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lunedì 17 febbraio 2020

Generations Verona | Arriva l’ultimo appuntamento della stagione 2019-2020. Il Desco | Osteria Ponte Pietra | Giglio




La città è pronta ad accogliere l’ultima tappa di “Generations Verona”.

Martedì 25 febbraio, Matteo Rizzo cucinerà insieme ai ragazzi del Giglio di Lucca, Benedetto Rullo,
Lorenzo Stefanini, Stefano Terigi, e al conterraneo Michael Silhavì - Ristorante Ponte Pietra.
La seconda edizione di Generations Verona giunge all’ultimo appuntamento, registrando sold
out in pochissimi giorni.
Martedì 25 Febbraio una nuova squadra è pronta a stupire gli ospiti con una cena inedita,
dedicata alle nuove generazioni.
Per l’ultimo appuntamento di questa stagione, Matteo Rizzo accoglierà il Ristorante Giglio di
Lucca, una Stella Michelin per tre giovani visionari della cucina, Benedetto Rullo, Lorenzo
Stefanini, Stefano Terigi. Con loro anche Michael Silhavì del Ristorante Ponte Pietra di
Verona, che già dallo scorso anno partecipa al progetto insieme al Desco.
Matteo, Lorenzo, Stefano, Benedetto e Michael hanno formulato un percorso inedito: il racconto
della loro cucina a un nuovo giovane pubblico.
IL MENU
• Benvenuto dalla cucina
• Mare al cucchiaio
• Lattughino e pistacchi
• Spaghettini, cicale alla brace e rosmarino
• Animella alla senape, hummus di fagioli e pesto di maggiorana
• Sottobosco
• Crostata di lamponi
Il progetto
Si chiama Generations e nasce da una necessità, quella di far riscoprire la cucina di Verona,
donarle una nuova veste e farla apprezzare anche dai palati più giovani.
Nella scorsa stagione Matteo Rizzo ha coinvolto alcuni giovani ristoratori di Verona, innamorati
della propria terra e di ciò che può offrire, e li ha riuniti in una serie di cene a quattro mani tra le vie
della città scaligera. Speciali menu per promuovere un’idea comune di alta ristorazione, spogliata
da troppe formalità e sovrastrutture.
Dopo il primo anno, Generations si rinnova quest’anno in una versione 2.0, coinvolgendo gli
amici della scorsa stagione e alcuni nuovi volti.
Novità di questa nuova stagione è che tutte le cene si terranno a casa Rizzo, in quel tempio di
cultura gastronomica che è Il Desco e che ha dato i natali all’iniziativa. Seconda novità è che non
saranno più quattro, bensì sei le mani che si alterneranno in cucina ad ogni appuntamento. Ogni
serata vedrà infatti il padrone di casa Matteo Rizzo ospitare uno chef veronese – tra i quattro
facenti parte del progetto sin dalla nascita – e uno chef ospite “forestiero”.
Cena a 6 mani martedì 25 febbraio | GLI CHEF PROTAGONISTI
Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini, Stefano Terigi | ristorante Giglio
Il ristorante Giglio prende vita nel 1979 da Franco Barbieri, Giuliano Pacini e Loredano Orsi, con
un’impostazione molto classica, racconto della tradizione locale.
Negli anni 2000 arriva al ristorante Paola Barbieri che dà vita a un progressivo ma sostanziale
avvicinamento alle nuove generazioni. La mutazione continua con il figlio Lorenzo Stefanini che,
dopo diverse esperienze tra estero e Italia, prende il comando della brigata. A lui presto si
aggiungono i due attuali soci: Benedetto Rullo e Stefano Terigi.
Benedetto, romano d’origine, inizia la sua esperienza culinaria allo storico ristorante tristellato Da
Vittorio, per poi aprirsi a nuovi orizzonti tra Londra, Berlino e Copenhagen.
Stefano, l’artista della brigata, dopo aver conseguito una laurea in Arti Visive decide di partire e
intraprendere la carriera da chef: Australia, Berlino e Alba, prima di tornarne nella sua città
d’origine: Lucca.
Insieme formano la squadra del Giglio. Un insieme di vite diverse che funzionano, che stanno in
perfetto equilibrio su una linea sottile che oscilla tra la classicità di un locale eticamente solido e un
grande desiderio di anarchia.
Michael Silhavì | osteria ristorante Ponte Pietra
Nel suo cognome si intuiscono origini francesi, ma è Verona la città che lo ha cullato e che lo ha
fatto innamorare. Michael Silhavì, classe 1986, dopo alcune esperienze in ristoranti della città,
all’età circa di 20 anni decide di partire, sentiva la necessità di allontanarsi dalle rassicuranti
abitudini di casa per andare a conoscere e sperimentare delle nuove visioni di cucina, non per
forza migliori, ma diverse. Aumentare le angolazioni per poi poter scegliere il proprio personale
punto di vista. E così New York, Londra, Bangkok. Matura una serie di esperienze stellate prima
allo Zafferano di Londra, poi a La Peca di Vicenza. Eppure, l’esperienza che ha segnato
maggiormente il suo approccio alla cucina è stata al suo rientro in patria, tra le mura del ristorante
Perbellini di Isola Rizza (VR) in cui ha trascorso tre anni nel ruolo di capopartita. Dal 2014 Michael
è lo chef dell’Osteria Ristorante Ponte Pietra, sulla riva dell’Adige propone una cucina che è la
commistione di una tradizione territoriale alla quale è fortemente legato e di uno spirito ribelle che
gli ha fatto girare il mondo e poi lo ha riportato oggi qui, con una nuova e ritrovata consapevolezza
culinaria fatta di sperimentazioni e azzardi.
Matteo Rizzo | ristorante Il Desco
Nato a Verona nel 1984, Matteo è nelle cucine del Desco già da ragazzo, durante le stagioni estive
apprende le basi sia di sala che di cucina. Poi l’istinto di volare via, il bisogno di conoscere altre
realtà, confrontarsi con cucine e culture diverse. Lavora a Roma, Los Angeles, Londra e Las
Vegas, crescendo professionalmente e imparando ad adottare nuovi punti di vista. Dopo aver
elaborato una nuova consapevolezza di sé e della sua visione di ristorazione, è pronto a ritornare
nel ristorante di famiglia ad affiancare il padre Elia nelle cucine de Il Desco.
Oggi, alla guida de Il Desco, lo chef riflette nei suoi piatti esperienze, viaggi e passioni, ma allo
stesso tempo riporta a galla un patrimonio di tradizioni culinarie del territorio che fanno da linee
guida alla sua cucina.
Ufficio

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