L’Italia
del Gusto ha partecipato a questo notevole appuntamento di degustazione e
promozione
Milano, 25
Febbraio 2020- Giovedì 20 febbraio 2020, l’Hotel Michelangelo di Milano, ha ospitato
lil classico evento targato Gowine “Barolo, Barbaresco e Roero”, che ha visto
protagoniste ben 49 Cantine di Langhe e Roero, terroir top nell’universo
vitivinicolo italiano.
L’Italia del
Gusto non poteva mancare a questo notevole appuntamento di degustazione e
promozione, vista la grande qualità e il carattere dei vini al banco,
specialmente quelli da uve Nebbiolo.
Gowine
lavora alacremente da tempo per diffondere la cultura del vino, infatti momenti
come questo ne sono un valido esempio.
Il
Banco di degustazione è stato diviso in due parti: prima solo per operatori del
settore, media e stampa, poi solo successivamente aperto agli enonauti, mentre
nel mezzo si è tenuta una breve conferenza di presentazione, nel corso della
quale Go Wine ha assegnato un premio
agli Amici dei Grandi Rossi di Langa e Roero, precisamente a due noti
ristoranti della città meneghina, ovvero il Ristorante Terrazza Gallia,
con l’intervento in sala del sommelier Paolo Porfidio e il Ristorante
L’Alchimia, con il titolare Alberto Tasinato e il sommelier Ilario Perrot.
L’Italia
del Gusto ha particolarmente apprezzato il Nebbiolo in anfora 2018 e il Roero
Riserva “Panera Alta” 2015 di Bric Castelvej di Canale (Cn), il Roero
“Monfirini” 2016 e 2015 di Maurizio Ponchione di Govone (Cn), alcuni
interessanti e profumati Roero Arneis, assieme al Nebbiolo d’Alba “Genta” 2017
della giovane Azienda Agricola Dabbene Daniele di Santa Vittoria d’Alba (Cn),
il Barbaresco 2016 e quello 2015 de Il Bricco di Treiso (Cn), il Barbaresco
“Basarin” 2017 e il Barbaresco “Sanadaive” 2017 della Cantina Adriano Marco e
Vittorio di Alba (Cn), il Barbaresco “Rocche Massalupo” 2016 e il 2015 di Lano
Gianluigi, sempre di Alba.
Tra i
Barolo il grintoso “Cannubi” 2016 de L’Astemia Pentita, il Barolo “Sorano” 2016
e il 2013 di Ascheri Giacomo di Bra (Cn), il Barolo “Monvigliero” 2016 e quello
2015, assieme al raro bianco Nascetta e al rosso autoctono Pelaverga di Verduno
di Bel Colle, il Barolo “Gianetto” 2015 e il Barolo “Vigna Lazzairasco” 2015 di
Guido Porro di Serralunga d’Alba (Cn), ed infine il Barolo del Comune di Diano
d’Alba “Contadin” 2016 e quello 2015 di Bricco Maiolica.
Le
nuove annate 2016 e 2017 di Barolo e Barbaresco hanno rivelato il potenziale
evolutivo di questi 2 grandi rossi piemontesi, mentre i Roero un’insospettabile
vivacità ed equilibrio: un inno alla qualità!
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