Con Fare Luce - Shedding light on daily life (Italia, 2017), coinvolgente film di
Gianluca Vassallo dedicato al ruolo della luce nei diversi momenti di una
giornata qualunque, Foscarini diventa protagonista del fitto palinsesto della
quinta edizione di Milano Design Film Festival, in programma a Milano dal 19 al
22 ottobre nelle sale dell’Anteo Palazzo del Cinema.
Con
cura e attenzione ai dettagli, Gianluca Vassallo ha saputo cogliere istantanee
di vita quotidiana, fatta di sensazioni, attese, speranze, emozioni, per
raccontare la “domenica della vita di ciascuno di noi” con delicatezza e
partecipazione. Lo ha fatto dapprima con quattordici brevi corti, presentati in
anteprima in occasione del Salone del Mobile, diventati poi materia prima per
il cortometraggio presentato al pubblico del MDFF nella prima giornata di
festival, giovedì 19 ottobre alle ore 19,00.
Girato
interamente in Sardegna, nelle località di di Bortigiadas, Nughedu San Nicoló e
San Teodoro, con volti e storie semplici e comuni – e perciò universali – Fare
Luce si svolge nell’arco di una giornata, attraversando storie e momenti
quotidiani, con delicatezza e attenzione ai dettagli. Attraverso una visione
intima e partecipata, Vassallo condivide con lo spettatore la sua scoperta
della luce, offrendo ad ognuno l’occasione di cercarne dentro di sé un proprio,
personale significato.
“C'è una domenica nella vita di ciascuno di
noi. Una, in particolare, nell'infanzia di tutti, in cui il sole ha sorpreso la
polvere farsi strada in strisce di luce, così chiare da esistere ancora, anche
adesso che abbiamo gli occhi adulti”, ricorda il regista. “Nella mia, di domenica, c'erano gli esercizi
di pianoforte, che anni dopo avrei fatto anch'io, arrivare dal settimo piano e
l'assenza del tempo a regolare la gioia. Quattro caramelle contate nei giorni
di festa e una di riserva, se di notte avessi avuto paura. Nella mia, di
domenica, c'era un corridoio lungo quattro stanze, una di fronte all'altra e in
fondo, sulla destra, un balcone che era un inganno, che se solo giravi la
testa, anziché incantarti nella vita altrui, potevi vedere il mare. E poi il
caffè, se solo avessi saputo farlo, che avrei voluto far trovare pronto ai miei
e lo specchio da diva di mia madre, quello da strega di mia sorella. Nella mia,
di domenica, in casa non c'era nessuno. O meglio nessun altro che me e la luce.
A costruire uno sguardo sulle cose o, più semplicemente, l'immaginario vivido
su cui poggiare una storia, da raccontare oggi che sono adulto. Con gli stessi
inguaribili occhi da ragazzo. E la luce toccarmi il cuore. Come ogni giorno. Da
allora.“
“Fare Luce: queste due parole, semplici ed
essenziali, esprimono tutta l’essenza di Foscarini”, sottolinea Carlo Urbinati,
presidente dell’azienda, “il nostro
metodo di lavoro e il percorso che stiamo compiendo. Fare Luce significa per
noi vestire un materiale affascinante come la luce di forme che vogliono
ispirare e lasciare il segno. Ed esprime anche la nostra attitudine a far
emergere visioni inedite, la nostra tensione nel ricercare sempre significati
nuovi, che sono alla base del nostro processo creativo”.
La
proiezione milanese di Fare Luce
segue la premiere newyorkese, avvenuta nell’ambito dell’Architecture and Design
Film Festival (ADF) Short Films Walk. Sarà commentata e approfondita dal
regista, Gianluca Vassallo, e da Carlo Urbinati, presidente di Foscarini,
intervistati dalla giornalista Laura Traldi.
Nessun commento:
Posta un commento