Il 18 gennaio la scelta del MiBACT, il
progetto culturale si chiama “La cultura non isola”. Per la prima volta la
scelta ricade su un’isola
La sua architettura tipicamente mediterranea, i colori pastello del
pittoresco borgo di Marina Corricella,
i riti secolari come la processione dei Misteri del venerdì santo, la storia
del rinascimentale Palazzo d’Avalos,
carcere fino al 1988, l’oasi naturalistica di Vivara e gli intrecci con la
letteratura (da Elsa Morante, che
qui vi ambientò il romanzo “L’isola di Arturo” ad Alphonse de Lamartine con il
suo “Graziella”) e con il cinema (“Il Postino” fu l’ultima opera di Massimo Troisi):
Procida, la più piccola delle isole del golfo di Napoli con appena 4 chilometri
quadrati, è la Capitale italiana della cultura 2022, scelta lo scorso 18
gennaio dalla commissione del MiBACT
presieduta da Stefano Baia Curioni. Nella motivazione si legge che “il progetto culturale presenta elementi di
attrattività e qualità di livello eccellente. Il contesto di sostegni locali e
regionali pubblici e privati è ben strutturato, la dimensione patrimoniale e
paesaggistica del luogo è straordinaria, la dimensione laboratoriale, che
comprende aspetti sociali e di diffusione tecnologica è dedicata alle isole
tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee”.
E’ la prima volta che la scelta ricade su un’isola, che ha vinto la concorrenza
di candidate Ancona, Bari, Cerveteri,
L’Aquila, Pieve di Soligo e le Terre Alte della Marca Trevigiana, Procida,
Taranto e la Grecìa Salentina, Trapani, Verbania e Volterra.
Procida ha 10.300 abitanti e un perimetro, estremamente frastagliato, di circa
16 chilometri.
Secondo la giuria il progetto presentato da Procida “potrebbe determinare, grazie alla combinazione di questi fattori, un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura, che dalla piccola realtà dell'isola si estende come un augurio per tutti noi, al paese, nei mesi che ci attendono”.
Il tema del
dossier di Procida è “La cultura non
isola”: la terra isolana è luogo di esplorazione, sperimentazione e
conoscenza, modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo. “Potenza
di immaginario e concretezza di visione
mostrano Procida come capitale esemplare di dinamiche relazionali, di
pratiche di inclusione nonché di cura dei beni culturali e naturali”.
Il programma culturale, nato da una
serie di sessioni che hanno visto il coinvolgimento attivo della popolazione,
abbraccia, tra l’altro, 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione,
240 artisti, 40 opere originali e 8 spazi culturali rigenerati.
“Siamo felici e orgogliosi per la scelta del MiBACT - dichiara Dino Ambrosino, sindaco di Procida - che premia gli sforzi dell’intera collettività dell’isola e il sostegno di chi ha, sin dalla prima fase, creduto in una sfida ambiziosa e appassionante. Procida sarà la capitale culturale del golfo di Napoli, del comprensorio flegreo, della Campania e di tutte le piccole isole d’Italia e del Mediterraneo. Ci aspetta un lavoro lungo e stimolante, esprimiamo la nostra soddisfazione in un momento particolare per l’intero Paese e nel rispetto di chi ha sofferto e soffre per la pandemia”.
“Si tratta di una
vittoria epocale – sottolinea Agostino Riitano, direttore della
candidatura – perché la commissione ha compreso che il progetto di Procida
incorpora un cambio del paradigma della cultura nel nostro paese, non solo
grandi città d’arte ma anche e soprattutto lo straordinario patrimonio
culturale diffuso nei piccoli centri. Siamo convinti che il concetto di
‘minore’ contenga il senso della
profezia. In questo la nostra vittoria incarna la profezia del cambiamento
delle politiche culturali del Paese”.
Il progetto di Procida 2022 affonda le radici nel dicembre del 2019, con
l’avvio dell’allestimento della mostra collettiva “Legami del mare”, che si compone degli
oggetti della storia della marineria isola donati dai singoli cittadini. Una
serie di iniziative ha accompagnato la vigilia della presentazione del dossier:
tra queste “Il canto delle sirene”, che ha visto – lo scorso 16 dicembre – un
singolare concerto a cielo aperto di navi e aliscafi del golfo di Napoli, che
hanno contemporaneamente suonato le sirene di bordo. “La flotta di carta”, il 23 dicembre, ha invece coinvolto i ragazzi
dell’isola e delle piccole isole d’Italia, che hanno supportato Procida nel suo
percorso: tra le loro mani hanno preso forma simboliche barchette di carta
riciclata, veicolando il messaggio “La cultura non isola. Infine, con “Un faro
per la cultura” i comuni del golfo di Napoli hanno illuminato, il 6 e 7
gennaio, l’isola di Procida attraverso un fascio di luce simbolico e suggestivo
che ha attraversato il mare”.
A sostenere la candidatura oltre 50 testimonial testimonial, tra i quali gli
attori Toni Servillo, Isa Danieli, Peppe Barra, Marco D’Amore, gli scrittori
Maurizio De Giovanni e Valeria Parrella e il cantante Gigi D’Alessio. Nelle
rete di supporto ci sono le università del territorio, la Regione Campania e la Città Metropolitana
di Napoli e una serie di enti, associazioni e partner privati.
[Comunicato
stampa]
Nessun commento:
Posta un commento