“In
 questo periodo di evoluzione dello stato di emergenza, ci rendiamo 
conto di quanto sia necessario presentare un settore unito con degli 
obiettivi condivisi. Tra di essi la tutela e il rilancio del Made in 
Italy in generale, e dell'agroalimentare italiano in particolare, 
rivestono una posizione di primaria importanza. Questi obiettivi vanno 
perseguiti con azioni ed eventi che abbiano una precisa strategia. 
La
 manifestazione fieristica di Vinitaly è sicuramente un evento 
identitario per il vino italiano e ci pare purtroppo che non ci siano le
 condizioni necessarie per garantire un evento di livello e qualità e 
risonanza internazionali, come gli standard di Vinitaly stesso ci hanno 
abituati.
Diversi
 i motivi tra cui, prima di tutto, la sicurezza a livello sanitario; ma 
ovviamente su ciò veglieranno le competenti istituzioni. 
Inoltre, per i nostri produttori e per il Consorzio
 di Tutela del Primitivo di Manduria doc e docg, il Consorzio di Tutela 
Vini Dop Salice Salentino, il Consorzio dei Vini Gioia del Colle Doc, il
 Consorzio per la Tutela dei vini Doc Brindisi e Squinzano e per il Consorzio di Tutela Vini Castel del Monte doc e docg, la
 partecipazione all’evento veronese rappresenta una decisione 
d'investimento impegnativa per il budget annuale e non catalizza la 
necessaria attenzione. 
Abbiamo,
 infatti, consultato in via informale i principali buyer internazionali 
che ci hanno espresso disinteresse per un’edizione estiva di Vinitaly. 
D’altronde, l’anno commerciale è già in corso, le nuove annate vengono 
presentate in questi giorni, con invio di campioni e listini.
Non appena l'emergenza sarà finita, sarà molto difficile pensare che gli operatori del settore ho.re.ca.
 italiano possano, dopo mesi di difficoltà legate alla presente 
emergenza, abbandonare il proprio esercizio ai propri dipendenti per 
presenziare alla fiera.
Altra
 perplessità è che si verifichi una partecipazione irrilevante da parte 
degli eno-passionati in generale. Sarebbe utile seguire l'esempio di 
Düsseldorf Messe con Prowein e riportare l'evento direttamente 
all'edizione 2021. 
Proprio
 per questi motivi auspichiamo che le Istituzioni preposte alla 
promozione del vino italiano e l’organizzazione di Veronafiere decidano 
di rilanciare con una strategia chiara l'immagine del nostro amato 
prodotto, senza disperdere risorse essenziali in iniziative che 
presentano i suddetti limiti”.
Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria doc e docg 
Consorzio di Tutela Vini dop Salice Salentino
Consorzio dei Vini doc Gioia del Colle
Consorzio per la Tutela dei vini doc Brindisi e Squinzano
Consorzio di Tutela Vini Castel del Monte doc e docg
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