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venerdì 12 febbraio 2021

Procida è la Capitale italiana della Cultura 2022

 






Il 18 gennaio la scelta del MiBACT, il progetto culturale si chiama “La cultura non isola”. Per la prima volta la scelta ricade su un’isola

 

 

La sua architettura tipicamente mediterranea, i colori pastello del pittoresco borgo di Marina Corricella, i riti secolari come la processione dei Misteri del venerdì santo, la storia del rinascimentale Palazzo d’Avalos, carcere fino al 1988, l’oasi naturalistica di Vivara e gli intrecci con la letteratura (da Elsa Morante, che qui vi ambientò il romanzo “L’isola di Arturo” ad Alphonse de Lamartine con il suo “Graziella”) e con il cinema (“Il Postino” fu l’ultima opera di Massimo Troisi): Procida, la più piccola delle isole del golfo di Napoli con appena 4 chilometri quadrati, è la Capitale italiana della cultura 2022, scelta lo scorso 18 gennaio dalla commissione del MiBACT presieduta da Stefano Baia Curioni. Nella motivazione si legge che “il progetto culturale presenta elementi di attrattività e qualità di livello eccellente. Il contesto di sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato, la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria, la dimensione laboratoriale, che comprende aspetti sociali e di diffusione tecnologica è dedicata alle isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee”.
E’ la prima volta che la scelta ricade su un’isola, che ha vinto la concorrenza di candidate Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo e le Terre Alte della Marca Trevigiana, Procida, Taranto e la Grecìa Salentina, Trapani, Verbania e Volterra.
Procida ha 10.300 abitanti e un perimetro, estremamente frastagliato, di circa 16 chilometri.

Secondo la giuria il progetto presentato da Procida “potrebbe determinare, grazie alla combinazione di questi fattori, un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura, che dalla piccola realtà dell'isola si estende come un augurio per tutti noi, al paese, nei mesi che ci attendono”.

Il tema del dossier di Procida è “La cultura non isola”: la terra isolana è luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo. “Potenza di immaginario e concretezza di visione  mostrano Procida come capitale esemplare di dinamiche relazionali, di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni culturali e naturali”.
Il programma culturale, nato da una serie di sessioni che hanno visto il coinvolgimento attivo della popolazione, abbraccia, tra l’altro, 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti, 40 opere originali e 8 spazi culturali rigenerati.

“Siamo felici e orgogliosi per la scelta del MiBACT - dichiara Dino Ambrosino, sindaco di Procida - che premia gli sforzi dell’intera collettività dell’isola e il sostegno di chi ha, sin dalla prima fase, creduto in una sfida ambiziosa e appassionante. Procida sarà la capitale culturale del golfo di Napoli, del comprensorio flegreo, della Campania e di tutte le piccole isole d’Italia e del Mediterraneo. Ci aspetta un lavoro lungo e stimolante, esprimiamo la nostra soddisfazione in un momento particolare per l’intero Paese e nel rispetto di chi ha sofferto e soffre per la pandemia”.

“Si tratta di una vittoria epocale  – sottolinea Agostino Riitano, direttore della candidatura – perché la commissione ha compreso che il progetto di Procida incorpora un cambio del paradigma della cultura nel nostro paese, non solo grandi città d’arte ma anche e soprattutto lo straordinario patrimonio culturale diffuso nei piccoli centri. Siamo convinti che il concetto di ‘minore’ contenga il senso della profezia. In questo la nostra vittoria incarna la profezia del cambiamento delle politiche culturali del Paese”.
Il progetto di Procida 2022 affonda le radici nel dicembre del 2019, con l’avvio dell’allestimento della mostra collettiva “Legami del mare”, che si compone degli oggetti della storia della marineria isola donati dai singoli cittadini. Una serie di iniziative ha accompagnato la vigilia della presentazione del dossier: tra queste  Il canto delle sirene”, che ha visto – lo scorso 16 dicembre – un singolare concerto a cielo aperto di navi e aliscafi del golfo di Napoli, che hanno contemporaneamente suonato le sirene di bordo. “La flotta di carta”, il 23 dicembre, ha invece coinvolto i ragazzi dell’isola e delle piccole isole d’Italia, che hanno supportato Procida nel suo percorso: tra le loro mani hanno preso forma simboliche barchette di carta riciclata, veicolando il messaggio “La cultura non isola. Infine, con “Un faro per la cultura” i comuni del golfo di Napoli hanno illuminato, il 6 e 7 gennaio, l’isola di Procida attraverso un fascio di luce simbolico e suggestivo che ha attraversato il mare”.
A sostenere la candidatura oltre 50 testimonial testimonial, tra i quali gli attori Toni Servillo, Isa Danieli, Peppe Barra, Marco D’Amore, gli scrittori Maurizio De Giovanni e Valeria Parrella e il cantante Gigi D’Alessio. Nelle rete di supporto ci sono le università del territorio,  la Regione Campania e la Città Metropolitana di Napoli e una serie di enti, associazioni e partner privati.


 

 

[Comunicato stampa]


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