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martedì 12 marzo 2019

Esperienze, territorio, storie: Vito Spalluto a L’Andana



“Anche in un mondo competitivo come quello del luxury, dominato dalla rincorsa all’eccellenza, a fare veramente la differenza tra una proposta e l’altra è ciò che ci si porta a casa al termine della vacanza o del weekend: l’emozione, la sensazione. E qui, a L’Andana, il “quotidiano” diventa eccezionale, e può trasformarsi in un ricordo indelebile e prezioso”. È la filosofia di vita e professionale di Vito Spalluto, il nuovo general manager del Resort immerso nelle colline della Maremma: privilegiare l’esperienza, purché reale, ossia legata al contesto, pura espressione di un territorio.

Classe 1978, Spalluto è originario di Catania, e ha alle spalle più di 20 anni di esperienza nel settore alberghiero, dapprima nell’hotellerie più tradizionale, e successivamente nel settore leasure e luxury. In particolare, è stato general manager del Demidoff Country Resort di Firenze fino al 2013, poi business development director in charge of operations presso il pluripremiato resort di Borgo Egnazia, in Puglia. Specializzato in hotel revenue management e marketing dell’ospitalità alla Cornell University, è poi tornato in Sicilia, al Verdura Resort di Sciacca, in veste di resort manager, prima di approdare finalmente a L’Andana.

Porta in “dote” una visione incentrata sul concetto di lusso esperienziale, legata all’entertainment, allo sport, alla gastronomia e naturalmente al territorio.

A partire dai dintorni, da quei 500 ettari di verde, parchi, vigneti che rappresentano l’anima del progetto L’Andana. Il nuovo corso del resort è sintetizzabile in un concetto: aprire le porte e uscire all’aria aperta, entrare fisicamente in contatto con le sensazioni che offre la natura, il vento che agita le fronde, i filari delle viti, i profumi e i prodotti della terra. Riappropriarsi del proprio tempo, assaporare con lentezza le stagioni e i loro doni in un luogo come le colline maremmane, paesaggio naturale e paesaggio culturale al tempo stesso.

Sarà quindi in un contesto open air che prenderanno vita le varie attività, massaggi, yoga, tai chi, bootcamp, fitness con personal trainer intorno alla villa, nel parco, tra le vigne, in aperta campagna, ascoltando i suoni della natura, sostituendo i macchinari delle palestre con alberi, pietre ed elementi del paesaggio. Percorsi benessere che affiancheranno i trattamenti della Spa Espa. Quanto ai sapori, i profumi, i prodotti locali avranno un ruolo centrale nella scoperta del territorio, con degustazioni e visite nelle cantine e nei vigneti: esperienze che affiancheranno le proposte della Trattoria Bartolini, che già ora si serve dei prodotti della tenuta, olio, vino, erbe.

In una regione fortemente turistica come la Toscana, la Maremma rappresenta un’eccezione: è ancora parzialmente lontana dalle rotte più battute. “È rimasta una terra genuina e naturale, dove si può sperimentare un tipo di ospitalità a forte connotazione locale, “colorata” dalle esperienze che offre il territorio. Valorizzando innanzitutto l’esistente” racconta il general manager. Ad esempio si promuoverà la mountain bike sfruttando dalla fitta rete di sentieri che si dipanano intorno, attivando sinergie con le realtà locali legate alla bike. O ancora, si punterà al pubblico degli appassionati di golf, sport open air per eccellenza. La Maremma è uno dei luoghi, in Italia, dove si concentrano i più esclusivi campi da golf: con loro verranno organizzate attività, promozioni ed iniziative partendo dal campo pratica de L’Andana, un green da 30mila mq appositamente strutturato per permettere agli ospiti di migliorare la propria tecnica di gioco, anche grazie a un istruttore. Non mancheranno i percorsi di scoperta del territorio che vedono protagonisti i butteri, i cowboy maremmani.

Tutto ciò contribuisce a trasformare un soggiorno in un bagaglio di esperienze e ricordi: in poche parole, a vivere con intensità il tempo di una “fuga” dal caos quotidiano della routine, dallo stress e dai ritmi forsennati della città, immergendosi nella bellezza.

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