Soia, un legume che contribuisce
ad abbassare il colesterolo, è benefico per l’intestino e aiuta il sistema
nervoso. Olio extravergine di oliva artigianale, una spremuta di olive
selezionate dal Mastro oleario e che aiuta ad accrescere il livello del
colesterolo buono (HDL), contiene antiossidanti preziosi per il benessere e la
prevenzione del cancro.
Dal Giappone alla Puglia, il
Consorzio FAPI (Frantoi Artigiani Piccole imprese) punta su conoscenza ed innovazione.
Tutto ciò è racchiuso nei campioni di olio appena franto che l’Antica Masseria
Caroli sta mandando nel Paese del Sol Levante. Si lavora, dai due lati opposti
del mondo, su di un integratore a base appunto di soia e di extravergine di
oliva artigianale. E’ una delle novità che uniscono gli uliveti di Martina
Franca ai laboratori farmaceutici di Toyama, in uno studio totalmente a carico
di privati che mira a produrre un prodotto che unirà i saperi di due culture
millenarie: quella nipponica e quella mediterranea.
NASO ELETTRONICO – Da tutta la
Puglia, ed anche da Martina Franca, sono in partenza i campioni di olio novello
per la realizzazione del cosiddetto naso elettronico. E’ una progettualità
dell’università di Kyoto che coinvolge l’università del Molise e l’Università
di Bari. A cosa servirà? “E’ destinato alle industrie, per distinguere le
diverse cultivar e i blend dell’olio extravergine di oliva”, spiega il prof.
Biagio Bianchi, docente ad UNIBA di macchine e impianti per le industrie
alimentari.
OLIO INDUSTRIALE – OLIO ARTIGIANALE - Il
perno dell’attenzione, però, in queste 48 ore della delegazione giapponese di
Kawasaki City in valle d’Itria è stata la filiera corta, che differenzia l’olio
industriale (a bassissimo costo e di scarso valore per la salute) da quello
artigianale, che può essere addirittura venduto in farmacia se si tratta di
produzioni di assoluta eccellenza. Le differenze con l’olio industriale?
“Quello artigianale è fatto con cura, dal campo fino alla tavola, dal Mastro
Oleario”, spiega con orgoglio Stefano Caroli, che è stato fra i primi in Italia
a ottenere tale qualifica varata dopo questa estate a livello nazionale,
partendo dalla Puglia. I mastri oleari, che in Italia sono meno di un
centinaio, scelgono quale olio produrre e quindi in campo individuano le olive
adatte, sia come cultivar che come maturazione. Con la stessa cura, da
artigiani, il lavoro prosegue in frantoio fino all’imbottigliamento per
arrivare sulle nostre tavole.
NIENTE ERBICIDI – Lo spettacolo della
natura autunnale della valle d’Itria è stato esaltato dalla raccolta delle
olive, con la partecipazione della delegazione giapponese della Bridges, negli
uliveti di contrada Trazzonara. La famiglia Caroli, che insieme ad altri 11
produttori artigiani in Italia fa parte del progetto FAPI di internazionalizzazione,
ha completato l’indimenticabile esperienza condividendo con i buyer giapponesi
la raccolta delle olive da friggere Termite di Bitetto e delle erbe spontanee
commestibili. Gran finale con la loro degustazione unitamente ad olio novello
da cultivar ogliarola e brindisi con Locorotondo Doc.
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