Nasce LAC, la piattaforma informatica studiata per
semplificare le procedure del lavoro a chiamata
Nel 2017 il lavoro a chiamata rifiorisce,
dopo ripetuti periodi di calo. Attualmente rappresenta la forma di lavoro più
flessibile che, dopo l’abrogazione dei vecchi voucher, ha preso piede
raggiungendo un incremento del +73,7%. Una crescita netta che
riguarda in primo luogo i settori in cui la flessibilità risulta essere l'unica
arma contro l'andamento altalenante della domanda da parte dei clienti. La ristorazione
è senza dubbio uno dei settori maggiormente coinvolti nel fenomeno.
Ad essere cambiato è dunque il mercato del
lavoro. Infatti, fino a marzo del 2017 (mese di abrogazione dei vecchi voucher)
le aziende, che avevano l’esigenza estemporanea di un lavoratore per la propria
attività, utilizzavano i voucher. Oggi i voucher (trasformati in
“PrestO”), possono essere usati solo dalle aziende che hanno meno di cinque
dipendenti a tempo indeterminato, ingessati in una procedura rigida e
spesso complicata. Da qui il picco di contratti a chiamata registrato negli
ultimi sei mesi.
Ma anche il lavoro intermittente richiede una
serie di adempimenti che spesso complicano la gestione del rapporto di lavoro.
Il lavoro a chiamata cresce, ma la burocrazia per poterlo gestire è tutt'altro
che snella. Per questa ragione, è nata LaC – Lavoro a chiamata
(www.lavoroachiamata.com), una piattaforma web con cui aziende e
Professionisti potranno gestire gli adempimenti del lavoro intermittente in
modo facile e sicuro.
“Come consulenti del lavoro a
contatto quotidianamente con le aziende, abbiamo percepito l’esigenza di semplificare
la procedura del lavoro intermittente per consentire una gestione più
semplice e sicura - spiegano gli ideatori di LaC - Fino ad oggi
per comunicare le chiamate abbiamo trasmesso una mail al Ministero contenente
indicazione del codice fiscale del lavoratore, le date della chiamata e altri
dati essenziali. Per ogni lavoratore chiamato, ripetiamo questa procedura, con
un rischio incrementale di errore e di scarsa tracciabilità dell’adempimento.
Una gestione di questo tipo è contraria alla necessità di flessibilità
manifestata dalle aziende, specialmente in particolari settori come quello della
ristorazione”.
LaC è un'idea al 100% sarda: nata da InBrain Sr.l. di
Cagliari e sviluppata da Overapp,
azienda informatica di Sassari. La piattaforma consente di inviare le
comunicazioni delle chiamate attraverso una procedura facile e intuitiva, e di
svolgere tutti gli adempimenti minimizzando il rischio di errori e garantendo
la loro tracciabilità.
“I punti di forza di LaC sono
molteplici – sottolineano i creatori della piattaforma -
la facilità di utilizzo, la velocità nell’esecuzione degli adempimenti, la
tracciabilità delle operazioni che consente di avere sempre a disposizione le
ricevute delle comunicazioni al Ministero. Il valore aggiunto è rappresentato
dalla sinergia che LaC consente di realizzare tra aziende e
professionisti, attraverso la condivisione della procedura in un unico
database”.
Inoltre, visto il limite di utilizzazione per
massimo 400 giornate imposto dalla legge per il lavoro intermittente, LaC
aggiorna in tempo reale per ogni lavoratore chiamato il numero delle giornate
lavorate e ancora disponibili, evidenziando anche con colori diversi
l’avvicinarsi al limite di giornate imposto e impedendo l’invio di ulteriori
chiamate quando questo limite è stato raggiunto, per tutelare al massimo le
aziende e i consulenti.
Un nuovo strumento nelle mani degli imprenditori
della ristorazione, per poter superare con meno difficoltà uno dei limiti
strutturali del settore: la mancanza di personale qualificato e la necessità di
una maggiore flessibilità nella collaborazione, dovuta ai flussi altalenanti di
lavoro che “colpiscono” la quasi totalità degli esercizi ristorativi in Italia.
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