Negli ultimi 15
anni export cresciuto del 66,8%, con punte
estreme in Cina (+8.686,5%), Hong Kong (+1.508,8%)
e Spagna (+722,6%)
Verona, 11
aprile 2017 - È sempre più
forte l’interesse dei buyer stranieri per i vini
della Lombardia. Il Padiglione lombardo a Vinitaly,
il Salone internazionale dei vini e dei distillati
in corso a Verona fino a domani, sta infatti
registrando una presenza sempre più ampia e
qualificata di operatori esteri interessati ad
approfondire la conoscenza e ad acquistare le
produzioni regionali.
L’eccezionale
incremento dell’export registrato dai vini di
qualità della Lombardia, che negli ultimi quindici
anni hanno visto crescere il valore sui mercati
esteri del 66,8%, arrivando a quota 258 milioni di
euro, con punte estreme in Cina (+8.686,5%), Hong
Kong (+1.508,8%), Spagna (+722,6%) e Belgio (+709,4%),
è quindi destinato a proseguire anche in futuro.
“Stiamo
vedendo un pubblico molto qualificato e stiamo
registrando parecchie presenze di operatori
provenienti da Stati Uniti, Canada, Corea e Paesi
del Nord Europa”, spiega
il direttore del Consorzio Tutela Lugana, Carlo
Veronese. “Gli stranieri stanno dimostrando
un grande interesse per un territorio che
all’estero è poco conosciuto, ma che stanno
scoprendo insieme ai nostri vini”, conferma Emanuele
Medolago Albani, presidente del Consorzio
Tutela Valcalepio. “In questi tre giorni abbiamo
ricevuto diverse delegazioni straniere,
soprattutto da Cina, Regno Unito e Paesi del Nord
Europa”.
Ma l’interesse
dei buyer esteri è forte anche verso i vini eroici
della Valtellina, dove “le aziende stanno facendo
incontri interessanti con operatori provenienti
prevalentemente da Svizzera e Stati Uniti”,
spiega Mamete Prevostini, presidente del
Consorzio Tutela Vini di Valtellina, così come verso
le produzioni di nicchia che contribuiscono a
rendere la Lombardia la regione con la più ampia
possibilità di scelta a livello nazionale. È il
caso, ad esempio, del Montenetto, piccola
denominazione bresciana che a Vinitaly “sta
attirando sempre più interesse da parte dei buyer
stranieri, soprattutto cinesi”, spiega la
presidente del Consorzio Montenetto, Maria Grazia
Marinelli.
“Negli ultimi
due anni la scelta di Vinitaly è stata quella di
andare in maniera sempre più netta verso la
vocazione di momento di business: la soddisfazione
delle aziende per la presenza qualificata di
delegazioni di buyer stranieri dimostra che la
scelta sta pagando”, commenta il
presidente di Unioncamere Lombardia, Gian
Domenico Auricchio. “Oggi che la sfida si
gioca più che mai sui mercati internazionali il
nostro obiettivo è quello di sostenere i
produttori lombardi a fare “fronte comune”: il
Padiglione Lombardia a Vinitaly, dove è riunito
l’85% delle aziende lombarde presenti in fiera, è
un esempio positivo di come si possa lavorare
insieme per un obiettivo comune”.
“La
sfida dell’internazionalizzazione è un percorso
ineluttabile per i nostri vini, anche alla luce di
consumi che sul mercato domestico non mostrano
grandi segni di vitalità – dichiara
l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava
–. L’elevata qualità dei vini lombardi e la
varietà così ampia ha attirato operatori
qualificati e buyer esteri, a conferma di un
interesse che sta crescendo”.
Ufficio stampa Padiglione Lombardia Vinitaly
Nessun commento:
Posta un commento