MIA PHOTO FAIR BNP PARIBAS 20 – 23 Marzo 2025 Superstudio Più, via Tortona 27, Milano |
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Fiere di Parma rinnova il suo impegno a sostegno dell’arte e della fotografia con il Fondo Acquisto Fiere di Parma, un fondo destinato all’acquisto di opere esposte a MIA Photo Fair BNP Paribas, per promuovere e valorizzare il panorama artistico contemporaneo.
Tra le opere acquisite nell’edizione 2025 e destinate alla collezione d’arte di Fiere di Parma, figurano quelle di cinque artisti digitali che hanno preso parte all’ottava edizione di PARMA 360 FESTIVAL e ora inclusi nel progetto espositivo intitolato Dialoghi Uomo-Macchina, a cura di Chiara Canali.
Arborescent Trinity (2025) di Davide Maria Coltro (Verona, 1967) è un’opera unica di pittura digitale, realizzata mediante una complessa sovrapposizione di tecniche che spaziano dal disegno digitale su tavola grafica alla modellazione tridimensionale generativa fino ad arrivare all’integrazione con IA. L’opera testimonia un momento del flusso visivo che si contempla nella pittura in divenire del Quadro Mediale.
MAP (STAR) THE WORLD PHOTO - PARMA (Palazzo delle Poste, 2024) di Vincenzo Marsiglia (Belvedere Marittimo, 1972), scattata utilizzando la tecnologia Hololens 2 in mixed reality, rilegge il patrimonio storico-artistico d’Italia (in questo caso gli affreschi di un palazzo storico di Parma) per condurre il visitatore che riscoperta creativa dei luoghi mappati.
DAIlectic Serie (2025) di Nick Landucci (Lucca, 1971) presenta una stratificazione di stampe realizzate con le Gen-Ai, alternate a interventi materici inseriti tra i vari strati, dove la dialettica tra l’IA e l’intervento materico dell’artista si sviluppa in un processo alternato.
Flusso e forma: metamorfosi dell’Informazione, 2023 di Angelo Demitri Morandini (Trento, 1975) impiega gli algoritmi della Social Network Analisys e il layout di Gephi Software per materializzare rappresentazioni visive di ricorrenze e corrispondenze tra le principali parole che ricorrono ne Il Capitale di Karl Marx.
Infine Ex-human (2025) di Andrea Crespi (Varese, 1992) esplora il rapporto tra uomo e tecnologia attraverso l’uso del Text-to-Image, generando ritratti di androidi ed esseri sintetici che si ispirano, nella loro plasticità, alle sculture neoclassiche del passato, creando un dialogo tra tradizione e innovazione. |
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Le opere di questi autori dimostrano come l’artista possa creare opere d’arte con una tecnologia algoritmica generativa, mantenendo un dialogo costante con i tradizionali strumenti visivi, digitali ed analogici, della fotografia, della pittura, della scultura e della grafica.
Un dialogo Uomo-Macchina dove l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale permette agli artisti di esplorare nuove possibilità creative, proprio come in passato quando la tecnica della fotografia incontrava e si ibridava con gli altri media dell’epoca.
Come dichiara la curatrice Chiara Canali: “In questo processo l'IA non sostituisce l'artista, ma piuttosto ne amplifica le capacità concettuali ed estetiche. Gli artisti possono utilizzare l’IA in modo critico per generare nuove idee, combinare stili diversi e creare opere che altrimenti sarebbero impossibili da realizzare, espandendo i confini dell'arte”.
In occasione del programma culturale di Mia Photo Fair, domenica 23 Marzo alle 16.00 si terrà il talk “Qual è l’opera d’arte nell’epoca dell’intelligenza Artificiale?” con interventi di Chiara Canali, critica d’arte e curatrice; Rebecca Pedrazzi, storica e critica d’arte; Davide Maria Coltro, artista; Andrea Crespi, artista; Nick Landucci, artista; Vincenzo Marsiglia, artista; Angelo Demetri Morandini, artista. |
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