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giovedì 20 dicembre 2018

Benvenuto 2019: il brunch dell’1 gennaio al Majestic




Bologna, 20 dicembre 2018_ La mattina dell’1 gennaio è speciale: dopo i festeggiamenti, il cenone, il brindisi, la musica, non ci attende semplicemente un nuovo giorno, ma un anno nuovo di zecca. È come un libro dalle pagine bianche: le prime parole che scriveremo sono importanti. Per iniziare il 2019 nel migliore dei modi il Grand Hotel Majestic “già Baglioni” propone un brunch: non una colazione – sarebbe troppo presto – e neppure un pranzo, ma un appuntamento gustoso e invitante. Appuntamento a partire dalle ore 12.00 a I Carracci, tre forchette Michelin. Un ristorante con vista: i clienti si ritrovano “a tu per tu” con gli affreschi dei fratelli Carracci, restaurati dal Gruppo Duetorrihotels, che adornano la sala.

Il Brunch si affianca alle altre proposte elaborate dal Majestic in occasione delle Feste. Il 5 stelle lusso bolognese chiuderà infatti l’anno in grande stile, con 3 distinti menù da assaporare presso il ristorante dell’hotel. E così, se la Cena della Vigilia di Natale privilegia il mare, con pesci e crostacei, il Pranzo del 25 dicembre è un’immersione nella tradizione emiliana, tra tortellini in doppio brodo di cappone e gran bollito, mentre a San Silvestro il menu esplora accostamenti inusuali come le ostriche fine de Binic e il moskow mule frozen.






Il brunch dell’1 gennaio è la migliore prosecuzione del Capodanno: un buffet ricco di prelibatezze capaci di accontentare qualsiasi palato. Tra queste, il carrello del gran bollito, piatto invernale e tradizionale per definizione, al quale, al Majestic, è riservato un posto d’onore: anche durante le Feste sarà servito ogni sera, dal giovedì alla domenica, e anche durante il pranzo della domenica.

La prima mattina dell’anno inizia con una sferzata di energia, per riprendere le forze dopo i festeggiamenti della sera prima: spazio a vitamine e benessere, con una selezione di centrifugati freschi e spremute. Vale decisamente la pena di soffermarsi sui classici della colazione, come le uova alla Benedict, l’omelette al formaggio, blinis con salmone affumicato e panna acida, i waffle con frutta di stagione e panna montata, i muffin assortiti, i croissant. Importante il vassoio dei salumi e insaccati, culatello di Zibello dop, mortadella, coppa, pancetta arrotolata, salame gentile e strolghino, che ben si sposa con quello dei formaggi. E così, a fianco del Parmigiano reggiano con quattro stagionature, del pecorino di fossa di Sogliano Dop e del gorgonzola dolce Dop, troviamo burratine, ricottine di bufala e caprino fresco “ubriaco” in Caldera.

A fianco del pane, appena sfornati, una cascata di tigelle, crescentine e croccanti salati, oltre alla focaccia, per comporre deliziose imbottiture a base di crudo e squacquerone, verdure al forno e pesto di Taggia. Non mancano piccoli sandwiches, hamburger, quiche lorraine e mini croissant farciti, anche se il ruolo di protagonisti spetta ai primi.

I piatti principali rispecchiano la tradizione più pura e autentica: pasta e fagioli, tortellini in doppio brodo di cappone, orzotto al radicchio di Treviso e salamella, il gran bollito, seppie in umido con polentina, cotolette di pollo alle erbe aromatiche, e naturalmente delle lenticchie benaugurali, con purea di patate e verdure alla griglia. Il reparto dolci non può prescindere da pandoro e panettone con salse, tenerina, cheese cake ai frutti rossi, torta di pere e cannella, strudel di mele e una serie di piccoli dessert al cucchiaio.

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