La
mostra esplora alcune delle più interessanti sfaccettature di un
fotografo alla perenne ricerca di nuovi scenari e prospettive di senso,
attraverso quattro sale tematiche in uno spazio espositivo unico al
mondo. La sfida? Raccontare la montagna in un modo nuovo
Cortina, 8 luglio 2019_Oltre le barriere, oltre gli orizzonti conosciuti, oltre 2700 metri di altezza: sabato 6 luglio ha
aperto al pubblico la mostra fotografica di Stefano Zardini al Lagazuoi
EXPO Dolomiti di Cortina d'Ampezzo, galleria d’arte tra le più alte del
mondo.
Dal titolo emblematico, "Oltre"
racconta alcune delle più interessanti sfaccettature di un fotografo
alla perenne ricerca di nuovi scenari e prospettive di senso, e lo fa
attraverso quattro sale tematiche, tante quanti sono i 'mondi' esplorati
da Stefano Zardini, accompagnati da testi evocativi scritti di suo pugno. E così, se “Le radici” creano una connessione evidente tra i nodi, gli anelli, le forme vegetali e il fondamento solido
del nostro essere, “le radici che non gelano mai”, “L’anima nascosta” sussurra discreta al nostro orecchio raccontando di altri sentieri, altre distanze da esplorare. “La pelle” lascia che emerga il lento logorio delle ere geologiche, del vento e dell’acqua sul volto delle Dolomiti, mentre infine “Icone” rilegge attraverso un prisma cromatico sfacciato e contemporaneo oggetti legati alla montagna, con risultati dirompenti.
"Il Lagazuoi EXPO è una sfida culturale - ha affermato Stefano Illing, ideatore del laboratorio e spazio espositivo Lagazuoi Expo Dolomiti - una sfida di identità. Vogliamo creare un luogo dove la comunità delle valli possa esprimere una visione dei propri valori e dei propri luoghi. Lo spazio è costruito per potere accogliere qualsiasi espressione artistica legata alla montagna: la sfida sta proprio raccontarla in un modo del tutto nuovo".
Stefano
Zardini aveva colto questo sfida e, osservando la sua lettura e
interpretazione delle Dolomiti, l'ha magistralmente vinta.
La mostra si concluderà il 20 ottobre, ma l'appuntamento ora è per mercoledì 21 agosto, con l’unione tra due forme d’arte, la musica e la fotografia. Nei giorni in cui la stagione estiva di Cortina d’Ampezzo è al suo culmine ci si incontra a metà strada tra la terra e il cielo, per raccontare e celebrare un fotografo di fama internazionale che ha significato moltissimo per la comunità, e non solo. Al microfono Carlotta Schillano, in arte Carlot-ta.
Autore di ben 38 libri fotografici, di cui 32 come unico autore, Stefano Zardini ha collaborato con decine di media e agenzie e ha viaggiato in 60 paesi del mondo, anche i più inaccessibili, a scopo documentaristico e umanitario. Capace di esprimersi ai massimi livelli nel mondo della moda come del corporate o del fotogiornalismo – il suo reportage sulla siccità del deserto africano è stato proiettato alla Casa Bianca, al Cremlino e alla sede newyorkese dell'ONU – si è infine appassionato alla Fine Art, tornando a Cortina e trovando nuove chiavi di lettura per raccontare le sue Dolomiti.
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