Milano, 16 Giugno 2021- Montefalco, detto anche la ringhiera dell’Umbria, è indubbiamente uno dei borghi più belli del Belpaese e, dall’alto della sua splendida collina è veramente un privilegio poter ammirare il panorama di tutta la vallata circostante, che comprende Trevi, Foligno, Assisi e Spello, oltre ai vari vigneti ed uliveti.
L’Italia del Gusto si è recata con la sua unità d’informazione a Montefalco per partecipare ad Anteprima Sagrantino 2017, ed è rimasta estasiata dalla bellezza di questo borgo storico, che ha uno spessore culturale notevole: come non citare il polo museale di San Francesco, con la Chiesa terminata nel 1338 dai Frati minori, la suggestiva piazza del Comune con l’ex Chiesa di San Filippo Neri, oggi teatro, poi la Chiesa di Sant’Agostino e le tre antiche porte del borgo, Porta Camiano, Porta Sant’Agostino e Porta Federico II.
Assieme a tanta storia e cultura c’è anche molta enogastronomia, in modo tale che il turista (auspichiamo in un aumento stabile del turismo segnato purtroppo dalla pandemia) possa godersi al 100% un soggiorno a Montefalco.
Durante le proprie visite enologiche nell’ambito di Anteprima Sagrantino, l’Italia del Gusto ha avuto modo di comprendere meglio la cucina umbra di Montefalco, fermandosi a mangiare presso la suggestiva Enoteca-Ristorante L’Alchimista e all’insolito Ristoro Saltatempo.
L’Alchimista è situato nella bellissima piazza del Comune ed è condotto dalla abile Barbara Magnini assieme alla sorella sommelier e alla mamma chef in cucina: l’alchimia è in pratica la mission del locale, ovvero trasformare ingredienti poveri locali e renderli magici sul piatto, in modo da far vivere al cliente un’esperienza unica, dove anche gli importanti vini del territorio (e di altre regioni italiane per chi volesse) sono una componente importante. Oltre a ciò, va anche segnalata l’alta preparazione di tutto lo staff de l’Alchimista, molto bravi.
L’Italia del Gusto ha provato come antipasto la Barbazza (guanciale di maiale saltato in padella con salvia e il Sagrantino) e poi gli Strangozzi al Tartufo, che sono forse il primo piatto più rappresentativo della zona, una prelibatezza! Dall’Alchimista sono molto consigliati anche altri piatti come gli Gnocchi della Tradizione (gnocchi di patate fatti a mano con riduzione al Sagrantino), “il Nido” (nido di agretti, uovo pochè, filetti di alici, tartufo e pane), la Parmigiana di Cipolla Rossa di Cannara, le bruschette miste e al Tartufo, il Filetto di Manzo al Tartufo e quello al Sagrantino, la Faraona ed infine il Piccione arrosto (petto scaloppato su cipolla rossa di Cannara, il coscetto ripieno, la sua salsiccia, il suo patè, servito con marmellata fatta in casa di sagrantino).
L’altra tappa mangereccia a Montefalco per l’Italia del Gusto è stata all’insolito Ristoro Saltatempo, sito in Corso Mameli, una specie di pub/ristoro che prepara piatti più conviviali e rapidi, grazie alle carni e i salumi tipici della Macelleria e Norcineria Moretti in località Camiano (stessa proprietà): qui è sta provata la Porcaccia con le patate, una bella bistecca di maiale, insaporita col pregiato Olio locale Evo, impanata e aromatizzata con spezie ed infine cotta alla brace, succulenza pura!
Due locali così diversi tra loro in un borgo magnifico, dove cultura e gastronomia si fondono, ma identico risultato: soddisfazione!
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