Cosa succede
quando la Strada del Barolo e grandi vini di Langa, Terre di Derthona e Gowine
si uniscono in una location spettacolare come il Chiostro della Magnolia presso
la Fondazione Stelline (complesso polifunzionale ricavato da un monastero del
XV secolo) in centro a Milano?La risposta è semplice: un grande evento di degustazione,
dedicato a Barolo e Timorasso, con 8
produttori presenti per ognuno dei 2 grandi vitigni, assieme a delle eccellenze
agroalimentari piemontesi (7 in tutto gli espositori).
Tutto questo
è avvenuto giovedì 26 Maggio c.m. ; naturalmente Borghi d’Europa vi ha
presenziato per cercare di valorizzare i due vitigni simbolo della regione
Piemonte, all’interno del Percorso d’informazione Internazionale Eurovinum, I
Paesaggi della Vite e del Vino.
Tra i
produttori del vitigno bianco dei Colli Tortonesi, riscoperto grazie
all’abilità di Walter Massa, Borghi d’Europa ha assaggiato e trovato davvero
meritevoli le etichette de La Colombera di Tortona, di Giacomo Boveri di Costa
Vescovato (Al), poi indubbiamente i Timorasso di La Sassaia di Capriata d’Orba
(Al), quelli dell’Azienda Agricola Fiordaliso di Volpeglino (Al), di Bottazzi
di Monterosso e di Ezio Poggio di Vignole Barbera (Al).
Vini
splendidi, alcuni con note marcate d’idrocarburi, oltre a una bella acidità e
struttura.
Invece, per
il mitico Barolo, Borghi d’Europa ha trovato davvero eleganti, decisi e morbidi
quelli dell’Azienda Agricola Josetta Saffirio di Monforte d’Alba (Cn), poi di
Poderi Colla di Alba e infine di Marchesi di Barolo, dell’omonima località
langarola.
Per il food
sono degne di menzione le eccellenze de I Barolisti-la cantina del Barolo
Milano (tra cui il Vitello tonnato, la
Battuta di Fassona, il Salame al Barolo e il Formaggio raschera!), poi i
funghi, antipasti e condimenti succulenti di Ghiotto Gialfrè di Barge nel
Cuneese (realtà che opera dal 1901) e i salumi tipici dell’Agrisalumeria Luiset
di Ferrere (At).
Un grande
evento di degustazione questo andato in scena al Chiostro della Magnolia, che
conferma quanto sia importante lavorare in sinergia per far risplendere delle
gemme come Barolo e Timorasso, oltre alle tipicità dell’agroalimentare
piemontese naturalmente.
Così va bene!
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