Grande appuntamento quello tenutosi al
Palazzo delle Stelline a Milano
Milano, 15
Ottobre 2017- La sesta edizione di Bottiglie Aperte, tenutasi nella splendida
cornice del Palazzo delle Stelline a Milano dal 15 al 16 Ottobre c.m. , a due
passi dalla Chiesa di S. Maria delle Grazie (dove è conservato il celeberrimo
Cenacolo Vinciano), ha registrato un afflusso di persone superiore all’edizione
dell’anno scorso, confermandosi come kermesse del settore vitivinicolo non solo
milanese (4000 presenze in 2 giorni!), ma anche italiana.
Nei 2 giorni
Bottiglie Aperte, ideata e voluta da Federico Gordini, ha presentato al banco
d’assaggio delle cantine notevoli e organizzato delle masterclass tematiche
importanti, condotte da grandi esperti del settore come Cristiana Lauro, Adua
Villa, Ernesto Abbona, Daniele Cernilli, Renzo e Riccardo Cotarella, Luca
D’Attoma, Andrea Grignaffini, Luciano Ferraro, Giampaolo Gravina, Alessandro
Rossi, Orazio Vagnozzi, Bruno Vespa, Riccardo Silla Viscardi, con l’obiettivo
di avvicinare produttori ed operatori Horeca e fare rete.
Tra i giornalisti
e comunicatori presenti, non poteva mancare la redazione milanese di Borghi
d’Europa, che ha degustato alcuni vini eccellenti, selezionati tra i 150 produttori
presenti.
Come bianchi sono
stati provati i Prosecchi di Nino Franco (Valdobbiadene), il Friulano e la
Ribolla di Ronco dei Tassi di Cormòns (Udine), le bollicine Metodo Classico di
Travaglino, Cà del Gè, Bruno Verdi e La Manuelina dell’Oltrepo Pavese, il Roero
Arneis di Ceste (Govone, Cuneo), il Timorasso di la Zerba di Volpedo dei Colli
Tortonesi, l’ottimo Verdicchio di Matelica di Borgo Paglianetto (Pagliano di
Matelica, Macerata), concludendo con una splendida verticale di Verdicchio di
Jesi di Federico Mencaroni (Ancona) e con i bianchi abruzzesi come Pecorino e
Passerina di Biagi del Teramano.
Come rossi
invece, Borghi d’Europa ha provato il Malbech della famosa Cantina Loredan
Gasparini di Volpago del Montello (Treviso), la Schiava e il Lagrein di Peter
Zemmer (Alto Adige), il Nebbiolo di Donnalia di Salussola (Biella) e
l’Aglianico de le Cantine del Notaio di Rionero in Vulture (Potenza): tutte
grandissime etichette, che hanno fatto risplendere ancora di più la settima
edizione di Bottiglie Aperte.
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