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giovedì 26 ottobre 2017

Da Wolfhagen a Predappio: settimana di scambio culturale per studenti tedeschi



PREDAPPIO (FC) - Settimana internazionale per gli studenti della scuola media di Predappio “Publio Virgilio Marone”. Da domenica scorsa fino al 29 ottobre i ragazzi predappiesi accolgono, infatti, i coetanei provenienti dalla scuola tedesca "Wilhelm-Filchner-Schule" di Wolfhagen (nel circondario di Kassel, in Assia).
Il progetto di scambio scolastico si svolge nell’ambito del gemellaggio stretto tra il Comune di Predappio e la città di Breuna sancito nel lontano 2003, che ha già visto attivare varie iniziative nel corso degli anni tra gli studenti predappiesi e quelli delle cittadine tedesche dell’Assia. L’organizzazione dello scambio è a cura dell’associazione di Promozione gemellaggi, presieduta da Lorenzo Salimbeni, assieme all'amministrazione comunale, rappresentata dal vicesindaco nonché assessore alla scuola Chiara Venturi e dall'assessore alla promozione del gemellaggio Gianni Flamigni ,e all'Istituto Comprensivo di Predappio, con la dirigente Roberta Ravaioli insieme ai docenti, che hanno messo in atto un ricco programma di laboratori e attività in lingua inglese. 
Dopo l’arrivo in stazione a Forlì nella serata di domenica 22, la settimana dei giovani ospiti è proseguita lunedì con la visita della città di Predappio; martedì mattina è stata dedicata a laboratori didattico-artistici alla scuola media mentre, nel pomeriggio, si è tenuta una visita al castello di Rocca delle Caminate, con passeggiata sulle colline. Mercoledì visita alla Repubblica di San Marino, giovedì gita a Premilcuore e Fiumicello. Venerdì 27 vedrà invece il gruppo impegnato in attività in paese e in laboratori didattici a scuola, con una cena di saluto organizzata dall'associazione di Promozione gemellaggi e dal Gruppo Sportivo di San Savino. 
Sabato 28 ottobre il saluto ufficiale dell'amministrazione comunale nei locali della scuola media, per augurare ai ragazzi tedeschi e alle loro insegnanti un buon rientro in Germania. 
“Un appuntamento importante - afferma il sindaco Giorgio Frassineti – che si tiene in concomitanza alla visita in Assia del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, per celebrare il 25 anniversario di partenariato tra le due Regioni. Questo gemellaggio si rinnova da diversi anni grazie all'impegno dell'Istituto comprensivo di Predappio, dell'associazione di Promozione dei gemellaggi e delle famiglie predappiesi, che hanno ospitato gratuitamente i ragazzi per tutta la durata del soggiorno. Il progetto scolastico proseguirà nel prossimo mese di marzo – conclude Frassineti - quando gli studenti predappiesi saranno ospiti dei compagni di Wolfhagen”.  
 
 
 
Info.

Le Fattorie Fiandino in Piemonte unico caseificio “green” a FormaggItalia: dal 27 al 29 ottobre




Le Fattorie Fiandino in Piemonte vi invitano a scoprire i propri prodotti a caglio vegetale durante la manifestazione dedicata al formaggio che si tiene a Milano dal 27 al 29 ottobre. A FormaggItalia  – la kermesse sui formaggi tipici italiani a Palazzo delle Stelline (MI) - diventa il palcoscenico perfetto per veicolare la propria rivoluzione casearia.
Un metodo di produzione che non ha precedenti nel mondo, attraverso l’utilizzo del vero caglio vegetale prodotto dai fiori di Cynara cardunculus, il comune cardo selvatico che cresce spontaneo anche sulle montagne limitrofe. Durante Formaggi Italia allo stand Fiandino scoprirete la linea dei suoi prodotti – dai formaggi a latte crudo a quelli a lunga stagionatura – tutti creati in maniera etica e green.
All'interno di FormaggItalia, venerdì 27 ottobre a partire dalle ore 18:00, un appuntamento per i più golosi e sofisticati, “Happy Cheese Hour”. Lo chef Edoardo Todeschini si esibirà in uno show cooking con alcuni dei migliori formaggi presenti alla manifestazione.  Un modo per conoscere i formaggi Fiandino per un aperitivo ricco di freschezza, gusto e profumi.
Da non perdere neanche la Tavola Rotonda che si terrà il giorno domenica 29 ottobre dalle 16:30, dove tra i relatori compare anche Egidio Fiandino – Amministratore dell’azienda -  che interverrà sul tema “Il caglio vegetale – I nuovi formaggi green tra tendenze alimentari e nuove opportunità di mercato”. Tra gli ospiti anche lo chef stellato Enrico Bartolini.
Caglio vegetale
Si tratta di un’alternativa, che ha origini ancora più antiche del tradizionale caglio animale, alla maggior parte dei cagli denominati “vegetali” in commercio che invece derivano da processi microbici di derivazione fungina. Contribuisce in maniera determinante allo “zero lattosio” del Gran Kinara - primo ed unico formaggio al mondo a pasta dura e a lunga stagionatura prodotto con vero caglio vegetale - e fornisce caratteristiche organolettiche originali e gradevoli. Il cardo selvatico, da cui si estraggono i coagulanti necessari per la produzione del formaggio, nasce spontaneo anche sulle nostre montagne e viene raccolto in estate.
Benefici e caratteristiche
I formaggi ottenuti con tale metodo si contraddistinguono per la loro morbidezza, elasticità e per profumi e gusti delicati e pieni, dove tutta la bontà del latte delle Fattorie Fiandino si esprime al meglio. Anche dal punto di vista nutrizionale i formaggi a caglio vegetale hanno caratteristiche invidiabili: più digeribili, apportano energia a lento rilascio (per questo sono molto utilizzati dagli sportivi).
I coagulanti vegetali stanno assumendo sempre maggiore importanza nel settore lattiero-caseario sia per restrizioni di carattere religioso (grande interesse nel mondo arabo che non può godere dei migliori prodotti caseari italiani in quanto utilizzanti caglio di origine animale), scelta etica (il caglio animale si estrae dallo stomaco del vitello, ovvero il succo gastrico del quarto stomaco dei ruminanti ancora lattanti), tipo di dieta (vegetariani), divieti legislativi.
Prodotti
Kinara:
La linea di formaggi Kinara utilizza il raro e pregiato “vero caglio vegetale” ottenuto da fiori di Cynara cardunculus. Un’esclusiva delle Fattorie Fiandino che comprende il Gran Kinara, unico al mondo a lunghissima stagionatura simile a un grana, la toma a latte crudo Lou Bergier, la Toma del Frà, il Lou Blau, la toma Lou Sandel’Ottavio formaggio alla birra scura e La Blancha , toma al tartufo.  Tutti i prodotti Fiandino utilizzano latte proveniente da stalle piemontesi e non da centri di raccolta.
Alle Fattorie Fiandino si respira una storia centenaria fatta di tradizioni mantenute nel tempo, passione per il proprio lavoro e garanzia di qualità. Da ben quattro generazioni si tramandano di padre in figlio la sapienza artigiana nel creare prodotti alimentari che siano rispettosi della terra, dei valori che questa ci insegna e degli animali che qui si allevano.

Si scaldano i motori per la quarta edizione dell’ Italia Beer Festival-Pub edition 10-11-12 novembre a Milano




Il weekend che va dal 10 al 12 novembre andrà in scena la quarta edizione dell'IBF-Italia Beer Festival, il primo festival sulle birre artigianali d’Italia (la prossima edizione sarà dal 23 al 25 marzo 2018) che si presenta per la Pub Edition, dedicata ai publican nello Spazio East Ends Studio 90 di Via Mecenate 90 a Milano.
Non saranno come al solito le birre artigianali dei birrifici in degustazione ma sono proprio i gestori e i proprietari dei pub più famosi in Italia a presentare le birre, provenienti da tutto il mondo, che sono in degustazione nei loro locali.
L'idea è di Paolo Polli, già autore dell'Italia Beer Festival dal 2005, la prima manifestazione italiana dedicata alla birra artigianale, arrivata alla 14° edizione, nonché fondatore della prima Associazione Degustatori Birra e tra i primissimi promotori dell'eccellenza brassicola artigianale italiana con il programma BQ TV dedicato alla birra e ai pub su un canale Sky e la rivista BQ (Birra Artigianale di Qualità).
“Sono convinto che per un locale di birra artigianale di successo sia determinante non solo l'accurata selezione di birre artigianali di alto livello, ma anche la capacità dei gestori, i cosiddetti publican, nella presentazione e in quel savoir fair innato, che possa esprimere e raccontare al meglio le birre di qualità, il paragone con il sommelier del ristorante è lapalissiano” dichiara Polli. “Siamo stati i primi al mondo a dedicare una manifestazione ai publican di birra. Abbiamo fatto una selezione, in base alla nostra decennale esperienza, tra i più preparati gestori di birrerie artigianali d'Italia”.
Quest'anno i publican hanno selezionato le loro migliori referenze brassicole e le hanno portate in degustazione agli stand degli East Studios, sarà possibile degustare 10 cl e 25 cl rispettivamente per uno o due gettoni, corrispondenti a 1,5 e 3 euro acquistabili in loco.
I pub presenti:
Da Milano troviamo il Bq De Nott e il John Barleycorn, il Jumbo Beer House da Pavia, il Birramondo e il Birratrovo da Como, il Birritaly di Villasanta (MB), La Locanda del Monaco Felice a Suisio (BG), il Teatro delle Birre a Mantova, il TNT pub di Bibbiano (RE), il Sete Pub da Montevarchi (AR), il Galway Irish Pub di Grottammare (AP), l’Ottavonano di Atripalta (AV), Pub 27 di Pompei (NA), il Brew Art Castellana di Grotte (BA), Fratelli di Pinta di Martina Franca (BA) e il Mosaik di Catania. In abbinamento alla birra artigianale uno street food selezionato: si potrà scegliere la cucina bergamasca di “Porcky”, Bq De Nott con la pizza gourmet a spicchi, PQ- pizza gourmet con il panino alla catanese e Lo Scarrozzino con il tipico fritto ascolano.
I laboratori gratuiti:
Numerosi i laboratori gratuiti aperti al pubblico dedicati al mondo dei microbirrifici artigianali: la novità dell’anno è quello di venerdì alle ore 20 dedicato alla birra in lattina con il Laboratorio del Teatro delle Birre e Mister B Brewery “Yes we can! La birra artigianale in lattina”; sabato alle ore 18 Paolo Polli, ideatore del festival, rillustra il processo e le motivazioni per cui l’industria sta iniziando a comprare i piccoli birrifici artigianali; alle ore 19 è previsto un seminario per degustare una prestigiosa verticale di Thomas Hardy’s Ale O’Hanlon’s edition.
La musica live:
Venerdì la serata è all’insegna della musica jazz e bossa nova: dalle 22 i Groovositive con Deborah Falanga come voce, Massimo Greco al piano e alla chitarra, Massimiliano Laganà al basso e contrabbasso elettrico e Rino Dipace alla batteria.
Sabato sera è rock: dalle 21 il gruppo Spleen prodotti da Omar Pedrini, direttamente dall’apertura del concerto all’Alcatraz del 26 ottobre.
Mentre dalle 23 la musica è jazz, blues e funky con Gigi Cifarelli, tra i più importanti artisti della musica jazz.
Costi e orari:
Gli orari di apertura del festival saranno venerdì 10 novembre dalle 17 alle 2; sabato 11 novembre dalle 12 alle 2 e domenica 12 novembre dalle 12 a mezzanotte presso gli East End Studios 90 di via Mecenate 90 a Milano; il biglietto di ingresso sarà di 7 euro e 2 euro di cauzione per il bicchiere, chi porterà il suo e il porta bicchiere da collo delle manifestazioni precedenti lo potrà fare.
Luogo:
East End Studios 90 di via Mecenate 88/a Milano
Costo:
7 euro per l'ingresso e 2 euro di cauzione per il bicchiere.

CANTINA GIOSTRA REITANO: DOPPIO RICONOSCIMENTO PER FARO DOC 2012 CHE OTTIENE IL “4 VITI AIS” E IL “SICILIAN WINE AWARDS”




Capo Rasocolmo – (ME) 26 ottobre 2017 – Al suo debutto ufficiale, appena imbottigliato, il FARO DOC 2012 di Cantina Giostra Reitano - www.tenutarasocolmo.com – ottiene dall’AIS il più alto riconoscimento, quello delle Quattro Viti sulla nuova Guida Vitae 2018, (unico FARO DOC a conseguire tale riconoscimento). E al tempo stesso, il Sicilian Wine Awards di Cronache di Gusto, Primo classificato nella categoria "Rossi altre DOC". “È motivo di grande soddisfazione che il nostro FARO DOC 2012 abbia ottenuto il massimo riconoscimento delle ‘4 Viti’ nella nuova ‘Guida Vitae 2018’ dell’AIS e il primo posto ai ‘Sicilian Wine Awards’, nella categoria ‘Rossi altre DOC’. Sono due premi importanti a conferma del lavoro fatto sino ad oggi, che segue il successo dell’annata DOC FARO 2011” – dichiara Francesco Giostra Reitano.
Faro DOC 2012 di Cantina Giostra Reitano, ottenuto dall’uvaggio di Nerello Mascalese, Nocera, Nerello Cappuccio, Nero d’Avola e Sangiovese, è l’unico Faro DOC non sottoposto a Barrique ma fermentato ed affinato solo in acciaio per almeno 12 mesi. Una scelta produttiva coraggiosa messa in atto da Francesco Giostra Reitano per ottenere un vino in grado di esprimere al meglio tutto il valore dei 5 vitigni e del loro terroir. In altre parole, realizzare una sorta di “Faro DOC in purezza” che già nell’annata del 2011 si è contraddistinto ottenendo ben 6 riconoscimenti internazionali (“IWC – International Wine Challenge” 2015 – London; “IWG – International Wine Guide” 2015 – Spain; “Premio Douja D’Or” 2015 – Medaglia d’Oro; “I Vini di Veronelli” 2016; Italian Wines in the World by Wine Meridian; “Decanter World Wine Awards 2015” - London).

Langhe e Roero in Piazza.. con la Granda! Alba (Cn), 28 e 29 ottobre 2017




Lungo la Via Cavour e in Piazza Duomo, nel cuore del centro storico, saranno di scena i prodotti d’eccellenza del territorio: i formaggi - dal Raschera fino al Castelmagno e – i prodotti ortofrutticoli – dal Porro di Cervere all’Aglio – e alcune delle specialità dolciarie più conosciute - dalle Praline alla tradizionale Torta di Nocciola, fino ai ricercati Baci di Cherasco.
E poi ancora: dal Miele al Salame, dalle Tome di Langa al Brus, il centro storico sarà pervaso dai profumi delle varie specialità della Granda. A fianco dell’eccellenza gastron
omica non mancherà il vino: presenti direttamente le aziende vinicole ed inoltre sarà allestita una grande enoteca, dove saranno presentate in degustazione circa 100 etichette di Langhe e Roero, in rappresentanza della migliore produzione vinicola del territorio.

GLI ESPOSITORI di LANGHE, ROERO E DELLA GRANDA

    
I baci di Cherasco – Confetteria Barbero, Cherasco
I cuneesi, i brutti e buoni e le cupete – Pasticceria Bertolino, Fossano
I basin ‘d vila – Maniero Dolci e Cioccolato, Villafalletto
Le paste di melighe, la frutta sciroppata – Antichi Sapori di Langa, Torre Bormida
Le creme al cioccolato – Obialero
Torrone e nocciole pralinate – Banco Torrone
Il miele – Mieli Amel, Savigliano
La cognà - Cascina delle Grazie, Pralormo

Il castelmagno - Cooperativa La Poiana, Castelmagno
Il babau d’la foja e il generaj del fen - Schiavini e Sapori, Gerbola di Villafalletto
Il raschera, il seirass e il testun al fen – Selezione Damiani, Frabosa Soprana
L’orchidea di Langa (toma) - Antichi Sapori di Langa, Torre Bormida
La mica al pepe rosa e le lonze al Barolo – Boggione Silvano, Monchiero

La farina – Molino Marino Felice, Cossano Belbo
Ravioli al plin e tajarin – La Cucina delle Langhe, Dogliani

Le albicocche – I Calici, Magliano Alfieri
L’aglio e le cipolle – Capra Anna, Benevello
La bagna cauda, le acciughe al verde e l’antipasto piemontese – I Frutti della Mia Langa, S. Vittoria d’Alba
I funghi – Inaudi, Borgo San Dalmazzo
Il porro di Cervere – Supertino Caterina, Cervere
Il peperone – Chicco Lidia
La castagna - Volo Ornella, Boves

I salumi – Prunotto, Alba
Il cappone di Morozzo – Consorzio Tutela Cappone di Morozzo

ed inoltre…

Ecco gli ospiti “fuori territorio” di questa edizione:
Cooperativa Nuovo Cilento (Campania)
Le acciughe sotto sale - Cooperativa Mare (Liguria)
L'olio e le olice - Olivicola Canaiella (Liguria)


IL BANCO D’ASSAGGIO
A fianco dell’eccellenza gastronomica del territorio sarà presente il vino, con una selezione di aziende e di grandi vini di Langa e Roero, espressione del patrimonio viticolo autoctono del territorio.

Le aziende vinicole presenti direttamente
Bera Pierluigi - Trezzo Tinella
Bosco Giovanna - Priocca
Ca der Fer - Santo Stefano Belbo
Ca ed Curen - Santo Stefano Belbo
Cascina Ciapat – Montaldo Roero
Cascina Saria - Neive
Cascina del Pozzo – Castellinaldo
Ferro Fratelli - Castiglione Tinella
Rivetti Mario – Alba
Vico Giacomo - Canale
Viglione Antonio e Figli – Monteu Roero
… dal territorio astigiano
Balocco Ugo – San Marzano Oliveto
Negro Maria Luigina – Loazzolo

In degustazione presso la Grande Enoteca
VINI BIANCHI
Roero Arneis “Vigna Bricco Novara” 2016
– Bric Castelvej - Canale
Roero Arneis 2016 – Cornarea – Canale
Roero Arneis “Serramiana” 2016 – Marsaglia – Castellinaldo
Roero Arneis 2016 – Morra Stefanino – Castellinaldo
Roero Arneis 2016 – Nizza Silvano – Santo Stefano Roero

Langhe Favorita 2016 – Casetta F.lli – Vezza d’Alba
Langhe Favorita 2016 – Tenuta Langasco – Alba

"Quelli che il rugby..." a Mangia come scrivi





Giovedì 9 novembre al Ristorante Il Garibaldi di Cantù i giornalisti e scrittori Giorgio Terruzzi e Marco Pastonesi
 

CANTÙ (Como) – Chi abitualmente ascolta, legge e guarda, li riconosce dai "guizzi", dalle intuizioni, dallo stile. Dire "motori" fa subito venire in mente, nel campo del giornalismo, Giorgio Terruzzi. Dire "ciclismo" fa pensare, senza troppe esitazioni, a Marco Pastonesi. Dire "rugby" porta ad esclamare, con entusiasmo, "Terruzzi e Pastonesi!". Due grandi amici e due maestri (nell'arte della scrittura) che raccontano imprese, sfide, vite straordinarie. Brillanti come pochi, hanno fatto (e fanno) scuola: a Mangia come scrivi arrivano due delle firme del giornalismo sportivo più amate d'Italia. Giovedì 9 novembre Terruzzi e Pastonesi saranno protagonisti della cena di Mangia come scrivi "Quelli che il rugby...", alle 20.30, al Ristorante Il Garibaldi di Cantù (Como).

PALLA OVALE
I due ospiti, tra una portata e l'altra e con la conduzione del direttore artistico della rassegna Gianluigi Negri, presenteranno i loro ultimi libri. L’editorialista Mediaset ha da poco pubblicato "Semplice" (Rizzoli), romanzo sul gioco e sull’amicizia, sui sentimenti dell'adolescenza e sul senso dell’essere squadra: lottare senza abbandonare nessun compagno. L'ex giornalista della "Gazzetta dello Sport", con "L’uragano nero – Jonah Lomu, vita morte e mete di un All Black" (66th and 2nd), ha vinto il Bancarella Sport 2017. In precedenza, tra le varie pubblicazioni, era uscito anche "La leggenda di Maci - Vita, morte e miracoli di Battaglini, il Maciste del rugby" (Libreria dello Sport).

IL MENU
Gli chef del Garibaldi Alda Zambernardi e Marco Negri, tra le quatto portate d'autore, proporranno un omaggio alla "robusta" cucina trentina, con canederli allo speck con burro fuso all'aroma di salvia (su ricetta dello chef stellato Chris Oberhammer del Ristorante Tilia di Dobbiaco) come primo e salmì di cervo con crema di patate gialle di Vigolo Vattaro come secondo. Il tutto innaffiato dai vini Nosiola, Teroldego e Lagrein dall’Azienda Agricola Maso ai Dossi di Cimone (Trento). Per informazioni sul ricco menu e prenotazioni: 031 704915.

I SUCCESSIVI MANGIA COME SCRIVI A PARMA E A CANTÙ
La sera dopo (venerdì 10 novembre), alla Tenuta Santa Teresa di Parma, si terrà uno speciale Mangia come scrivi che è anche un evento extra di Mangiamusica (rassegna, diretta da Negri, che debutterà sabato 4 novembre al Teatro Magnani di Fidenza con Francesco Baccini). I protagonisti di questa cena parmigiana, dal titolo "Scrittori con la chitarra", saranno (4 autori e 5 chitarre) Gianluca Morozzi, Elisa Genghini, Bruno Panebarco, Seba Pezzani e Roldano Daverio.
Il successivo Mangia come scrivi a Cantù, previsto giovedì 30 novembre, chiuderà la prima parte della stagione della rassegna. Protagonisti al Garibaldi, per la cena "Mondo Guareschi", saranno il regista Francesco Barilli, lo scrittore Guido Conti, il fotografo Paolo Simonazzi.

mercoledì 25 ottobre 2017

Vi.vite –Vino di Vite Cooperative. Il 25 e 26 novembre debutta a Milano il primo evento dedicato al mondo della Cooperazione Vitivinicola Italiana.






Milano 25 ottobre 2017 - Si chiama Vi.Vite – Vino di Vite Cooperative l’evento che vede protagonista il mondo delle cooperative e che, a partire dal nome, esplicita il suo intento: raccontare il vino attraverso le storie di quanti del vino hanno fatto, oltre che la propria attività, una ragione di vita. La prima edizione si svolgerà il 25 e 26 novembre nella suggestiva location delle Cavallerizze del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano ed è proprio qui, nella Sala del Cenacolo, che viene presentato nella conferenza ufficiale ad un mese esatto dall’apertura.

Un format inedito per un appuntamento che l’Alleanza delle Cooperative agroalimentari ha voluto nel segno della condivisione: Vi.Vite vuole infatti far incontrare le persone tramite il vino, offrendo loro un’esperienza a tutto campo che non si limiti ad una degustazione ma conduca tutti, esperti di vino e neofiti, curiosi e appassionati, alla scoperta del mondo delle cantine cooperative, non solo per mezzo dei loro eccellenti prodotti che coniugano qualità e fruibilità, ma anche attraverso la conoscenza diretta di chi il vino lo fa, con passione e dedizione, conseguendo importanti risultati.

“In Italia un racconto della vigna cooperativa non è mai stato fatto – ha dichiarato la coordinatrice del settore vitivinicolo dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari Ruenza Santandrea -  nessuno ha mai raccontato come sia stato possibile che aziende agricole che posseggono in media due ettari abbiano potuto, associandosi, arrivare sui mercati di tutto il mondo. E sono queste piccole aziende che col loro lavoro punteggiano di vigneti tutto il territorio italiano.
Questo è accaduto perché nel tempo ciò che sembrava un limite è diventato una grande forza, essere piccoli nella gestione accurata della vigna e grandi nel dotarsi di professionalità quali agronomi, enologi, commerciali, per riuscire a produrre ottimi vini che conquistano ogni anno un numero crescente di riconoscimenti e premi nei più prestigiosi concorsi nazionali e internazionali”.
“Vi.vite – ha proseguito Ruenza Santandrea - si propone proprio di far conoscere l’incredibile varietà dei vitigni autoctoni che con grande cura la cooperazione del vino ha tutelato e cercato di far conoscere, anche quando era più facile piantare vitigni internazionali, nella convinzione che alla fine questa biodiversità sarebbe stata la forza del vino italiano”.

La cooperazione vitivinicola italiana facente capo all’Alleanza Cooperative Agroalimentari conta infatti
ü 498 cantine
ü 148mila soci
ü 9.000 occupati
ü una produzione pari al 58% dell’intera produzione vinicola nazionale
ü un giro d’affari di 4,3 miliardi di euro, pari al 40% del totale del fatturato vino nazionale
ü 8 cooperative con fatturati superiori a 100 milioni di euro
ü un export di 1,8 miliardi di euro, pari al 42% del fatturato delle cooperative vitivinicole e a 1/3 di tutto il vino italiano esportato.




VI.VIVITE – Vino di vite cooperative
Dove: Museo della Scienza e della Tecnica di Milano “Leonardo da Vinci”
Quando: sabato 26 e domenica 26 novembre
Per info e biglietti: www.vivite.it


Alleanza delle Cooperative agroalimentari ha chiesto il supporto di Lievita, Format House Milanese specializzata nella creazione e nella produzione di format di grandi manifestazioni dedicate al mondo Food & Wine, fondata e diretta da Federico Gordini, giovane e dinamico manager milanese, già ideatore di Bottiglie Aperte e della Milano Food Week.
“Sono molto onorato – afferma Federico Gordini, ideatore e curatore della manifestazione - di essere stato scelto con il mio team di Lievita da Alleanza delle Cooperative per pensare, realizzare e curare il primo evento focalizzato sul racconto della vigna e del vino cooperativo. Dal primo momento in cui abbiamo iniziato a parlare della costruzione di questa manifestazione abbiamo compreso la portata davvero storica dell’operazione, da un lato per l’obiettivo di raccontare, a partire dalle storie della vita degli oltre 100.000 soci delle cooperative, un sistema che produce oltre la metà dei vini Doc italiani, dall’altro per il punto di vista economico e sociale sotto il profilo della tutela del paesaggio e della difesa del patrimonio viticolo autoctono”.
All'apertura, con il rituale taglio del nastro di Vi.Vite, alle 12 di sabato 25, parteciperanno rappresentanti del mondo politico e istituzionale e stakeholder del mondo cooperativo e vinicolo.
La manifestazione avrà come teatro Le Cavallerizze del Museo della Scienza e della Tecnologia, oggetto di un recente e importante intervento di recupero architettonico e riqualificazione urbanistica finanziato dallo stesso Museo e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
L’obbiettivo è di offrire ai visitatori un’esperienza forte attraverso un percorso che fin dall’ingresso coinvolgerà gli ospiti in un’atmosfera suggestiva, che  stimolerà tutti i sensi.  

Sarà possibile assaggiare, ascoltare i racconti, partecipare a seminari di degustazione tenuti dai maggiori esperti italiani, giocare con le parole del vino, scoprire le differenze dei vari territori in una imperdibile rassegna che vede insieme le regioni italiane rappresentate da coloro che tutti i giorni sono in vigna a lavorare.
“Non potevamo infatti che sfruttare questa straordinaria occasione per andare oltre – sottolinea Federico Gordini -  e creare una manifestazione fortemente innovativa, con l’obiettivo di svecchiare la dialettica e la comunicazione del vino e avvicinarla al pubblico. Un approccio esperienziale e giocoso che ha l’obiettivo di riavvicinare chi vede nel vino un mondo chiuso, aulico, nel quale non puoi avere alcuna voce in capitolo senza un percorso formativo. Il consumatore deve ritornare ad apprezzare un mondo del vino in cui le storie delle persone e dei territori si sostituiscano al racconto tecnico. Ci auguriamo che sia il primo passo verso una rivoluzione della comunicazione del settore nei confronti del consumatore finale”.