La cantina di Colli del Tronto tra le sei imprese italiane selezionate per capacità di innovazione e internazionalizzazione per confrontarsi a Roma con istituzioni e università alla presenza del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova
Il futuro dell’agricoltura italiana passa dalla capacità di innovazione e internazionalizzazione delle imprese e da relazioni virtuose con il settore della ricerca e il territorio di appartenenza. E’ questa la fotografia emersa dall’evento “Seminiamo il futuro” tenutosi a Roma mercoledì 19 febbraio alla presenza del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova. A raccontare la propria esperienza sul campo e confrontarsi con istituzioni, università e giornalisti sono state chiamate sei aziende agricole selezionate in tutta Italia per capacità innovativa e di approccio strategico ai mercati esteri. Tra queste è intervenuta la cantina biologica Vigneti Vallorani di Colli di Tronto (Ascoli Piceno), che in pochi anni ha trasformato una limitata produzione di vino sfuso destinata a un mercato locale in un’azienda all’avanguardia in grado di portare migliaia di bottiglie in giro per il mondo.
Rocco Vallorani, alla guida dell’azienda agricola di famiglia insieme al fratello Stefano e al padre Giancarlo, ha condiviso la propria esperienza all’interno della piccola impresa avviata dal bisnonno nel lontano 1905 e capace di diventare negli ultimi quindici anni uno dei punti di riferimento nella produzione enologica picena. Con 30.000 bottiglie prodotte ogni anno, metà delle quali vendute all’estero in tredici diversi paesi e presenti in quindici ristoranti stellati italiani e stranieri, Vigneti Vallorani ha contribuito a far conoscere la nuova stagione del vino marchigiano al di fuori dei confini nazionali, valorizzando al contempo il territorio non solo dal punto di vista agricolo. Da qualche anno, infatti, le etichette dei vini aziendali vengono realizzate da artisti locali, che interpretano attraverso stili e sensibilità differenti il carattere del Montepulciano, della Passerina e delle altre uve più rappresentative del Piceno.
“Confrontarsi con altri giovani imprenditori che come noi hanno puntato su innovazione e presenza in mercati stranieri e dialogare in modo aperto con chi si occupa di ricerca e politiche di settore – racconta Rocco Vallorani – è fondamentale per costruire percorsi solidi e lungimiranti in agricoltura, soprattutto in un momento così delicato. Le singole esperienze positive acquistano un valore concreto solo se vengono condivise in rete in un’ottica di collaborazione. Siamo molto contenti di aver potuto dare il nostro piccolo contributo anche a nome del territorio che amiamo e in cui lavoriamo ogni giorno con grande passione”.
Le nuove opportunità riservate ai giovani agricoltori, il rapporto virtuoso tra istituzioni, legalità e sviluppo e le sfide poste dall’innovazione sono stati i fili conduttori della giornata ospitata al MAXXI e alla quale hanno partecipato, tra i diversi rappresentanti delle istituzioni, il direttore generale di ISMEA Raffaele Borriello, il presidente del consiglio nazionale ANCI Enzo Bianco, il presidente della fondazione “Con il Sud” Carlo Borgomeo e la vice presidente Luiss Guido Carli Paola Severino. L’evento è stato l’occasione anche per la presentazione del terzo bando della Banca nazionale delle Terre Agricole.
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