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giovedì 28 marzo 2019

Milano Design Week 2019 L’omaggio di Tiziano Vudafieri a Wilhelm Wagenfeld: la Wilhelm Lamp in mostra al Museo della Scienza per il Rossana Orlandi Guiltlessplastic

L’architetto risponde all’invito di Rossana Orlandi per dare una seconda vita alla plastica,
realizzando un pezzo unico in policarbonato riciclato,
omaggio al Maestro tedesco del Bauhaus di cui è collezionista.
Nell’ambito della mostra di Rossana Orlandi “Guiltlessplastic - Master’s Pieces”, l’architetto Tiziano Vudafieri presenta Wilhelm LampIl pezzo unico – stampato in 3D in policarbonato riciclato - rappresenta un’inedita rilettura di un vaso del designer tedesco Wilhelm Wagenfeld, insegnante del Bauhaus e maestro indiscusso del design modernista, di cui Vudafieri è collezionista.
Ro Plastic-Master’s Pieces, curata da Rossana Orlandi, è una mostra di 27 pezzi inediti in plastica riciclata realizzati da artisti, designers e architetti di fama mondiale. L’opera sarà esposta nello scenografico contesto del Padiglione Ferroviario del Museo della Scienza e della Tecnologia, dal 6 al 14 aprile. Tutti i pezzi sono stati pensati, concepiti e realizzati rigorosamente in plastica riciclata e riciclabile.  
 
La Wilhelm Lamp nasce dalla passione di Tiziano Vudafieri per il designer tedesco: Wilhelm Wagenfeld è stato l’unico maestro del Bauhaus ad applicare alla vita reale l’utopia di questo movimento, invadendo il mercato nel secondo dopoguerra con bellissimi oggetti di uso comune dal design innovativo e dal prezzo accessibile. Tra le sue opere prediligo i vetri, i vasi in particolare, dalle forme classiche e rigorose, eleganti e moderne. Da qui l’idea di riciclare non solo i materiali per l’oggetto, ma anche il design stesso, in pieno tema Guiltless Plastic.” spiega Tiziano Vudafieri. 
L’architetto è così partito da un vaso in vetro di Wagenfeld del 1935 per trasformarlo in un’imponente lampada a sospensione ad altezza umana. Durante l’esposizione il lampadario illuminerà proprio il vaso originale – parte della collezione di Tiziano Vudafieri – a sottolineare la relazione tra ispirazione ed opera.
 
Per realizzare l’opera è stato scelto il policarbonato riciclato, un materiale plastico trasparente, dalla forte resistenza termica e meccanica, ma allo stesso tempo capace della fluidità che ha consentito di stamparlo in 3D. Il policarbonato riciclato risponde all’importante necessità di garantire una secondo utilizzo a prodotti di largo consumo arrivati a fine ciclo di vita.
Di grande valore la filiera di partners e consulenti di cui si è avvalso Vudafieri, a partire da Baolab, agenzia specializzata sui trend colori-materiali-finiture, per l’identificazione della materia e delle tecniche più adatte – al fornitore di polimeri riciclati LATI, fino a GIMAC. Dotata di una delle più grandi stampanti 3D disponibili, GIMAC ha sviluppato una tecnica di stampa che parte direttamente dai granuli di plastica, saltando il passaggio della trasformazione in fili e consumando di conseguenza meno energia.

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