COLLETTIVA DI 57 AZIENDE ITALIANE PER B2B
CON DOMANDA IN FORTE CRESCITA (+13%)
Verona, 21 novembre 2024 - Si rinnova il presidio di Vinitaly sull’Est Europa con l’Area Italia di “Wine Vision By Open Balkan”, da domani a domenica 24 novembre a Belgrado. Una terza edizione, quella organizzata da Veronafiere in collaborazione con Agenzia Ice, che ha l’obiettivo di radicare la presenza del vino italiano non solo sui Balcani (Serbia, Macedonia del Nord e Albania), ma su gran parte dell’Est Europa. Cinquantasette le imprese italiane presenti nella collettiva in rappresentanza di 8 regioni (Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto), per un matching di incontri b2b con i buyer di 11 Paesi (Albania, Austria, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Macedonia, Montenegro, Serbia, Slovacchia, Slovenia e Ungheria). Nel complesso, il recinto commerciale dedicato al b2b tricolore alla Wine Vision rappresenta una domanda che cresce molto più dell’export globale di vino italiano; è infatti dell’8,6% l’incremento a valore (circa 250 milioni di euro) delle vendite tricolori registrate lo scorso anno negli 11 Paesi obiettivo, contro una media export mondiale a -1,6%. Un balzo replicato anche nei primi 8 mesi di quest’anno, con un tendenziale a valore a +13%.
“La missione a Belgrado – ha detto il direttore generale di Veronafiere, Adolfo Rebughini – fa anche parte delle attività di Vinitaly pianificate per selezionare e invitare operatori e buyer locali all’edizione veronese del prossimo anno, dal 6 al 9 aprile. Una reciprocità di interessi con i partner di Open Balcan che allo scorso Vinitaly si è manifestata con 1.567 operatori dell’area balcanica e una importante partecipazione – che si rinnoverà nel 2025 – in Fiera a Verona dei produttori di Serbia, Albania e Macedonia del Nord in un unico spazio espositivo, con le migliori etichette dei tre Paesi riunite nell’area dedicata”.
Saranno infine 6 le masterclass a Belgrado affidate al presidente Aspi Giuseppe Vaccarini. Protagoniste le principali etichette in rappresentanza delle aree enologiche chiave del Belpaese: dalla Franciacorta alle Langhe, dai vigneti del Friuli, dell’Abruzzo e della Sardegna, dal Prosecco, al Soave alla Valpolicella.
“La missione a Belgrado – ha detto il direttore generale di Veronafiere, Adolfo Rebughini – fa anche parte delle attività di Vinitaly pianificate per selezionare e invitare operatori e buyer locali all’edizione veronese del prossimo anno, dal 6 al 9 aprile. Una reciprocità di interessi con i partner di Open Balcan che allo scorso Vinitaly si è manifestata con 1.567 operatori dell’area balcanica e una importante partecipazione – che si rinnoverà nel 2025 – in Fiera a Verona dei produttori di Serbia, Albania e Macedonia del Nord in un unico spazio espositivo, con le migliori etichette dei tre Paesi riunite nell’area dedicata”.
Saranno infine 6 le masterclass a Belgrado affidate al presidente Aspi Giuseppe Vaccarini. Protagoniste le principali etichette in rappresentanza delle aree enologiche chiave del Belpaese: dalla Franciacorta alle Langhe, dai vigneti del Friuli, dell’Abruzzo e della Sardegna, dal Prosecco, al Soave alla Valpolicella.
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