Serata
d'eccellenza alla Distilleria Castagner. L'attrice e regista premiata per la
sua capacità di lasciare il segno nel mondo del cinema: “bisogna prendere dei
rischi, andare oltre quello che si è per diventare quello che si vuole.”
Vazzola,
23 marzo 2025 – Talento, passione, volontà: sono i tratti dei veri Fuoriclasse,
persone capaci di lasciare un segno nella società, di mettere la propria
eccezionalità al servizio del bene comune, generando spirali di crescita e
cambiamento. Sono stati questi valori i protagonisti della serata del 22
marzo, dedicata all’edizione 2025 del Premio Fuoriclasse. Il riconoscimento è
stato ideato nel 2006 da Roberto Castagner, distillatore e imprenditore che ha
fatto del talento e dell’innovazione gli elementi distintivi del proprio
marchio; e come da tradizione, proprio tra gli alambicchi della Distilleria
Castagner ha avuto luogo la serata per celebrare il nuovo Fuoriclasse.
Dall’arte alla comunicazione, dalla moda alla ristorazione, dall’imprenditoria
allo sport, passando per la ricerca scientifica: ogni anno la giuria, composta
da un comitato stabile e da una serie di “Fuoriclasse ad honorem”, individua
una specifica categoria di assegnazione, andando poi a ricercare una figura che
rappresenti la massima espressione di quel settore, per quanto ha fatto in
passato e per quanto continua a fare oggi.
Quest’anno
la scelta del Comitato si è orientata al mondo dell’arte cinematografica, dove
spicca indiscussa l’attrice e regista Valeria Golino, premiata per la grande
carriera nazionale e internazionale, nonché per la sua capacità di interpretare
una complessa varietà di ruoli, spesso controversi, riuscendo sempre a
catturare l’essenza dei propri personaggi. Una carriera che lei ha saputo far crescere ed
evolvere, passando da attrice a regista, e che la vede ancora oggi impegnata a
raccontare storie uniche e preziose; è il caso della miniserie “L’arte
della gioia” tratta dal libro di Goliarda Sapienza, scrittrice a lungo
misconosciuta che era stata insegnante di dizione proprio della giovanissima
Valeria Golino, quando muoveva i primi passi nel mondo del cinema.
“Una
grande artista, unica per talento e passione, di cui apprezziamo particolarmente
la capacità di creare emozioni” ha spiegato Roberto
Castagner nel consegnarle il premio insieme al socio Bernardo Piazza e
all’amico Alberto Barbera, Direttore della Mostra del Cinema di Venezia, che
fin dagli anni ‘80 ha conosciuto il talento dell’attrice e regista napoletana. Il
nome di Valeria Golino va ad arricchire un albo d’oro che ha premiato negli
anni personalità importanti come: Anna Fendi, Bruno Vespa, Giovanni Rana, Virna
Lisi, Carlo Rubbia, Marcello Lippi, Piero Angela, fino all’imprenditore
Gianfranco Zoppas che ha ricevuto il premio lo scorso anno.
“Fuoriclasse
per me significa letteralmente “fuori dalla classe” - ha
commentato una Golino commossa nel ricevere il premio - inteso come l’avere
sempre un po’ la testa altrove, oltre. Un’attitudine che porta anche a
prendersi dei rischi, ad andare oltre quello che si è, per diventare quello che
si vuole.”
Intervistata
da Arianna Finos, l’attrice ha ripercorso le tappe della sua carriera, raccontando
come questa volontà negli anni le ha consentito di superare momenti difficili,
come due lunghe convalescenze a 13 e 19 anni per gli interventi alla schiena:
“Durante la prima operazione ero negli Stati Uniti e ne ho approfittato per
imparare l’inglese. E durante la seconda, cinque mesi a letto immobile, cosa ho
fatto? Ho imparato il francese.” L’attrice ha ricordato anche il suo
primo lavoro a Treviso (nel 1997 per Le acrobate, il primo film con Silvio Soldini)
e la sensazione di benessere che l’aveva colpita “una città bella, elegante,
dove si sta bene”.
E il
gotha dell’imprenditoria e delle istituzioni trevigiane, e del Veneto, era
presente ieri in sala: oltre 300 gli ospiti, tra imprenditori, politici, clienti
ed estimatori della famiglia e della grappa Castagner. A presenziare alla
serata il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, il Prefetto di Treviso Angelo
Sidoti, la Questore Alessandra Simone, l’Assessore al Turismo della Regione
Veneto Federico Caner. Con loro anche il Direttore dell’Ulss2 Francesco
Benazzi, l’AD di Verona Fiere Maurizio Danese e diversi sindaci a cominciare da
quello di Vazzola, Alessandro Brait, a fare gli onori di casa.
Forte
anche la rappresentanza del mondo enogastronomico e vitivinicolo, con Giuliano
Vantaggi, Direttore dell’Associazione per il Patrimonio delle
Colline UNESCO del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, oltre ai Presidenti
dei Consorzi di Tutela: Franco Adami per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco
DOCG, Giancarlo Guidolin per il Prosecco DOC e Michele Noal per l’Asolo
Prosecco DOCG.
Si è
continuato poi a parlare di cinema con il talk show “La Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica di Venezia ed il Cinema Italiano oggi”, condotto da Alda
Vanzan. Uno sguardo alla mostra di ieri, con le incredibili foto storiche
raccontate dal critico cinematografico Gian Piero Brunetta, e a quella di
domani con Alessandro Da Re, curatore di “INLaguna Film Festival” che ha
sottolineato la capacità del Festival di attirare e coltivare il pubblico più
giovane; merito anche del grande lavoro fatto da Alberto Barbera, il quale promette
di fare ancora di più, rendendo la prossima cerimonia di premiazione “meno ingessata”. Alessandro Pondi,
sceneggiatore e regista, ha parlato di questi due ruoli diversi e complementari
del mondo del cinema, mentre l’Assessore Regionale Federico Caner ha voluto ricordare
l’indotto del Festival del Cinema e i suoi effetti importanti sul turismo, ben
oltre il Lido.
Al
termine del talk l’assegnazione del Premio Fuoriclasse Solidarietà 2025
a YOLK™, fondazione impegnata ad affrontare il problema delle disuguaglianze
educative in Italia e a combattere l’abbandono scolastico, in particolare in contesti
di vulnerabilità sociale ed economica.
Il terzo
e ultimo riconoscimento della serata, il Premio al Distributore dell’Anno,
è stato consegnato al Cav. Vincenzo Andronaco: un fondamentale punto di
riferimento per la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche del Made in
Italy in Germania.
La
cena è stata curata dai Ristoranti “L’Alchimia”, “Tino Gourmet”, “Da Gigetto” e
“Marcandole” e chiusa in bellezza con la degustazione di Grappa Fuoriclasse Leon
7 anni, distillato simbolo dello stile elegante e moderno della distilleria Castagner.
Non
prima però di un richiamo particolare: Roberto Castagner è da tempo impegnato
in una campagna di promozione del “vero bere responsabile”, che non chiede di
rinunciare ai piaceri conviviali ma di essere consapevoli di come il proprio
corpo reagisce all’alcol e, soprattutto, dotarsi di un etilometro. Per questo
ha proposto ai suoi ospiti una prova: una macchinina giocattolo sui tavoli
indicava ai sommelier i guidatori designati della serata, così da versare loro
quantità precise di alcol perché potessero monitorare i propri consumi e
sottoporsi all’alcol test messo a disposizione da Castagner, prima di rimettersi
al volante. “Per chi vorrà, qui fuori a fine cena abbiamo allestito un
corner con gli etilometri: il mio regalo più bello per la serata è mandarvi a
casa tranquilli” ha concluso Castagner.
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