Danese: “One Belt One Road"
apre nuovi orizzonti politici e commerciali tra Cina, Eurasia e Italia”.
Mantovani: “La chiave dei
porti e della logistica strategica per settori in cui siamo
leader”.
A
Veronafiere il prossimo 15 e 16 giugno due importanti delegazioni istituzionali
e commerciali provenienti dalla Cina.
Verona,
19 maggio 2017 – Passa anche dal sistema
fieristico lo sviluppo dei rapporti commerciali con la Cina e il continente
asiatico. E Veronafiere gioca il
ruolo di protagonista per l’Italia sulla Via della Seta. In missione in questi
giorni a Pechino e Shanghai il presidente, Maurizio
Danese, e il direttore generale, Giovanni Mantovani, hanno incontrato
l’Ambasciatore d’Italia, Ettore Sequi, il Console generale a Shanghai, Stefano
Beltrame, e il direttore dell’ICE in Cina, Amedeo Scarpa, che supportano con
grande attenzione le iniziative promosse dalla Fiera di Verona. Oltre agli
appuntamenti istituzionali che hanno visto un incontro anche con il presidente
della Camera di Commercio Italiana in Cina, Davide Cucino, il presidente e il
direttore generale stanno stringendo nuovi accordi e rinnovando quelli già
collaudati con i partner cinesi, grazie alla presenza della Fiera di Verona in
Cina dal 1998 e ad una sede di rappresentanza a
Shanghai.
Una
attività ventennale riconosciuta dal Governo italiano anche attraverso il
coinvolgimento di Veronafiere quale partner di ICE nel piano per la promozione
straordinaria del made in Italy in Cina che prevede 20 milioni di euro di
investimenti, e nella creazione di una piattaforma multicanale denominata Italian Wine
Channel.
Un’attenzione nata dalla presenza di Vinitaly da lunghi anni in Cina, dagli
accordi raggiunti con player importanti quali Alibaba, 1919, Cofco e Pacco Group
Ltd così come dalla collaborazione pluriennale con lo Shanghai Wine&Dine
Festival, l’International Wine & Spirits Show di Chengdu e l’Hong Kong
International Wine and Spirits Fair.
Si tratta
di una lista di partnership strategiche a cui sta per aggiungersi l’intesa con
la Fiera di Chengdu (Sichuan),
proprio sulla Via della Seta. La delegazione di Verona in missione in Cina ha
firmato un protocollo per approfondire i termini di una nuova cooperazione tra
Veronafiere-Fieragricola e la Sichuan International Exhibition Co. Ltd,
promotrice della Sichuan Agricultural Expo.
L’accordo –
i cui termini saranno definiti nel dettaglio e firmati a breve – prevede per le
prossime edizioni 2017 e 2018 delle rispettive manifestazioni fieristiche,
l’organizzazione della presenza di collettive di aziende cinesi e italiane
produttrici di macchinari, tecnologie e servizi di supporto per i comparti
agricolo, zootecnico, vitivinicolo ed ortofrutticolo. La partnership si estende
anche alla promozione di incontri b2b e di formazione reciproca per la
conoscenza dei rispettivi mercati di provenienza.
E proprio
dallo Sichuan provengono due delegazioni, istituzionale e commerciale, guidate
dallo CCIPT (China Council for the Promotion of International Trade,
l’organismo cinese incaricato per l’organizzazione operativa di b2b e
partecipazioni fieristiche) che il 15 e 16 giugno faranno
tappa alla Fiera di Verona.
“La Cina attraverso il grande progetto ‘One Belt One Road’
ha impresso una svolta epocale nei rapporti economici globali. Attraverso
l’Aiib, la Banca asiatica degli investimenti, nella quale l’Italia è il
dodicesimo paese aderente con un quota che supera il 2,5%, ha programmato un
piano di interventi di oltre 100 miliardi di dollari: una freccia fondamentale
per lo sviluppo delle relazioni commerciali sulla Via della Seta – commenta
il presidente di Veronafiere,
Maurizio Danese –. La connettività tra la Cina e la zona euroasiatica,
l’Africa e in futuro il Sud America, è anche per l’Italia un’occasione
imperdibile: i 65 paesi dell’Asia centrale coinvolti nell’OBOR assorbono da soli
il 27% delle esportazioni italiane nel mondo ed hanno elevati margini di
crescita. Per questo siamo molto attivi in Cina e stiamo progettando un piano di
radicamento molto ambizioso nel breve-medio termine, come previsto anche dal
nostro piano di industriale».
“Salutiamo con favore l’annuncio del governo cinese, che
proprio in questi giorni, ha inserito Chengdu, dove siamo già presenti da anni
con le iniziative di Vinitaly, tra le 15 nuove ‘First Tier Cities’, cioè i
distretti considerati i principali motori di crescita per l’economia nazionale e
gli investimenti stranieri – sottolinea il direttore generale di Veronafiere,
Giovanni Mantovani –. Anche l’opzione che il premier Gentiloni è riuscito
ad ottenere sul coinvolgimento dei porti italiani, in particolare Venezia, è per
noi strategica perché consente ai paesi del Nord ed Est Europa di trovare nel
Nord dell’Adriatico una opzione valida e competitiva per la commercializzazione
dei prodotti. Il trasporto navale è determinanti per molti prodotti dei settori
agroalimentare e construction di cui Veronafiere detiene alcune tra le rassegne
leader internazionali, quali ad esempio Vinitaly, Marmomac e Fieragricola.
Rassegne che sono diventate un punto di riferimento consolidato sia per le
aziende sia per gli operatori provenienti dalla Cina, con significativi e
costanti incrementi delle presenze edizione su
edizione”.
Foto: da
sinistra – Maurizio Danese,
presidente Veronafiere SpA; Ettore
Francesco Sequi, ambasciatore d'Italia a Pechino; Giovanni Mantovani, direttore generale
Veronafiere SpA.
Veronafiere Press Office
T:
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