Verona,
9 aprile 2017 - «La presenza del commissario europeo Hogan
nell’anno del 60° anniversario dei Trattati di Roma è l’occasione concreta per
un confronto sul futuro della vitivinicoltura italiana ed europea, sulle misure
di promozione OCM e sulle prospettive della politica agricola comunitaria dopo
il 2020». Lo ha detto oggi, all’inaugurazione del 51° Vinitaly, il
presidente di Veronafiere, Maurizio Danese. «Il nostro export enologico – ha aggiunto
– è fondamentalmente basato sui tre
mercati di Stati Uniti d’America, Germania e Regno Unito, il che potrebbe
diventare un fattore di rischio. Per questo è necessario diversificare,
sviluppando o aprendo mercati minori e potenziali, e occorre farlo anche
attraverso la condivisione delle politiche di promozione e sviluppo dell’Unione
Europea. Veronafiere con Vinitaly ha organizzato un imponente piano di incoming
con circa 50mila operatori esteri attesi da 140 nazioni».
Secondo
le elaborazioni di Ismea, realizzate per Veronafiere in occasione
dell’inaugurazione del Vinitaly, il Vecchio Continente giganteggia in quasi
tutti i mercati del pianeta, in un contesto in cui il vino si sta affermando
sempre più come bevanda globale. Complessivamente sono 166 i milioni di
ettolitri di vino prodotti nell’Ue a 28, per un fatturato export di circa 20mld
di euro. Due dati chiave che fanno della ‘piccola’ Unione europea (solo il 3%
della superficie terrestre) la vera superpotenza enologica del pianeta, con
quasi i 2/3 della produzione mondiale e circa il 70% della quota di mercato
globale. E la crescita sembra non arrestarsi nonostante la concorrenza dei
produttori emergenti. Nel periodo 2010-2016 il valore delle esportazioni dei
produttori europei è cresciuto infatti del 37%, per contro gli scambi mondiali
hanno registrato un aumento del 33%. Nel dettaglio sono Francia (8,3mld di
euro), Italia (5,6mld di euro), Spagna (2,6mld di euro), Germania (931mln di
euro), Portogallo (727mln di euro), e Regno Unito (606mln di euro) i primi 6
Paesi produttori della Ue a 28. Completano la top 10 i Paesi Bassi, l’Austria,
il Belgio e la Danimarca. I top 6 exporter sommano complessivamente ben oltre il
90% delle vendite Ue; tra questi l’incremento più importante tra il 2010 e il
2016 lo segna l’Italia (+43,5% in valore), seguita dalla Spagna (+40,2%), dalla
Francia (+30,3%), dal Regno Unito (+24,1), dal Portogallo (+18,4%) e dalla
Germania (+5,8%), per una volta con un trend commerciale nettamente inferiore a
quello italiano.
GUIDA
VIABILITÀ E PARCHEGGI
PROGRAMMA
PER LA STAMPA
CARTELLA
STAMPA VINITALY 2017
ARCHIVIO
FOTO ON-LINE
Photocredit:
© Foto Veronafiere-ENNEVI
ARCHIVIO
VIDEO ON-LINE
www.filmand.com/media
I Per accedere alla image bank con i video delle coperture e delle interviste di
Vinitay2017 richiedere user e password a pressoffice@veronafiere.it
CANALE
YOUTUBE VINITALY
Nessun commento:
Posta un commento