Bolzano, 19
ottobre 2017 – Fresco quando rosato, scuro e corposo adatto a buon
invecchiamento oppure fruttato e pieno: il Lagrein ha rivelato tre sue tipiche
attitudini anche in questa edizione di “Tasting
Lagrein”. Un vino affascinante, che affonda le sue radici nel terroir
altoatesino: il vitigno da cui prende il nome è infatti il più antico fra
quelli storicamente documentati e tuttora coltivati in regione. Proprio a
questa uva autoctona a bacca rossa è dedicato il “Tasting Lagrein”, tradizionale
appuntamento che proprio ieri nell’ambito della quattordicesima edizione di
Autochtona ha visto a confronto 68 etichette della tipologia. Una degustazione
di grande respiro dedicata al territorio che ospita il forum, organizzata come
di consueto in collaborazione con il Consorzio
Vini Alto Adige, che ha portato ad eleggere i tre vini più meritevoli delle
categorie Lagrein, Lagrein Riserva e Lagrein Rosato (noto in Alto Adige come “Kretzer”).
Sono nove i giornalisti ed
esperti del settore che hanno valutato le bottiglie in una sala riservata al
premio, mentre in contemporanea nei padiglioni di Fiera Bolzano si svolgeva Vinea Tirolensis, la manifestazione che
coinvolge ogni anno oltre 70 Vignaioli altoatesini.
“È stata una degustazione molto interessante: molto giovani le annate 2016,
le riserve 2015 avevano belle espressioni, ben strutturate e complesse, per le
2014 come sapevamo è stata un’annata difficile e ne ho avuto conferma durante
gli assaggi, interessanti e di buonissima qualità le annate più anziane come ad
esempio la 2009.” – è quanto afferma il Presidente di giuria Christine Mayr, presidente AIS Alto Adige – “Come sappiamo, tutti i Lagrein hanno la loro trama tipica e ben definita,
è un vino abbastanza tannico con una bella struttura e una riconoscibilità
legata alla nostra regione.”
La categoria “Miglior
Lagrein” assegna l’award al Gran Lareyn Lagrein 2015 di Loacker (azienda già
vincitrice due volte in passato), per il suo Lagrein
polposo e fruttato come sa essere il vitigno. Il “Miglior Lagrein Riserva” va invece a Erbhof Unterganzner di Josephus Mayr, già premiato
due volte in passato, con il suo Südtiroler Lagrein Riserva 2015,
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