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mercoledì 18 ottobre 2017

BORGHI D’EUROPA ALLA GRANDE KERMESSE DI BOTTIGLIE APERTE 2017



Grande appuntamento quello tenutosi al Palazzo delle Stelline a Milano
Milano, 15 Ottobre 2017- La sesta edizione di Bottiglie Aperte, tenutasi nella splendida cornice del Palazzo delle Stelline a Milano dal 15 al 16 Ottobre c.m. , a due passi dalla Chiesa di S. Maria delle Grazie (dove è conservato il celeberrimo Cenacolo Vinciano), ha registrato un afflusso di persone superiore all’edizione dell’anno scorso, confermandosi come kermesse del settore vitivinicolo non solo milanese (4000 presenze in 2 giorni!), ma anche italiana.
Nei 2 giorni Bottiglie Aperte, ideata e voluta da Federico Gordini, ha presentato al banco d’assaggio delle cantine notevoli e organizzato delle masterclass tematiche importanti, condotte da grandi esperti del settore come Cristiana Lauro, Adua Villa, Ernesto Abbona, Daniele Cernilli, Renzo e Riccardo Cotarella, Luca D’Attoma, Andrea Grignaffini, Luciano Ferraro, Giampaolo Gravina, Alessandro Rossi, Orazio Vagnozzi, Bruno Vespa, Riccardo Silla Viscardi, con l’obiettivo di avvicinare produttori ed operatori Horeca e fare rete.
Tra i giornalisti e comunicatori presenti, non poteva mancare la redazione milanese di Borghi d’Europa, che ha degustato alcuni vini eccellenti, selezionati tra i 150 produttori presenti.
Come bianchi sono stati provati i Prosecchi di Nino Franco (Valdobbiadene), il Friulano e la Ribolla di Ronco dei Tassi di Cormòns (Udine), le bollicine Metodo Classico di Travaglino, Cà del Gè, Bruno Verdi e La Manuelina dell’Oltrepo Pavese, il Roero Arneis di Ceste (Govone, Cuneo), il Timorasso di la Zerba di Volpedo dei Colli Tortonesi, l’ottimo Verdicchio di Matelica di Borgo Paglianetto (Pagliano di Matelica, Macerata), concludendo con una splendida verticale di Verdicchio di Jesi di Federico Mencaroni (Ancona) e con i bianchi abruzzesi come Pecorino e Passerina di Biagi del Teramano.
Come rossi invece, Borghi d’Europa ha provato il Malbech della famosa Cantina Loredan Gasparini di Volpago del Montello (Treviso), la Schiava e il Lagrein di Peter Zemmer (Alto Adige), il Nebbiolo di Donnalia di Salussola (Biella) e l’Aglianico de le Cantine del Notaio di Rionero in Vulture (Potenza): tutte grandissime etichette, che hanno fatto risplendere ancora di più la settima edizione di Bottiglie Aperte.


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