per visitare le due mostre “Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia” e “Dal lustro all’istoriato: Raffaello e la nuova maiolica” organizzate nell’ambito del programma di iniziative della Fondazione CariPerugia Arte per celebrare i 500 anni dalla morte del maestro Urbinate. Ancora poco tempo, dunque, per godere di percorsi espositivi tematici di grande valenza artistica, storica e documentale che hanno fatto registrare una grande affluenza di pubblico nonostante le difficoltà e le misure restrittive adottate per mantenere alto il livello di sicurezza sanitaria.
Realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” e con il contributo della Soprintendenza Archivistica dell’Umbria e dell’Archivio di Stato di Perugia, a Palazzo Baldeschi al Corso “Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia” ha continuato a stupire i visitatori riunendo in modo armonico la sezione caratterizzata da magnifici effetti scenici con quella espositiva.
La ricchissima parte multimediale ricostruisce con immagini accompagnate dalla descrizione artistica e storica che le contestualizza tutte le dodici opere realizzate da Raffaello in Umbria - dove oggi ne rimangono soltanto due, con le altre sono dislocate nei musei in giro per il mondo; inoltre, mette in scena due dialoghi realizzati da attori che interpretano l’artista mentre si confronta con suo padre e con il suo maestro Pietro Vannucci, detto il Perugino. Si inseriscono nel percorso anche tre opere del Rinascimento umbro appartenenti alla collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e realizzate da tre maestri a cui Raffaello si ispira e con i quali si relaziona quando arriva in Umbria: Perugino, Pintoricchio e Signorelli.
“L’Accademia di Perugia e Raffaello: da Minardi e Wicar al Novecento” è il titolo della sezione documentale che a sua volta si articola in quattro parti tematiche e cronologiche che testimoniano come, per tutto l’Ottocento, Perugia, grazie alla presenza di Tommaso Minardi, fu un epicentro, insieme a Roma, della corrente purista e del ritorno all'arte di ispirazione religiosa. L’Accademia cittadina fu, infatti, un vivaio di talentuosi pittori che rielaborarono la lezione degli antichi maestri, Perugino e Raffaello su tutti, attualizzandone modelli e stile, interpretando quel gusto neo-rinascimentale, molto apprezzato anche dal collezionismo e dal mercato internazionale dell’epoca.
A Gubbio le Logge dei Tiratori della Lana accolgono il pubblico con “Dal lustro all’istoriato: Raffaello e la nuova maiolica”, mostra suddivisa in quattro sezioni che documenta attraverso circa centoquaranta splendide ceramiche, ed altre opere, le caratteristiche e il rapido passaggio dalla produzione a lustro a quella istoriata, con particolare riferimento alla riproduzione dalle incisioni e stampe delle opere di Raffaelo e altri pittori dell’epoca.
Il vero coup de théâtre del percorso espositivo è rappresentato da “La camera delle curiosità e delle meraviglie” che ricrea idealmente una wunderkammer di collezioni d’arte e curiosità ceramiche, tornate in voga fra Ottocento e Novecento come ripresa storicista di quelle che fin dal Rinascimento avevano trovato collocazione nelle dimore reali, nobiliari, di scienziati e uomini illustri e istituzioni. Di grande impatto scenografico questa parte dell’allestimento comprende cinquantacinque opere ispirate all’iconografia raffaellesca.
In occasione del Festival del Medioevo che si tiene nella città dei Ceri fino al prossimo 26 settembre, si avrà la possibilità di visitare la mostra con biglietto di ingresso ridotto.
“Siamo arrivati alla conclusione - afferma il Presidente della Fondazione CariPerugia Arte, Luca Galletti - di questa bellissima esperienza dedicata a Raffaello e alla grande arte a lui collegata. Nelle indubbie difficoltà ed incertezze del periodo, abbiamo voluto rassicurare il pubblico garantendo la possibilità di visitare le due importanti mostre tematiche, prorogandole fino al 2021. Gli studi scientifici sviluppati per l’organizzazione di questi eventi, insieme alla qualità realizzativa dei percorsi espositivi ci hanno premiati con una affluenza significativa da parte dei visitatori, i nostri concittadini e i turisti che sono tornati a visitare copiosi le città dell’Umbria: ci auguriamo che questi continuino ad arrivare numerosi anche in questi ultimi giorni dedicati a Raffaello, e successivamente per conoscere ed apprezzare anche le nostre collezioni permanenti e le altre attività in corso. Abbiamo diversi progetti, primo fra tutti #Incursioni, sempre a Palazzo Baldeschi fino ad inizio 2022, mostra allestita in collaborazione con la Galleria Nazionale dell’Umbria: stiamo inoltre già lavorando ad importanti iniziative che auspichiamo possano incontrare nuovamente l’apprezzamento del pubblico per continuare a valorizzare un settore, quello artistico-culturale, che ha subito particolarmente gli effetti della pandemia, ma che sarà un prezioso strumento per la ripresa già in essere e per la crescita del nostro territorio”.
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