L'Iniziativa Adriatico Ionica (IAI) è un'organizzazione internazionale nata nel 2000 e che raccoglie alcuni dei paesi che si affacciano sul mar Adriatico e Ionio. È un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella Euroregione Adriatico Ionica. Il suo segretariato permanente ha sede nella città di Ancona, storico avamposto tra l'Europa occidentale, la Grecia e i Balcani, nella cinquecentesca Cittadella, detta anche Fortezza di Ancona.
Borghi d'Europa promuove il progetto 'L'Europa delle scienze e della cultura', sotto il Patrocinio
della IAI. In questi giorni i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno visitato Campofilone, comune di 1924 abitanti della provincia di Fermo.
I Maccheroncini di Campofilone IGP
Autore: Eleonora Autilio
A Campofilone la pasta ha una
tradizione plurisecolare. Già nel XVI secolo, infatti, in una
ricetta locale si fa menzione di “Maccheroncini fini fini“.
Bisogna attendere il 1560 per avere, però, notizie certe di questa
pasta chiamata anche capelli d’angelo, definita “così sottile da
sciogliersi in bocca”. La ricetta è giunta inalterata sino ai
giorni nostri e prevede che l’impasto venga preparato con le
migliori farine di grano duro e uova fresche, senza aggiunta di
acqua, che venga steso in sfoglie sottili tagliato in fili
sottilissimi che vengono, poi, lasciati asciugare su caratteristici
fogli di carta.
LA TRADIZIONE
La
tradizione pastaia di Campofilone ha preso il via nelle cucine e nei
laboratori artiginali dove questa pasta sottile è diventata ben
presto la rappresentazione della maestria delle padrone di casa che
la preparavano specialmente nelle grandi occasioni e per ospiti
speciali. Nel corso dei secoli la tecnica e la maestria necessarie
per la preparazione di questa pasta sono stati tramandati di
generazione in generazione. Già nel XV secolo era ritenuta un piatto
prelibato citato nella corrispondenza dell’Abbazia di Campofilone.
Nel secolo successivo fa la sua comparsa in alcuni documenti del
Concilio di Trento e viene ancora menzionata nei quaderni di ricette
di alcune case nobiliari. Ma è con l’inizio del 1900 che a
Campofilone che i Maccheroncini cominciano a fare la propria comparsa
nei menu di locande e trattorie e danno origine ad un proficuo
commercio portato avanti da numerose imprese familiari che hanno reso
la cittadina del Fermano nota anche in ambito internazionale
nell'ambito della tradizione pastaia italiana.
LA
DENOMINAZIONE
Il nome di questi sottili filamenti di
pasta deriva dal termine "maccheroni" con il quale, un
tempo, veniva definita tutta la pasta. La consistenza sottile ha
determinato la scelta del diminutivo. Dal 2013 i “Maccheroncini di
Campofilone” ottengono il riconoscimento I.G.P.. Nel Disciplinare
di fa menzione di Nello Spinosi, al quale viene riconosciuta la
titolarità esclusiva del primo laboratorio artigianale per la
produzione dei Maccheroncini a Campofilone.
LE
CARATTERISTICHE
Ciò che distinge i maccheroncini dagli
altri formati di pasta è la sottigliezza della sfoglia abbinata ad
un taglio finissimo che consente di cuocerli in acqua bollente in un
solo minuto 1 o persino direttamente nel condimento. Per prepararli,
inoltre, viene impiegata una percentuale di uova nettamente superiore
rispetto a quella utilizzata in altre tipologie di pasta. Tale
proporzione unitamente al processo di essicazione lento determina
un’elevatissima resa del prodotto. La lenta essiccazione e la
consistenza ottenuta determinano una elevata capacità assorbente che
le consente di trattenere una maggiore quantità di condimento.
LA
PRODUZIONE
La zona di produzione dei Maccheroncini di
Campofilone IGP comprende il solo territorio amministrativo del
comune di Campofilone, in provincia di Fermo. Si ottengono
dall’impasto di uova fresche e semola di grano duro o farina di
grano tenero doppio zero senza aggiunta di acqua. Non è consentito,
infine, l’utilizzo di materie prime che contengano OGM.
LA
CULTURA
I Maccheroncini di Campofilone vengono menzionati
nella prima Guida Gastronomica d’Italia del Touring Club Italiano
Ed. 1931 come prodotto tipico del borgo medioevale marchigiano,
testimoniando il forte legame tra questa specialità gastronomica ed
il suo paese di origine.
IN CUCINA
Nelle
campagne i maccheroncini vengono serviti, come si faceva un tempo,
con un condimento ricco di rigaglie, cosparsi di cacio pecorino,
velati di pepe nero o peperoncino rosso. Il sugo originale prevede
l'aggiunta di un misto di carne di vitello, di maiale e di pollo, a
cui si può aggiungere anche un osso di manzo per insaporirlo.
Borghi d'Europa presenta a Milano,Vetrina del Gusto la pasta e le eccellenze marchigiane,
e nel Nordest , a Montebelluna (TV), presso l'Enoiteca del Gusto, Le Vie delle Spezie.
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