AMIA
 - Associazione Marchigiana Iniziative Artistiche in collaborazione con 
Regione Marche e Comune di Ascoli Piceno con il Patrocinio del Ministero
 per i Beni e le Attività Culturali presenta Premio Marche 2018 Biennale
 d’Arte Contemporanea.
A
 quasi vent’anni dall’ultima edizione, quella del 1999, torna alla 
ribalta del contesto espositivo italiano e all’attenzione della critica e
 del pubblico la prestigiosa rassegna d’arte contemporanea che prese il 
via nel 1956.
Una rassegna che assume oggi
 una formula itinerante, prendendo il via dal Comune di Ascoli Piceno 
che ospita fino al 31 gennaio presso il Forte Malatesta l’esposizione 
che dà il tema all’edizione 2018 L’interpretazione artistica come armonia.
 Una selezione di 134 artisti, tra nomi affermati del panorama italiano e
 internazionale invitati dal Comitato Scientifico ed altri artisti, 
anche giovani, che hanno aderito alla selezione prevista dal Bando di 
concorso, tutti accomunati dal fatto di essere marchigiani o di aver 
lavorato e gravitato nella regione delle Marche.
Dalla sua prima edizione per tutti gli anni Sessanta e poi fino agli anni Novanta, il Premio Marche si è posto come l’appuntamento più significativo del centro Italia
 nel dialogo con il dibattito artistico contemporaneo nazionale del 
quale proponeva contesti e situazioni per la loro divulgazione 
scientifica e per una riflessione critica.
Ha
 registrato nel corso delle passate edizioni la partecipazione dei 
maggiori artisti marchigiani e nazionali affermati o che, anche 
attraverso la rassegna, diventeranno protagonisti di un riconosciuto 
percorso professionale e il coinvolgimento dei maggiori critici d’arte
 come Mariano Apa, Renato Barilli, Maurizio Calvesi, Luciano Caramel, 
Enrico Crispolti, Fabrizio D’Amico, Gillo Dorflese e molti altri.
Per
 l’edizione 2018, nell'ambito di una rinnovata e aggiornata veste 
rappresentativa, la manifestazione, riprende le caratteristiche storiche
 della rassegna con la partecipazione degli artisti marchigiani 
viventi invitati dal Comitato Scientifico e con artisti marchigiani 
selezionati attraverso una partecipazione a concorso.
Sede d’eccezione per la mostra il Forte Malatesta di Ascoli Piceno,
 una fortezza che svetta sulla gola del fiume Castellano e sul Ponte 
Cecco, un tempo edificio termale romano, deve il suo aspetto odierno a 
Antonio da San Gallo il Giovane e oggi ospita il Museo dell’Alto Medioevo ed esposizioni di arte contemporanea.
Cuore
 dell’esposizione la sala ottagona della Chiesa di Santa Maria del Lago,
 adiacente al Forte, che accoglie la terracotta di Paolo Annibali, 
l’incisione di Enzo Cucchi, il bozzetto di Dante Ferretti, Omar Galliani
 che fa il verso a Elio Marchigiani e ancora la scultura di Pino Masca, 
l’olio di Tullio Pericoli, i bronzi di Valeriano Trubbiani e Giuliano 
Vangi, la tecnica mista di Walter Valentini e ancora le fotografie di 
Lorenzo Cicconi Massi e di Giorgio Cutini, le installazioni di Valerio 
Valeri, Paolo Soro e Terenzio Eusebi e il celebre manierista Bruno 
D’Arcevia, senza dimenticare Ubaldo Bartolini, Luigi Carboni, Carlo 
Cecchi, Leonardo Cemak, gli ascolani Giuliano Giuliani e Arnaldo 
Marcolini, e ancora Franco Giuli, Rocco Natale, Oscar Piattella, Nino 
Ricci, Mario Sasso, Roberto Stelluti e infine Eliseo Mattiacci, 
protagonista quest’ultimo di una mostra antologica al Premio Marche del 
1993.
Una
 pluralità di mezzi espressivi, esperienze e sentire che si fondono e si
 snodano all’interno del Forte Malatesta dialogando con artisti, più o 
meno giovani, che hanno partecipato al Bando di Concorso e sono stati 
selezionati dalla Giuria. L’interpretazione artistica come armonia
 è stato scelto proprio come tema della mostra per mettere in rapporto 
generazioni e medium diversi, dimostrando la vitalità del dibattito 
artistico marchigiano, dimostrando come la regione delle Marche possa 
tornare ad essere punto di riferimento per artisti, critici e studiosi 
per una concreta e credibile ricognizione artistica sul territorio.
Da menzionare il Premio della critica “Alfredo Trifogli”,
 istituito da questa edizione e intitolato alla figura dello storico 
Presidente, ideatore e fondatore del Premio Marche, che per il 2018 è 
stato assegnato a Sandro Ciriscioli, pittore e incisore del Montefeltro, docente all’Accademia di Belle Arti di Urbino.
Il rinnovato Premio Marche e la mostra in corso L’interpretazione artistica come armonia, rappresentano una sintesi tra il rispetto e l’equilibrio degli obiettivi propositivi originari, la valorizzazione dell’affermazione raggiunta nel tempo dalla manifestazione e quel suo ruolo di strumento didascalico e di riflessione, oltreché anche di vera e propria proposta di valorizzazione e valutazione critica della pratica artistica e della valenza espositiva, che si pone all’interno del dibattito sull’arte contemporanea italiana e internazionale.
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