Roma, 25 settembre 2024 - La Lombardia del vino è una regione completa. Gli assaggi di quest’anno per la guida Vini d'Italia 2025 del Gambero Rosso confermano il primato nazionale sul metodo classico in termini di Tre Bicchieri, con una numerosa pattuglia di Franciacorta e Oltrepò Pavese sugli scudi. Il distretto bresciano ha presentato un lavoro di zonazione ambizioso e dimostra una nuova solidità produttiva, tra dosaggi sempre più calibrati e la nascita di nuovi parcellari che raccontano un’aderenza territoriale sempre più marcata. Il livello medio delle cuvée è molto alto, basta vedere le nostre valutazioni alle realtà affacciate sulle sponde del Lago d’Iseo. In particolare, siamo rimasti colpiti dall’evoluzione stilistica di molti Satèn, in passato oggetto di diverse critiche anche da parte nostra. Sul fronte Oltrepò brillano le aziende che hanno sposato con piena determinazione la causa del Pinot Nero. Tre Bicchieri 2025 della Lombardia. Tra bianchi, rossi e rosati e dolci Tra i bianchi troviamo versioni virtuose di Lugana, San Martino della Battaglia (da uve friulano), con incursioni nella denominazione di Capriano del Colle, dove anche i rossi sembrano più attuali e slanciati. Per un’immersione tra i rosati, la Valtènesi offre un modello di riferimento forte: è uno dei pochissimi distretti che per vocazione ha scelto di valorizzare le uve migliori del territorio in declinazione rosata, con una gamma che si fa più ampia e diversificata di anno in anno. Secchi e fragranti, sviluppano il loro pieno bagaglio aromatico con un paio di anni di affinamento in bottiglia. A proposito di finezza eccoci tra i pendii della Valtellina, che trova piene affermazioni nelle sue sottozone: Sassella, Inferno, Grumello, senza dimenticare la ricchezza della tipologia Sforzato. Una menzione anche per le cave di marmo del Botticino, denominazione fiabesca del bresciano, con alcuni interpreti che sono dei veri guardiani del distretto. Vini dolci? Il raro Moscato (rosso) di Scanzo della bergamasca o il Moscato di Volpara offrono valide alternative. Belle impressioni anche dalle zone del Garda e della Valcalepio, per chiudere sui Lambrusco del Mantovano. Poche regioni possono offrire interpretazioni stilistiche e territori così diversi tra loro. - Botticino Pià de la Tesa ’21 Noventa Botticino
- Capriano del Colle Fausto ’23 Lazzari
- Farfalla Dosaggio Zero M. Cl. Cave Privée ’17 Ballabio
- Franciacorta Brut Teatro alla Scala ’19 Bellavista
- Franciacorta Dosage Zéro Vintage Collection ’19 Ca' del Bosco
- Franciacorta Dosaggio Zero Naturae Edizione ’20 Barone Pizzini
- Franciacorta Dosaggio Zero ND San Cristoforo
- Franciacorta Dosaggio Zero Riserva 33 ’16 Ferghettina
- Franciacorta Extra Brut Boschedòr ’19 Bosio
- Franciacorta Extra Brut EBB ’18 Mosnel
- Franciacorta Extra Brut Rosé Lucrezia Ris. ’11 Castello Bonomi
- Franciacorta Nature Rosé 61 ’17 Guido Berlucchi Franciacorta
- Franciacorta Satèn Villa Crespia - Muratori
- Lugana Cemento ’22 Marangona
- Lugana Perla ’23 Perla del Garda
- Mattia Vezzola Grande Annata M. Cl. Rosé ’18 Costaripa
- OP Buttafuoco Storico V. Solenga ’20 Fiamberti
- OP Cruasé Roccapietra ’18 Scuropasso - Roccapietra
- OP M. Cl. Brut Cuvée 59 Tenuta Travaglino
- OP Pinot Nero M. Cl. Brut 1870 Gran Cuvée Storica ’20 Giorgi
- OP Pinot Nero M. Cl. Pas Dosé Poggio dei Duca ’19 Calatroni
- OP Pinot Nero M. Cl. Pas Dosé Vergomberra ’20 Bruno Verdi
- OP Pinot Nero Pernice ’21 Conte Vistarino
- RGC Valtènesi Chiaretto Antitesi ’23 Giovanni Avanzi
- RGC Valtènesi Chiaretto Cl. Fontanamora ’23 F.lli Turina
- RGC Valtènesi Chiaretto Rosagreen ’23 Pasini San Giovanni
- San Martino della Battaglia Campo del Soglio ’23 Selva Capuzza
- Terrazze Alte Pinot Nero ’22 Tenuta Mazzolino
- Valtellina Sforzato Corte di Cama ’21 Mamete Prevostini
- Valtellina Sfursat 5 Stelle ’21 Nino Negri
- Valtellina Sup. Grumello SO ’21 I Vitari
- Valtellina Sup. Inferno Flammante ’21 Tenuta Scerscé
- Valtellina Sup. Inferno Ris. ’19 Aldo Rainoldi
- Valtellina Sup. Sassella Nuova Regina Ris. ’18 AR.PE.PE
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