Bologna, 14 novembre 2024 Fellini “torna” al Grand Hotel Majestic “già Baglioni”. Stavolta – a differenza di quando il regista fu ospite del palazzo, a Bologna - non si tratta di Federico, ma di Francesca, la nipote. L’unica al mondo che oggi può raccontarne la figura da un punto di vista familiare, originale e personale, mescolando arte e ricordi.
Il prossimo martedì 26 novembre, la giornalista Francesca Fabbri Fellini, nel 5 stelle lusso, anima un evento esclusivo nel segno di questo genio visionario: tra ricette di cucina sapientemente preparate dallo chef, aneddoti, immagini e musica dal vivo emerge un ritratto in parte inedito. Per tutti è il regista di capolavori che hanno popolato il nostro immaginario di storie e personaggi indelebili, ma per lei è stato anche un compagno di giochi, il mago e il cantastorie che fin da piccola la portò sui suoi set. È l’amato zio a cui a nipote, nel centenario della nascita, ha dedicato la sua prima opera di regia, “Fellinette”, un cortometraggio che parte dal ritratto a pastelli che le fece Fellini quando era bambina e lo trasforma, tra live action e animazione, in una storia delicata e onirica.
Per celebrare Federico Fellini, il Grand Hotel Majestic “già Baglioni” – che da sempre è la casa delle celebrità in visita in città, compreso il regista de La Dolce Vita – ospita a partire dalle 20.30 una serata con una cena a tema accompagnata da musica in compagnia della nipote, ed espone nel proprio palazzo una serie di fotografie che ritraggono il regista. Gli scatti appartengono alle collezioni fotografiche della Cineteca di Bologna, una delle più importanti a livello europeo.
La serata è un’immersione nelle atmosfere felliniane: si cena cullati dalle parole di Francesca Fabbri Fellini e dalle musiche di Nino Rota – lo storico compositore di quasi tutte le colonne sonore dei film del regista – interpretate dalla sassofonista Deborah Vico, direttore artistico e arrangiatrice del Nino Rota Ensemble.
È l’occasione di scoprire un Fellini meno noto, fare luce sulle passioni del regista attingendo ai ricordi della nipote. Partendo dalla cucina, filo teso tra il corpo – sempre molto centrale nella poetica felliniana – e lo spirito, l’immaginazione, l’amore per la terra. Al centro troviamo le ricette raccolte in A tavola con Fellini scritto da Francesca Fabbri Fellini, quarta edizione riveduta e corretta - e arricchita di foto tratte dall'album familiare - di un volume che raccoglie i piatti preferiti dello zio, secondo cui
“La vita è una combinazione di pasta e magia”. Ad ogni coppia di partecipanti sarà fatto dono di una copia autografata del libro. Emerge un tesoro di ricordi, piccoli riti, sapori tramandati da Maddalena – sorella del regista e madre dell’autrice, fonte di ispirazione per la cena. Così, in menù compaiono i migliori esempi di una cucina genuina e casalinga, corposa e vivace, fondata su una lunga tradizione. I dop locali – il Parmigiano Reggiano, l’aceto balsamico di Modena IGP, la mortadella Bologna – si accompagnano alle crescentine, le polpettine della mamma di Fellini sprigionano i loro aromi, accompagnate dal Lambrusco “Eclisse Paltrinieri”. Le lasagne verdi si fanno poesia, prosciutto e patate in purè ci riportano all’infanzia, il Sangiovese Superiore di Romagna “Tre Rocche Fattoria Nicolucci” solletica il palato. Zuppa inglese e ciambella romagnola con il caffè chiudono una cena che sarebbe piaciuta moltissimo all’uomo che vinse, in carriera, ben 5 Oscar, ma che non dimenticò mai le proprie origini.
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