Venerdì
20 maggio è la giornata mondiale delle api, i piccoli insetti preziosissimi per
la tutela della biodiversità e della qualità dell’ambiente. A supporto
dell’impegno aziendale degli ultimi anni, FRoSTA prosegue il suo percorso per
salvaguardare le api a rischio estinzione a fianco di Legambiente e di Beeing
con cui ha già condiviso il progetto “Save the Queen”.
FRoSTA infatti ha deciso di aderire all’iniziativa proposta da
Beeing lanciando una call to action rivolta a tutti per realizzare alcune
semplici azioni simboliche, ricordando che serve agire subito per preservare i
piccoli insetti. Quali sono questi gesti di cortesia? Apporre un’ape alla
porta, un capo giallo e piante amiche delle api al balcone: un modo per
sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti della drammatica situazione in
cui versano gli impollinatori.
Ma FRoSTA non si ferma qui e mette in campo le buone pratiche a
favore della biodiversità, che mirano il ripopolamento delle api e di altri
insetti impollinatori con i fiori e a una politica stringente sull’uso dei
pesticidi che sono tra i loro principali nemici.
Nei campi di coltivazione di Bremerhaven FRoSTA ha avviato, già
nell'aprile 2021, il progetto di due prati fioriti di 6.100 m², la stessa
superficie che occuperebbero 38 campi da pallavolo, per esempio. Le due
“praterie per le api” sono piantumate con erbe perenni di modo che possano
crescere e svilupparsi in base alle condizioni locali. Questo permette, sia in
estate sia in inverno, di avere le condizioni climatiche ideali per il
benessere delle api selvatiche, che durante la stagione fredda
possono svernare nei gambi delle piante lasciate “in piedi”, come fosse un
albergo naturale. Il progetto del prato fiorito è in continuo divenire: a breve
saranno installati degli arbusti selvatici a misura di insetto, con cespugli di
frutta e piante perenni. Insomma, un vero e proprio luogo di biodiversità nel
cuore della zona industriale della Germania produttrice, a Bremerhaven.
FRoSTA Italia inoltre dal 2020 è stata la prima realtà ad aderire
al progetto Save The Queen di Legambiente, una serie di azioni concrete per la
sensibilizzazione per la salvaguardia delle api.
“Le api
- ha dichiarato Angelo Gentili, responsabile
agricoltura di Legambiente – sono in pericolo e con loro lo è
la nostra esistenza sul Pianeta. Per questo, è fondamentale fare squadra sia
nei percorsi di sensibilizzazione delle cittadine e dei cittadini che nel
lavoro di sollecitazione nei confronti dei decisori politici. A metterle a
rischio sono inquinamento, industrializzazione agricola intensiva e uso di
pesticidi e molecole pericolose di sintesi che rappresentano un pericolo molto
grave per la vita degli impollinatori e per l’ecosistema e la sua biodiversità.
A questo, si aggiungono i cambiamenti climatici, sempre più repentini e
radicali, che creano modifiche al calendario delle fioriture delle piante,
generando squilibri nei comportamenti delle colonie delle api. La svolta non è
più rimandabile: serve un rapido cambio di passo e un coinvolgimento diretto
anche dell’opinione pubblica. L’iniziativa promossa con Beeing a cui FRoSTA,
storica nostra alleata nella battaglia per salvare le api, ha aderito è
significativa come lo è la donazione dell’arnia al giardino di Ousmane. Le
istituzioni possono e devono fare di più, anche e soprattutto rispetto
all’utilizzo della chimica in agricoltura, ma ciascuno deve fare la propria
parte.”
“Quella
con Legambiente – dichiara Gianluca Mastrocola Direttore
generale di FRoSTA srl che opera sul territorio italiano - è una
collaborazione che negli ultimi tre anni ci ha regalato tante soddisfazioni e
una crescita a livello di consapevolezza e di coscienza ambientale: FRoSTA
infatti da sempre è impegnata nella ricerca e nello sviluppo di prodotti e
processi di produzione sempre meno impattanti a livello ambientale e ha
individuato in Legambiente il partner ideale per dare evidenza a questo aspetto
che connota profondamente la nostra realtà. Siamo orgogliosi di essere a fianco
di Legambiente anche per il 2022 per la giornata delle api, e per la tutela del
freddo e dei ghiacciai. Speriamo di poter fare sempre di più, migliorandoci
sempre di più.”
Che cosa
rischiamo di perdere con la situazione pericolosa delle api? In
Europa l’84% delle specie coltivate e il 78% delle specie dei fiori selvatici
dipendono dall’impollinazione degli insetti, ma il 37% delle api è in declino
(Fao, 2019). Restringendo lo sguardo al solo Belpaese, nel 2019 la produzione
italiana di acacia e agrumi – strettamente legata al lavoro degli impollinatori
– ha registrato una contrazione del 41% rispetto alle attese: secondo
l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea), ciò ha
comportato una riduzione dei ricavi stimata in circa 73 milioni di euro per gli
agricoltori. Se l’impollinazione delle api dovesse venire meno, sarebbero a
rischio la sicurezza alimentare e la varietà dei cibi che finiscono sulle nostre
tavole. Minacciate dai cambiamenti climatici, ma anche dall’uso massiccio di
pesticidi in agricoltura, le api necessitano di interventi tempestivi di
salvaguardia e di buone pratiche agricole incentrate sulla tutela della
biodiversità.
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