Nascono due nuovi vini dedicati a donne entrate nella
storia, il DELIA a.C. Bombino Bianco IGP Puglia 2020 e il SANNA SULIS Nero di
Troia Rosato IGP Puglia 2020.
Trinitapoli,
giugno 2021
Stappa, versa nel calice e
assaggia i due nuovi vini di Madri Leone, il DELIA a.C. Bombino BIanco IGP Puglia 2020 e il SANNA SULIS Nero di
Troia Rosato IGP Puglia 2020. Ora ripeti l’operazione: versa di nuovo,
prova i vini coi taralli pugliesi, poi con l’oliva “Bella di Cerignola Dop” e
con i pomodorini secchi adagiati su del pane tostato. Sono queste le
“istruzioni per l’uso” dei nuovi vini di Madri Leone, ideali per accompagnare
la lunga estate 2021 con abbinamenti freschi e sfiziosi.
A un anno dal lancio di Madri
Leone, l’azienda pugliese di Trinitapoli in provincia di
Barletta-Andria-Trani, continua il progetto dei vini dedicati a grandi donne
entrate nella storia. A capo di
quest’azienda due ambiziose imprenditrici, Marilia
e Linda Leone, sorelle e madri innamorate della Puglia e del mondo del
vino, che hanno lanciato altri due vini, il Sanna Sulis Puglia IGT che porta il nome di una donna riformatrice
del Settecento e il DELIA a.C. Puglia
IGT Bombino Bianco, dedicato alla prima madre della storia.
Un viaggio attraverso il tempo,
che ci riporta nel calice la contemporaneità di vini moderni, capaci di farsi
apprezzare a tutto pasto. A partire dal DELIA
a.C. Bombino BIanco IGP Puglia 2020, dal giallo paglierino tenue, che si svela al naso con delicati profumi
di fiori bianchi e gialli, su dolci sentori agrumati. Sorprendente la bocca
segnata da naturale freschezza, con una facile beva supportata da un’armonica
sapidità. Un vino dalla splendida bevibilità, che si presta ad abbinamenti tradizionali, con gli
spaghetti allo scoglio, la frittura di pesce e la burrata, ma che sa andare su
piatti più creativi. E’ il caso del “crostone di pane, burro e alici con
calamaro cotto a bassa temperatura con nero di seppia disidratato e caviale”, creazione
dello Chef Vincenzo d'Alessandro del
Ristorante Cibo e Arte di San Ferdinando di Puglia.
Ma chi era Delia, la
donna a cui è stato dedicato questo nuovo vino di Madri Leone? Delia, i cui resti sono antichi di 28mila
anni, è considerata la prima madre della storia. Il nome le fu dato
affettuosamente dal suo scopritore, Donato Coppola, che ne ritrovò lo scheletro
nella grotta di Santa Maria d’Agnano, in prossimità di Ostuni nel 1991. La
donna è stata rinvenuta col suo feto in grembo, all’ottavo mese di gestazione.
Sull’etichetta è stata scelta
un’immagine che rievoca le pelli che rivestivano il corpo di questa madre della
preistoria.
Attraversando i secoli Madri Leone ci riconsegnano un’altra cronaca
dal passato col loro SANNA SULIS da Nero di Troia
Rosato IGP Puglia 2020. Un rosato salmone pallido, dal profumo intenso e delicato, con una
dirompente fragolina di bosco matura, il ribes rosso e dei sentori floreali di
violetta. In bocca setoso con una gradevole freschezza e una delicata sapidità.
Un rosato che si abbina magnificamente con i piatti tipici del territorio, come
il ciambotto, il pesce sotto sale, le seppie ripiene e degli involtini di
pollo. Lo Chef Vincenzo d'Alessandro lo consiglia col “salmone marinato
alla barbabietola, crema di zucchine e verdure di stagione”.
Francesca Sanna Sulis,
l’altra donna a cui è dedicato questo rosato, visse
all’inizio del Settecento in Sardegna, distinguendosi come una riformatrice e
moderna imprenditrice. Le sue sete travalicarono l’isola per essere indossate,
fra l’altro, dalle principesse di Casa Savoia e dalla zarina Caterina di
Russia. Nei magazzini della casa di famiglia, a Quartuccio, questa donna
intraprendente organizzava i suoi laboratori, che dettero la possibilità a
numerose ragazze del suo tempo di apprendere il lavoro specializzato ed
emanciparsi. L’etichetta rievoca le
sete prodotte da questa straordinaria donna.
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