Un angolo di Texas nel cuore dell’Oltrepò Pavese. Sabato 31 maggio, dalle ore 19, il Cowboy’s Guest Ranch di Voghera si trasformerà in una piccola Austin lombarda per ospitare la seconda edizione del Roots Music Festival – Blues per AGAL, evento benefico che unisce grandi interpreti della musica roots e blues a una causa importante: sostenere AGAL, l’Associazione Genitori e Amici del Bambino Leucemico, che da oltre quarant’anni accoglie e accompagna le famiglie dei bambini in cura oncologica presso il Policlinico San Matteo di Pavia.
Una serata pensata con il cuore e con le corde: quelle degli strumenti, delle voci e dell’anima. Un giro di blues e proprio così. Tocca come corde la sensibilità . L’ingresso sarà a offerta libera, con la possibilità di prenotare un tavolo per vivere appieno l’esperienza, fra concerti no stop nel Saloon interno dove si può prenotare un tavolo per assaggiare una cucina a tema texano, ricca di tortillas, nachos, salse piccanti e birre fredde.
Sul palco si alterneranno alcuni dei più apprezzati musicisti italiani della scena roots e blues: Ale Ponti & The Ragtimers, The Hot Machinery, Max & Veronica Quartet e il Jimmy Ragazzon Rebels Trio, coordinati dal bluesman Mauro Ferrarese. Saranno loro a tracciare la colonna sonora di una serata che, come nelle migliori tradizioni del genere, si aprirà anche a improvvisazioni, jam session e sorprese, regalando emozioni irripetibili. Perché questo è un festival che nasce dalla passione, dalla spontaneità e da un legame profondo con chi ascolta.
«Ogni anno sarà diverso – racconta Mauro Ferrarese, ideatore e anima del festival – perché ogni edizione nasce dalla voglia di ritrovarsi e di suonare insieme, con lo spirito libero delle origini, ma con l’obiettivo comune di sostenere AGAL». Accanto a lui, come sempre, il team del Guest Ranch guidato da Roberto Ottolini, che ha fatto di questo spazio un luogo d’incontro e divertimento, anche per i più piccoli, con attività e animazioni pensate per tutta la famiglia.
La musica farà la sua parte, ma il cuore del festival batte per qualcosa di più grande: l’accoglienza, l’empatia, la solidarietà. Lo scorso anno la prima edizione ha raccolto fondi importanti per Casa Mirabello di Pavia, e quest’anno, con una location più ampia e nuove collaborazioni, si punta a fare ancora meglio.
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