Il Programma Il Festival IMAGINE propone un programma trasversale di appuntamenti gratuiti tra spettacoli, incontri e performance che mettono dunque al centro la speranza, la memoria, il coraggio e la forza della comunità. Oltre ad assistere agli spettacoli vi sarà la possibilità di partecipare a laboratori (su prenotazione), a camminate sonore, a momenti conviviali con sonorizzazioni live e balli in piazza. Lella Costa apre il festival martedì 2 settembre con la lettura intensa e coinvolgente di La Patria di Patrizia Cavalli, poetessa tra le più significative del panorama italiano. Un viaggio che esplora il senso di appartenenza, la memoria e la speranza, attraverso le parole di chi ha saputo trasformare la patria in sentimento, più che in istituzione. A Matthias Martelli è affidato Il suono delle pagine (3 settembre) uno spettacolo tra narrazione, poesia e grottesco, dove la grande letteratura italiana prende vita sul palcoscenico. Erede del teatro giullaresco, Martelli guida il pubblico tra i versi di Dante, Trilussa, Rodari e altri, accompagnato dalla musica dal vivo di due straordinari jazzisti. Il 4 settembre in programma anche un incontro speciale: Maura Gancitano e Andrea Colamedici (TLON) condurranno un dialogo appassionato sulla Speranza come atto filosofico e politico, come gesto di coraggio e resistenza, in un’epoca segnata dall’incertezza. Attraverso miti, parole contemporanee e pensieri ribelli, i TLON invitano a riscoprire la speranza come possibilità di immaginare futuri diversi e più giusti. Rita Pelusio e Lello Cassinotti saranno i protagonisti de L’inutile (5 settembre), tratto da L’esercito delle cose inutili di Paola Mastrocola, una favola moderna che affronta con ironia e delicatezza il bullismo e la solitudine, intrecciando le storie di un ragazzo introverso e di un vecchio asino greco. Un racconto che invita a riflettere sul valore delle relazioni e sulla responsabilità collettiva. Sul coté performativo sabato 6 settembre il Collettivo Clochart APS porta in Piazza Olivetti Down (le sue paure), uno spettacolo di TeatroDanza che racconta la paura e il coraggio di una madre e di una figlia con la sindrome di Down. Una storia d’amore, ascolto e accettazione delle fragilità, che invita lo spettatore a prendersi cura di sé e degli altri senza giudizio. Tutti i giorni alle 19, è poi prevista una camminata sonora immersiva con partenza da Piazza Olivetti a cura di INLUOGO ETS. Un’esperienza unica che riflette sui cambiamenti urbani e sociali in atto, con uno sguardo sui temi della gentrificazione, memoria e desiderio di comunità. Per le famiglie, l’Associazione 4Gatti propone un’avvincente caccia al tesoro (sabato 6 settembre) tra le vie del quartiere, pensata per gruppi di amici, adolescenti, giovani e famiglie. Un modo divertente e interattivo per scoprire curiosità e tesori nascosti della zona. Altre occasioni per favorire le “connessioni umane” e celebrare la comunità e la convivialità saranno gli aperitivi in musica con l’ambientazione sonora di Sandra Zoccolan e il gran finale del Festival con una serata danzante in piazza, la balera di quartiere con una band di liscio a cura di Industria Scenica. Centrale nel Festival anche il tema dell’inclusione sociale caro alla compagnia teatrale ATIR che organizza due laboratori: il primo di teatro integrato per minori stranieri non accompagnati e giovani interessati a esplorare il proprio pensiero creativo attraverso improvvisazioni singole e di gruppo in collaborazione con l’unità SAI “San Bernardo”, il secondo rivolto agli over 65 con l’obiettivo di offrire ai partecipanti un’esperienza formativa e umana di qualità e di restituire loro il piacere dell’apprendimento e della crescita personale. |
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