Pedalata
in mountain bike tra vigne e cantine con degustazioni nel centro
storico per salutare l’intervento dimostrativo di un’azione che mira ad
offrire ai turisti la
le cantine tufacee depositarie della cultura enologica del Comune più vitato del Sud
‘La
rinascita del camaiola’ e ‘Camaiola Wine Festival - Anteprima
Vinitaly’: due intense settimane per preparare la partecipazione al
Vinitaly, il salone internazionale dei vini e dei distillati in
programma a Verona dal 7 al 10 aprile.
In
questo primo fine settimana, la ricca programmazione prevista
nell’ambito del progetto ‘Cantine al Borgo – Luoghi e protagonisti del
risorgere del vitigno camaiola’, cofinanziato dal POC Campania 2014 –
2020 ‘Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e la cultura’,
partirà giovedì 21 marzo. Una data scelta non a caso, visto che proprio
nel primo giorno della primavera saranno messe a dimora le barbatelle
(camaiola, falanghina e agostinella) del ‘Vigneto Scolastico’, che
sorgerà in alcuni spazi verdi che circondano la struttura scolastica di
via Scavi e la chiesa della Madonna della Seggiola. In questo vigneto i
protagonisti saranno i ragazzi dell’Istituto comprensivo ‘San Giovanni
Bosco’ che parteciperanno al progetto ‘Dalla vite al vino’, che li
condurrà per mano facendo conoscere da vicino le lavorazioni agronomiche
e la vendemmia, la trasformazione dell’uva in vino e la fase finale
dell’imbottigliamento.
Sabato
23 marzo sarà invece la volta del ‘Camaiola Day’, un vero e proprio
wine forum con la presenza delle aziende sannite produttrici di
etichette Sannio Dop Barbera e/o Benevento Igp Barbera che, insieme ai
rappresentanti degli enti interessati alla filiera vino, discuteranno in
merito alla soluzione più efficace da mettere in campo per superare le
criticità legate all’omonimia di questo vitigno/vino sannita con il più
noto vitigno/vino di origini piemontesi. Recenti ricerche hanno
dimostrato come il nome del vitigno camaiola, coltivato da secoli a
Castelvenere, è finito nel dimenticatoio quando – proprio da
Castelvenere – si diffuse il nome del vino Barbera. Si tratta di
documenti che evidenziano i momenti e i motivi che hanno portato a
questa palese confusione, che oggi i
produttori hanno deciso di affrontare e risolvere, come mostra la
precisa richiesta avanzata in merito dall’Associazione Imbottigliatori
Castelvenere all’attenzione del Sannio Consorzio Tutela Vini.
Il
week-end proseguirà nella mattinata di domenica 24 marzo, con il
‘Camaiola Ciclo Tour’ (start ore 9.00, nello spazio antistante la Casa
Comunale) organizzato in collaborazione con l’associazione Mountain Bike
Sanniti e Sannio Escursioni e con il supporto della Pro Loco e del
Forum Giovani di Castelvenere. Una passeggiata amatoriale in bici lungo
un percorso di oltre venti chilometri che porterà i partecipanti a
conoscere i luoghi e i protagonisti di questo antico vitigno. Durante il
percorso saranno allestiti spazi di degustazione per poter far
assaporare ai “ciclisti” le eccellenze enologiche castelveneresi
abbinate a preparazioni e piatti tipici. Nella prima sosta ci sarà
l’abbinamento del tortano con i ciccioli di maiale e le etichette
Falanghina; nella seconda sosta sarà la volta della tradizionale polenta
con i broccoli abbinata alle etichette prodotte da diversi vitigni
(Coda di Volpe, Fiano, Greco, Malvasia e Agostinella per quanto concerne
quelli a bacca bianca; Aglianico, Sciascinoso e Piedirosso per quelli a
bacca rossa). La sosta conclusiva sarà allestita nella zona delle
cantine tufacee e del borgo medievale, dove i partecipanti alla
passeggiata, insieme agli altri visitatori, potranno degustare il piatto
tipico locale, la Scarpella, abbinato ai vini Camaiola (la già citata
Barbera). La partecipazione è gratuita; gli organizzatori consigliano
mountain bike in buone condizioni e casco obbligatorio.
La
giornata di domenica offrirà anche l’opportunità di visitare la cantina
tufacea che è stata scelta per un intervento dimostrativo mirato al
decoro e all’accoglienza di questi spazi di grande suggestione. Sarà il
primo intervento di un percorso studiato, che da qui al prossimo mese di
giugno (in occasione dell’ultimo evento promosso nell’ambito del
progetto ‘Cantine al Borgo’) intende rendere nuovamente fruibili – in
termini di accoglienza turistica – le cantine scavate nel tufo che hanno
fatto la storia enologica di questo piccolo paese, che si caratterizza
per essere il Comune con la più alta percentuale di superficie vitata di
tutto il Meridione.
Lungo
il cammino di avvicinamento al Vinitaly veronese il programma proporrà
la presentazione di una pubblicazione dedicata al risorgere del vitigno
camaiola che, oltre a fare luce sui diversi periodi storici in cui
prende corpo e si rafforza il legame semantico con il vitigno di origini
piemontesi, focalizzerà l’attenzione sulle grandi opportunità
turistiche che contraddistinguono i vitigni storici meno noti. In agenda
anche il primo rating, con il supporto di Assoenologi - Campania,
dedicato a questa tipologia di vino (annata 2017) e una curiosa e
interessante degustazione in programma a Torino, organizzata in
collaborazione con l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino
(Onav) Piemonte.
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